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Terzo settore, niente coobbligazione solidale su successioni e donazioni

Gli enti esonerati non saranno tenuti in ogni caso a scontare l’imposta dovuta da eredi/legatari in base al disegno di legge approvato alla Camera e ora all’esame del Senato

Politiche sociali e terzo settore: al vaglio del Senato novità anche su minori e imposta su successioni e donazioni. Diverse le modifiche recate dal disegno di legge 1097 – che dopo l’approvazione alla Camera il 9 aprile scorso attendono ora l’esame di Palazzo Madama – e che riguardano non solo la disciplina del Codice del Terzo settore ma, più in generale, le politiche sociali.

Interventi a favore di minori e assistenti sociali

La prima misura riguarda il tema dei servizi sociali comunali. In particolare, si estende ai Comuni gestiti in forma associata (Unioni di Comuni) la possibilità di assumere a tempo indeterminato assistenti sociali, in deroga ai vincoli di contenimento della spesa di personale. Una previsione che integra quanto già previsto nella legge di Bilancio 2021 e che pone fine, una volta per tutte, ad una disparità di trattamento tra comuni e Unione di comuni rispetto alla deroga (articolo 1, comma 797 e successivi della legge 178/2020). Finendo peraltro per superare anche i precedenti giurisprudenziali intervenuti sul tema che escludevano la possibilità di estendere alle Unioni dei comuni la misura derogatoria ammessa ex lege per i comuni (Corte dei conti, delibera 138/2022/Par). Sul fronte dei minori, viene istituito, presso il ministero del Lavoro e Politiche sociali, un tavolo nazionale di lavoro con funzioni di supporto, valutazione ed analisi degli interventi d’integrazione e inclusione dei minori fuori famiglia o affidati e in carico ai servizi sociali e neomaggiorenni in prosieguo amministrativo. Con la specifica che il tavolo – tenuto a riferire annualmente in Parlamento del proprio operato – sarà composto, tra gli altri, da ministero del Lavoro, Autorità garante per l’Infanzia e adolescenza (Agia) nonché rappresentanti di enti del Terzo settore (Ets) impegnati in attività di tutela e di promozione dei diritti dell’infanzia, adolescenza e famiglia. Nello stesso senso, si pone peraltro l’introduzione di una nuova «Giornata nazionale dell’ascolto dei minori», prevista per il 9 aprile di ogni anno. Una ricorrenza tesa a informare e sensibilizzare sul tema dell’ascolto dei minori, attraverso iniziative promosse da istituzioni pubbliche, associazioni e organismi impegnati nella tutela dei diritti dei minori.

Le novità in tema di eredità

Ulteriori novità sono, infine, quelle previste in tema di eredità. Si introduce una deroga rispetto al regime di responsabilità solidale gravante, in via ordinaria, su eredi e legatari per il pagamento delle imposte su successioni e donazioni (articolo 36 del Tus). Vale a dire esonerando dalla coobbligazione solidale quegli enti che siano beneficiari di specifici regimi di esenzione. È il caso di:

  • enti pubblici e fondazioni o associazioni legalmente riconosciute, che hanno come scopo esclusivo l’assistenza, lo studio, la ricerca scientifica, l’educazione, l’istruzione o altre finalità di pubblica utilità, nonché quelli a favore delle Onlus e a fondazioni bancarie (articolo 3 Dlgs del 346/90);
  • enti del Terzo settore (Ets), comprese le coop sociali e escluse le imprese sociali costituite in forma societaria a condizione che i beni oggetto di trasferimento siano utilizzati ai fini dell’esclusivo perseguimento di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale (articolo 82, comma 2, del Dlgs 117/2017).

 

Si tratta, a tutti gli effetti, di una modifica di coordinamento al fine di evitare che queste tipologie di enti, pur essendo escluse dall’imposta sulle successioni e donazioni, siano tenute in ogni caso a scontare l’imposta dovuta da eredi/legatari (salvo il diritto di rivalersi successivamente su quest’ultimi). Seppure l’intento del legislatore – escludere anche indirettamente un aggravio fiscale a enti ritenuti meritevoli – va tuttavia precisato che tale beneficio sembrerebbe scattare solo in caso di successione testamentaria a titolo universale. Vale a dire, ad esempio, quando l’Ets è nominato erede insieme ad altri soggetti che potrebbero essere gravati dall’imposta. Resta, dunque, da capire quali potrebbero essere gli effetti anche nelle altre ipotesi rilevanti in tema successorio. Ulteriore novità è infine prevista ove i chiamati all’eredità siano persone giuridiche private senza scopo di lucro e Ets. Solo per questi è prevista la deroga al principio generale di cui all’articolo 705 del Codice civile. Consentendo così agli enti citati – prima dell’accettazione dell’eredità – di dispensare l’esecutore testamentario dall’obbligo di apposizione dei sigilli e redazione dell’inventario dei beni dell’eredità. Occorrerà tuttavia attendere l’emanazione di apposito decreto ministeriale per conoscere i criteri e modalità per l’esercizio di tale potere da parte degli enti e dunque per la prestazione della garanzia per i debiti ereditari. Resta fermo l’obbligo per gli enti di accettazione dell’eredità con beneficio d’inventario.

Fonte: Il Sole 24ORE

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