Dal prossimo 1 dicembre sarà possibile presentare la domanda di erogazione di contributi per l’acquisto/leasing finanziario di beni e/o servizi funzionali allo svolgimento dell’attività professionale, in forma singola e/o associata (Studi Associati/Stp), a favore di dottori commercialisti iscritti alla Cassa previdenziale. La domanda dovrà essere presentata esclusivamente utilizzando il servizio online Cab, disponibile a partire dal 1 dicembre 2023 ed entro il termine del 15 marzo 2024. È ammessa una sola domanda di partecipazione al bando. Il contributo sarà erogato in unica soluzione tramite bonifico bancario sul c/c indicato nella domanda.
Soggetti beneficiari e calcolo del contributo
I destinatari del contributo sono i dottori commercialisti iscritti alla Cassa al 31 dicembre 2023 che nell’anno 2023 godono dell’agevolazione contributiva di cui all’art. 8, commi 5 e 6, del Regolamento Unitario. Si tratta più precisamente dei commercialisti:
– che si iscrivono per la prima volta alla Cassa prima di aver compiuto 35 anni di età, per i primi cinque anni di iscrizione e sono tenuti al versamento del contributo soggettivo senza applicazione del contributo minimo;
– che si iscrivono per la prima volta alla Cassa dopo aver compiuto 35 anni di età, per i primi cinque anni di iscrizione sono tenuti al versamento del contributo soggettivo senza applicazione del contributo minimo.
Il contributo spettante è pari al 50% delle spese documentate sostenute nell’anno 2023 (al netto dell’Iva). In caso di spese riferibili a Studi Associati/Stp, il predetto limite del 50% è imputato al singolo richiedente in proporzione alla sua percentuale di partecipazione agli utili rilevata dalla dichiarazione dei redditi 2023 (periodo di imposta 2022). Il contributo riconoscibile non può, comunque, eccedere l’importo di euro 5.000 per singolo richiedente.
Spese ammissibili per ottenere il contributo
Sono ammessi a beneficiare del contributo i soggetti che sostengono nell’anno 2023, spese per l’acquisto, anche tramite leasing finanziario, di beni e/o servizi, per lo svolgimento dell’attività professionale. Non saranno oggetto di contributi gli eventuali oneri finanziari sostenuti per l’acquisizione del bene.
Sono considerati beni e/o servizi funzionali allo svolgimento dell’attività professionale di commercialista :
– hardware;
– licenze/abbonamenti software incluse quelle per la conservazione, gestione e protezione dei dati;
– mobili da ufficio;
– prestazione di servizi per cybersecurity;
– licenze/abbonamenti per l’utilizzo di piattaforme per video conferenze;
– prestazione di servizi per rilascio certificazione di qualità;
– prestazione di servizi, software, licenze finalizzati allo sviluppo di servizi di consulenza, pianificazione, misurazione, rendicontazione di sostenibilità / Esg;
– attrezzature innovative e infrastrutture telematiche, tecnologiche, digitali finalizzate alla realizzazione a titolo esemplificativo di piattaforme, siti web, al miglioramento della connettività di rete, alla digitalizzazione e la dematerializzazione dell’attività, la sicurezza informatica, la fatturazione elettronica, il cloud computing, il business process, compresa la strumentazione accessoria al loro funzionamento e le consulenze specializzate per l’attivazione e l’utilizzo.
Requisiti reddituali
Per beneficiare del contributo il commercialista deve fare parte di un nucleo familiare i cui componenti nel corso del 2023 abbiamo dichiarato un reddito imponibile che va dai 38mila euro a 72.400mila euro, a seconda della composizione dello stesso nucleo familiare. Il reddito può subire una ulteriore variazione nel caso in cui nel nucleo familiare siano presenti uno o più figli portatori di handicap o malattie invalidanti.
Fonte: Il Sole 24Ore