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Informazione vincolante anche sul transfer pricing per il valore in dogana

Pubblicati i regolamenti sulla «Gazzetta Ufficiale» Ue. Le novità scatteranno da dicembre 2027. Sarà possibile presentare interpelli Ue sui prezzi di trasferimento

Informazione vincolante anche per il valore in dogana, con possibilità di presentare appositi interpelli europei in materia di transfer pricing. Questa è l’importante novità collegata alla pubblicazione sulla «Gazzetta Ufficiale» dell’Unione europea dei regolamenti 2024/1071 e 2024/1072 che introducono nel sistema unionale le decisioni relative alle informazioni vincolanti in materia di determinazione del valore in dogana (Ivvd). A seguito dell’impulso della Dg Taxud del 2018 su consultazione delle imprese operanti nel commercio internazionale, si è arrivati a completare il sistema degli interpelli europei che fino ad oggi riconosceva nelle richieste di informazioni vincolanti in materia di origine (Ivo) e di classificazione tariffaria (Itv) gli unici strumenti di interpello preventivi e vincolanti per tutte le dogane degli Statio membri.

Il nuovo strumento, costruito sulla falsa riga delle Ivo e Itv, sarà vincolante tra le parti per la durata non superiore a tre anni qualora nel contesto di un determinato regime doganale il destinatario della decisione sia in grado di provare che le merci oggetto di decisione e le condizioni che ne determinano il valore in dogana corrispondano agli aspetti descritti nella Ivvd rilasciata dal competente ufficio. È stata espressamente prevista la irretroattività della cessazione della validità delle decisioni prese in materia di Ivvd nonché l’annullamento delle stesse nel caso in cui venisse accertato il rilascio su informazioni inesatte o incomplete fornite dall’operatore economico richiedente.

Tale decisione prevederà il metodo o i criteri appropriati di valutazione doganale nonché la loro applicazione ai fini della corretta determinazione del valore in dogana di merci in casi del tutto particolari. Come già riportato in passato su queste pagine, la previsione normativa delle informazioni vincolanti in materia di valore doganale riveste particolare importanza poiché gli operatori economici, tra i tanti benefici, potranno ora essere messi in condizione di poter adottare una transfer pricing policy convergente e armonizzata ai fini delle imposte sui redditi nonché ai fini della fiscalità indiretta sia essa doganale che Iva.

Alla luce della data di entrata in vigore della normativa prevista dai regolamenti dal 1° dicembre 2027 sarebbe auspicabile che l’agenzia delle Dogane e dei monopoli ammetta la presentazione di un interpello ordinario, anche alla luce delle recenti modifiche dell’articolo 11 dello Statuto del contribuente, al fine di interpretare, verificare e del caso uniformare, i metodi utilizzati per la fissazione del valore in dogana. Si ricorda infatti che fino ad oggi lo strumento di interpello unionale sul valore in dogana ha trovato il suo fondamento giuridico nell’articolo 14 del Codice doganale unionale, ma solo limitatamente alle disposizioni che non prevedono risorse proprie unionali.

Il pregio dello strumento vincolante, introdotto senza aver apportato modifiche al Codice doganale unionale ma solo ai regolamenti delegato e di esecuzione, è quindi dato dal fatto che tali decisioni andrebbero a innestarsi in un più armonico quadro normativo volto ad aumentare la trasparenza dell’operato delle varie autorità doganali a livello europeo e garantire una maggiore certezza del diritto a beneficio di tutti gli operatori economici assicurando una uniformità nella determinazione dei metodi applicabili alla quantificazione del valore ai fini doganali.

 
Fonte: Il Sole 24ORE

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