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Cassa dottori commercialisti rinnova i bandi per la formazione

€3 milioni per finanziare borse di studio per i professionisti iscritti alla Cassa e per i loro figli. Domande da presentare entro il 15/05.

È rinnovata anche per quest’anno la possibilità di ottenere borse di studio per i commercialisti e i loro figli: la cassa dei dottori commercialisti – CDC – con comunicato del 10 gennaio 2024 pubblicato sul proprio portale, ha avvisato gli iscritti che fino al 15 maggio 2024 è possibile presentare le domande per partecipare ai bandi di assegnazione per un valore complessivo di 3 milioni di euro.

Possono partecipare ai bandi:

• gli iscritti alla Cassa che hanno frequentato, nell’anno accademico 2021-2022 , corsi universitari di laurea, dottorati di ricerca o master universitari;

• i figli di iscritti o pensionati della Cassa, ovvero figli superstiti con diritto alla pensione, che hanno frequentato con profitto, nello stesso anno accademico, istituti, scuole e università statali o legalmente riconosciuti dallo Stato.

Va evidenziato che i bandi deliberati dalla CDC sono due: uno in favore dei dottori commercialisti e uno per i figli dei commercialisti iscritti alla cassa.

L’importo del contributo

Le borse di studio dedicate agli iscritti sono erogate, per un importo massimo di 2.500 euro ciascuna, o comunque sino alla concorrenza delle spese sostenute documentate, ove inferiori, relative alla quota di partecipazione ai corsi universitari di laurea, dottorati di ricerca e master universitari. Tale importo massimo è elevato a 4.000 euro in caso in cui il corso universitario o il dottorato di ricerca o il master siano stati svolti all’estero.

I figli degli associati potranno, invece, beneficiare di quote comprese tra 1.500 euro previsti per chi ha conseguito la licenza di scuola media e 3.500 euro per chi invece frequenta l’Università.

Requisiti reddituali

Costituisce requisito di partecipazione al concorso l’appartenenza a un nucleo familiare i cui componenti abbiano dichiarato nell’anno 2023 (produzione 2022), un reddito imponibile, non superiore a:

– 38.050 euro per richiedente unico componente del nucleo familiare;

– 49.400 euro per nucleo familiare con due componenti;

– 57.050 euro per nucleo familiare con tre componenti;

– 62.600 euro per nucleo familiare con quattro componenti;

– 67.300 euro per nucleo familiare con cinque componenti;

– 70.550 euro per nucleo familiare con sei componenti;

– 72.400 euro per nucleo familiare con sette o più componenti.

Nel caso in cui nel nucleo familiare siano presenti uno o più figli portatori di handicap o malattie invalidanti l’importo imponibile non deve superare gli euro 68.350,00 per nucleo familiare minimo (un componente ed il figlio di dottore commercialista portatore di handicap), maggiorato del 40% per ogni ulteriore componente e del 60% per ogni ulteriore figlio di dottore commercialista portatore di handicap.

I richiedenti la borsa di studio devono dichiarare di non avere beneficiato e non beneficiare di altre borse di studio, assegni, premi o sussidi da chiunque erogati, in relazione ai risultati dei medesimi corsi universitari di laurea, dottorati di ricerca e master universitari.

Come si presentano le domande per il bando per dottori commercialisti

Le domande dovranno essere inviate alla Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza a favore dei Dottori Commercialisti, mediante PEC (servizio.supporto@pec.cnpadc.it) o a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento all’indirizzo – Via Mantova, 1 – 00198 ROMA entro il 15 maggio 2024 e dovranno essere corredate di una serie di documenti e autocertificazioni redatti su modulistica predisposta dalla Cassa e allegata al Bando, a pena di inammissibilità. La documentazione richiesta è la seguente:

– autocertificazione stato di famiglia;

– copia del tesserino del codice fiscale o tessera sanitaria di tutti i componenti il nucleo familiare del richiedente, copia integrale della eventuale sentenza di separazione o divorzio;

– copia della certificazione rilasciata dalla commissione medica istituita nel caso in cui nel nucleo familiare siano presenti uno o più figli portatori di handicap o malattia invalidante;

– autocertificazione relativa alla frequenza al corso universitario di laurea, dottorato di ricerca o master universitario, con indicazione del periodo in cui è stato svolto, certificazione relativa all’entità della quota di partecipazione con ricevuta del pagamento effettuato; documentazione relativa alle spese sostenute per lo svolgimento del periodo all’estero;

– documento d’identità del sottoscrittore della domanda e delle autocertificazioni in corso di validità, in cui siano ben visibili la data di rilascio e la data di scadenza.

Fonte: Il Sole 24ORE

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