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Premi a ricerca e produzione di idrogeno verde

Dal 29/11, imprese possono richiedere incentivi ministero Ambiente per investimenti nell'Idrogeno, parte dell'Investimento 5.3 del Pnrr.

Dal 29 novembre le imprese interessate a investire nel settore dell’idrogeno potranno fare domanda per accedere agli incentivi messi a disposizione dal ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica per l’attuazione dell’Investimento 5.3 «Idrogeno» del Pnrr. Si tratta di un bando a sportello con procedura negoziale e, oltre agli investimenti, saranno agevolabili anche attività di ricerca e di formazione.

Il finanziamento complessivo disponibile ammonta a 100 milioni ed è destinato a sostenere progetti innovativi finalizzati allo sviluppo della filiera di componenti per la produzione di idrogeno rinnovabile. Almeno il 40% di queste risorse è riservato ai progetti che verranno realizzati in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

Le agevolazioni sono aperte a imprese di tutte le dimensioni intenzionate a implementare piani di investimento che includano la realizzazione di progetti produttivi, la ricerca industriale e lo sviluppo sperimentale (entro il 25% del costo ammissibile), nonché la formazione del personale (entro il 5% del costo ammissibile).

Il processo di richiesta degli incentivi avviene tramite procedura negoziale con iter valutativo a sportello, per cui le domande saranno esaminate in base all’ordine di arrivo. Dovranno essere presentate dalle 10 del 29 novembre 2023 e fino alle 10 del 12 gennaio 2024, salvo esaurimento anticipato dei fondi.

Sono previsti contributi a fondo perduto in misura variabile in base alla tipologia di progetto e nelle misure massime stabilite dalla normativa europea.

Escluse le nuove imprese

Possono beneficiare delle agevolazioni le imprese, di tutte le dimensioni, che siano in regime di contabilità ordinaria e dispongano di almeno due bilanci approvati e depositati ovvero, per le imprese individuali e le società di persone, dispongano di almeno due dichiarazioni dei redditi presentate.

I progetti agevolabili

Sono ammissibili i progetti di investimento finalizzati allo sviluppo della filiera produttiva dell’idrogeno. Vi rientrano gli impianti di compressione, di stoccaggio e di purificazione dell’idrogeno, l’elettronica di potenza e i sistemi di interfaccia tra elettrolizzatore e impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, i componenti degli elettrolizzatori come, a titolo esemplificativo e non esaustivo, elettrodi, diaframmi, membrane, piastre e altri componenti dello stack e/o delle celle.

I progetti devono prevedere un ammontare di spese non inferiore a 5 milioni. Sono ammissibili i costi relativi a suolo aziendale e sue sistemazioni, nei limiti del 10% del complessivo progetto di investimento ammissibile, i fabbricati e altre opere murarie e assimilate, nei limiti del 40% del complessivo progetto di investimento ammissibile, nonché macchinari, impianti e attrezzature varie, nuovi di fabbrica.

Rientrano anche programmi informatici, brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate relative a nuove tecnologie di prodotti e processi produttivi.

Per le imprese di grandi dimensioni queste spese sono ammissibili non oltre il 50% del complessivo progetto di investimento. I progetti di investimento caratterizzati da un notevole grado di complessità e integrazione tecnico produttiva possono essere realizzati, in tutto o in parte, anche col ricorso alla modalità del cosiddetto contratto «chiavi in mano».

Ammesse R&S e formazione

Sono ammissibili i progetti di ricerca industriale e/o sviluppo sperimentale strettamente connessi e funzionali ai progetti di investimento produttivo. Ai fini dell’ammissibilità, i progetti devono essere realizzati nell’ambito di una o più delle proprie unità locali ubicate nel territorio nazionale e prevedere un ammontare di spese non superiore al 25% del complessivo costo ammissibile.

Sono incentivabili anche i progetti di formazione del personale strettamente legati e funzionali al progetto di investimento produttivo per un ammontare non superiore al 5 per cento.

Fonte: Il Sole 24ORE

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