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Lavoro, le imprese prevedono 430mila assunzioni a novembre

Excelsior: crescita economica positiva, +12,6% su base annua e +8,4% nel trimestre nov-genn nonostante l'andamento rallentato dell'economia.

Nonostante una congiuntura economica in frenata e un clima di incertezza, complice anche il contesto geopolitico, l’occupazione continua a segnare numeri positivi. Dopo l’Istat (a settembre +42mila occupati su agosto) anche le previsioni Excelsior, diffuse ieri da Unioncamere e Anpal, confermano un significativo segno più. A novembre infatti sono oltre 430mila le assunzioni previste dalle imprese, con un incremento rispetto allo scorso anno del +12,6% (+48mila inserimenti preventivati).

I segnali positivi si mantengono anche allargando lo sguardo ai prossimi tre mesi: nel trimestre novembre 2023-gennaio 2024 gli ingressi programmati dalle aziende sono poco più di 1,3 milioni. Anche in questo caso c’è un aumento dell’8,4% (+101mila assunzioni) nel confronto tendenziale (cioè con il trimestre novembre 2022-gennaio 2023). A spingere l’occupazione è essenzialmente la buona dinamica del turismo, con 66mila entrate previste a novembre (+14mila rispetto a 12 mesi fa; +28,3%) e del commercio, con 68mila assunzioni (+8mila; +13,2%); su entrambi i settori influisce il prossimo periodo natalizio.

Un quadro analogo è confermato anche da una rilevazione effettuata da Assolavoro Datalab su dati interni al settore e su fonti terze qualificate (Excelsior, Linkedin, Trovit, Indeed): saranno più di 35mila le opportunità offerte dalle agenzie per il lavoro nel bimestre novembre-dicembre 2023, in vista del Natale. Nella vendita e nei servizi collegati, c’è un elevato livello di richieste di commessi, anche digitali, di promoter, banconisti, scaffalisti e addetti al back office dei reparti. Il settore della gestione degli ordini, logistica e trasporti offre numerose opportunità soprattutto per addetti alla preparazione ordini, anche per e-commerce, addetti al picking, mulettisti, corrieri e fattorini. Molte le richieste per le professioni legate alle attività ricettive e alla ristorazione quali barman, addetti alla caffetteria, e addetti di cucina. Tra i profili richiesti nel periodo natalizio vi sono anche figure tecniche e artistiche specializzate in allestimenti tra i quali decoratori, addetti alle luminarie e montatori di casette di Natale e stand. Solitamente sono posizioni per le quali si richiede disponibilità a lavorare su turni e nei giorni festivi, flessibilità negli orari, e buona conoscenza di almeno una lingua straniera. Si tratta per lo più di contratti di lavoro in somministrazione, dunque con le tutele e la retribuzione tipica del lavoro dipendente.

Complessivamente, tornando ai dati Excelsior, a novembre, i servizi segnalano 299mila assunzioni nel mese (+14,3% rispetto 12 mesi fa) e 900mila nel trimestre novembre-gennaio (+9,3% sull’anno). A tenere alta la domanda di lavoro, oltre a turismo e commercio, ci sono i servizi alle persone con 50mila assunzioni nel mese (+5mila; +10,4% in confronto a un anno fa). Più contenuta la dinamica dell’industria che programma nel suo complesso 131mila inserimenti nel mese e 400mila per il trimestre novembre-gennaio, in aumento tendenziale rispettivamente del +8,8% e del 6,4%, sostenuta soprattutto dalla meccatronica, con 23mila lavoratori ricercati (+3mila, +13,2%), e sistema moda con 11mila entrate (+3mila, +28,5%). Buona tenuta delle costruzioni che programmano 45mila entrate nel mese (+4mila; +10,7% rispetto a novembre 2022).

«Per quanto la fase internazionale sia decisamente complessa, la domanda di lavoro delle imprese italiane si mantiene alta – ha sottolineato il presidente di Unioncamere, Andrea Prete -. E questo è certamente un buon segnale. In buona parte ciò dipende dai servizi e, in particolare, dal settore turistico, che quest’anno ha recuperato molto, dalle attese del commercio, che sembra già guardare alle festività natalizie, ma anche dalla tenuta di altri settori, confermata dal maggiore ricorso dei contratti a tempo indeterminato, a conferma di una fiducia nella ripresa economica».

A novembre infatti sono programmati 93mila contratti stabili, il 21,7% del totale, in crescita rispetto al 20,2% del 2022. Certo, i contratti a termine restano i più proposti, con circa 228mila unità, pari al 52,9% del totale. Resta elevatissimo il mismatch tra domanda e offerta di lavoro che interessa il 48,5% delle assunzioni, pari a circa 209mila profili dei 430mila ricercati a novembre, soprattutto a causa della mancanza di candidati. C’è un lieve miglioramento rispetto al 51% di ottobre, ma il dato di novembre è in crescita di 2 punti rispetto a un anno fa. Tra le figure introvabili gli operai specializzati del tessile e dell’abbigliamento (difficili da reperire l’80,8% dei profili ricercati), gli operai specializzati addetti alle rifiniture delle costruzioni (74,5%), i fonditori, saldatori, lattonieri, calderai, montatori di carpenteria metallica (71,9%).

Aumenta più della media (+21,1%, +15mila sull’anno) la domanda di lavoratori immigrati con 88mila contratti programmati nel mese, il 20,5% del totale delle entrate. I settori più a caccia di manodopera straniera sono i servizi di trasporto, logistica e magazzinaggio (33,7% degli ingressi), i servizi operativi di supporto a imprese e persone (31,2%), i servizi di alloggio e ristorazione (23,1%).

Fonte: Il Sole 24ORE

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