La nuova versione dei Principi di attestazione dei piani di risanamento messa a punto dal Consiglio nazionale dei commercialisti è stata posta in pubblica consultazione sul proprio sito web. Il documento aggiorna e integra i contenuti della versione pubblicata nel 2021. Ordini territoriali, professionisti, esperti della materia, associazioni di categoria possono inviare osservazioni e commenti entro l’11 aprile 2024 all’indirizzo: consultazioneprincipidiattestazione2024@commercialisti.it.
A determinare la revisione del documento pubblicato nel 2021 sono state le novità introdotte dall’entrata in vigore del Codice della crisi e dell’insolvenza. «Oltre a un rinnovato ordine espositivo – spiega il presidente del Consiglio nazionale Elbano de Nuccio – le modifiche e le integrazioni intendono adeguare i contenuti dei Principi di attestazione all’evoluzione del quadro normativo, venutasi a determinare a seguito della definitiva entrata in vigore del Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza».
Il documento predisposto dai commercialisti punta quindi a indicare modalità operative e modelli virtuosi di comportamento relativi alle attività che l’attestatore deve svolgere, sia per verificare la veridicità dei dati, sia relativamente al giudizio di fattibilità del piano di risanamento e al fatto che l’impresa possa riacquistare l’equilibrio economico-finanziario e patrimoniale.
Potendo essere applicato a vari contesti gestionali e dimensionali dell’impresa, il documento offre ai professionisti la possibilità di individuare standard comuni per le diverse situazioni allo scopo di ridurre le difficoltà che gli attestatori incontrano nella loro attività e di individuare approcci metodologici nella conduzione delle verifiche finalizzate a rendere i giudizi di veridicità e di fattibilità.
L’obiettivo dell’attestazione è tutelare i terzi e i creditori, soprattutto se estranei al piano di risanamento, in modo tale che le scelte e le rinunce di fronte ai quali sono posti dall’imprenditore in crisi siano decise e accettate sulla base di una corretta e completa base informativa.
L’attestatore è infatti il professionista indipendente che elabora per conto del debitore una serie di documenti fra cui spiccano:
- la relazione di attestazione sulla veridicità dei dati aziendali e sulla fattibilità dei piani di risanamento;
- la relazione di attestazione sull’idoneità della proposta ad assicurare l’integrale pagamento dei creditori con i quali non sono in corso trattative, o che hanno negato la propria disponibilità a trattare;
- la relazione sulla fattibilità del piano presentato in caso di proposte concorrenti;
- la relazione sulla veridicità dei dati aziendali e sulla attuabilità dell’accordo di ristrutturazione dei debiti;
- la relazione sulla soddisfacibilità dei crediti tributari e previdenziali;
- la relazione accompagnatoria della domanda di concordato preventivo che attesta la veridicità dei dati aziendali e la fattibilità del piano medesimo.
Nella prassi, all’attestatore viene anche spesso richiesta una “anticipazione” e una breve descrizione dei risultati del lavoro di attestazione non vincolante, circa la prevedibile idoneità del Piano a garantire il superamento della situazione di crisi.