Ricerca e sviluppo al sud: firmato un altro decreto per la concessione di incentivi con contributi che possono coprire fino all’80% della spesa, sommando il finanziamento e il fondo perduto, che può arrivare al 30% o al 40% con le maggiorazioni. Lo rende noto il ministero delle Imprese e del Made in Italy.
A beneficiarne le imprese di qualsiasi dimensione con almeno due bilanci approvati al momento della presentazione della domanda di agevolazioni, che esercitano attività industriali, agroindustriali, artigiane, di servizi all’industria e i centri di ricerca, che presentino progetti singolarmente o in forma congiunta.
Attività ammissibili
L’intervento si concentra sulla promozione della ricerca industriale e dello sviluppo sperimentale in settori strategici per il sistema produttivo. I progetti ammissibili devono essere in linea con la Strategia nazionale di specializzazione intelligente (Snsi) e contribuire a identificare percorsi evolutivi tecnologici e applicativi all’interno di questa strategia.
Il focus è su tecnologie abilitanti come materiali avanzati, nanotecnologia, fotonica, micro/nano elettronica, sistemi avanzati di produzione, tecnologie delle scienze della vita, intelligenza artificiale, connessione e sicurezza digitale. La misura è collegata al Fondo rotativo imprese (Fri) per il sostegno alle imprese e agli investimenti in ricerca.
Le attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale devono mirare alla creazione di nuovi prodotti, processi o servizi, o al notevole miglioramento di quelli esistenti. I progetti ammissibili devono essere realizzati nelle Regioni meno sviluppate (Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia) e prevedere spese comprese tra 3 e 20 milioni di euro, con una durata compresa tra 12 e 36 mesi.
Contributo a fondo perduto
Le risorse messe a disposizione sono significative, con un totale di 328 milioni di euro per finanziamenti agevolati dal Fri e ulteriori 145.439.200,53 euro provenienti dalla chiusura dei programmi operativi 2007-2013, destinati ai contributi diretti alla spesa.
Le agevolazioni offerte variano in base alle dimensioni delle imprese. Le piccole imprese possono beneficiare di un contributo pari al 30% delle spese ammissibili, le medie del 25% e le grandi del 15%. Possono essere concesse maggiorazioni pari al 10% in relazione ai progetti che prevedono partenariati con pmi, condizioni per l’ampia diffusione dei risultati o l’accesso agli stessi a prezzo di mercato e condizioni non esclusive e non discriminatorie.
Finanziamento agevolato
I finanziamenti agevolati si sommano al fondo perduto e sono erogati a valere sulle risorse del Fri. Sono concessi per una percentuale nominale delle spese e dei costi ammissibili pari al 50%. A questo deve essere associato un finanziamento bancario non inferiore al 20% delle spese ammesse. In caso di accesso da parte delle pmi alla maggiorazione del contributo alla spesa del 10%, il finanziamento agevolato è concedibile al 40 % delle spese e dei costi ammissibili.
Fonte: Il Sole 24ORE