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Il Registro unico del terzo settore è aperto al pubblico

I cittadini potranno consultare i dati delle 119mila realtà iscritte. Un altro passo verso la trasparenza, fondamento del Codice del 2017.

Il Registro unico nazionale del Terzo settore (Runts) apre al pubblico e si realizza un altro passo verso la trasparenza che costituisce uno dei fondamenti del Codice del 2017 (decreto legislativo 117).

Dal 13 dicembre è possibile, infatti, accedere, previa autenticazione sul sito del ministero del Lavoro, ai dati delle oltre 119mila realtà iscritte. Una novità che consente di rendere sempre più fruibile la piattaforma mediante un servizio di ricerca pubblica degli enti iscritti nel Registro da parte di tutti cittadini. Questi possono, infatti, non solo visionare le informazioni generali dell’ente del Terzo settore (per esempio, composizione organi, attività, dati) ma anche scaricare documenti quali bilanci, statuti e rendiconti da raccolta fondi.

Un patrimonio informativo che, come precisato anche dal vice ministro al Lavoro, Maria Teresa Bellucci, consentirà di rafforzare il legame fiduciario tra enti del Terzo settore e cittadini. «In questo modo, il sistema di registrazione degli enti del Terzo settore conferma il ruolo dell’Italia di assoluta avanguardia in Europa, rispetto alla costruzione di un quadro regolatorio per lo sviluppo dell’economia sociale, così come indicato nel Piano d’Azione adottato dalla Commissione Ue nel 2021», ha commentato Bellucci. «Il Terzo settore – ha continuato Bellucci – va acquisendo un ruolo sempre più centrale e strategico nella nostra società, valorizzato dalla riforma rilanciata dal Governo Meloni, dopo anni di stallo, a cui stiamo imprimendo una decisa accelerazione. Un lavoro articolato nella direzione di una maggiore semplificazione, ma anche di più innovazione e trasparenza, per cui ringrazio il lavoro delle direzioni tecniche del nostro Ministero, insieme all’importante supporto del Consiglio nazionale del Terzo settore e dei diversi tavoli di lavoro tematici attivati in questo ultimo anno».

I dati pubblicati sulla piattaforma consentono di avere un quadro d’insieme delle realtà che hanno scelto di iscriversi nel Registro unico.

La sezione più popolata è quella delle associazioni di promozione sociale (Aps) che conta 51mila realtà tra quelle trasmigrate e di nuova iscrizione. Un dato quest’ultimo interessante in quanto le Aps neoiscritte (13.784) sono tre volte le nuove organizzazioni di volontariato, circa 4mila.

Segue poi la sezione delle Odv con oltre 36mila realtà iscritte. Considerevole è anche il numero delle imprese sociali: sono più di 23mila le realtà che assumono tale qualifica di cui circa 5mila, stando ai dati di Unioncamere, sono nate dopo la riforma dell’impresa sociale introdotta dal Dlgs 112/2017.

Gli enti che hanno scelto di iscriversi nella sezione residuale “altri enti del Terzo settore” sono invece più di 6mila di cui oltre 5mila quelle di nuova iscrizione. Sono, infine, 226 le realtà che hanno optato per iscriversi nella sezione enti filantropici.

Fonte: Il Sole 24ORE

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