Contributo a fondo perduto del 40% anche ai professionisti per acquisto e installazione di infrastrutture per la ricarica dei veicoli elettrici. Contributi fino al 60% per le aree Zes. Partono tra gli altri gli incentivi per aree alluvionate e innovazione. E si sono chiusi in pochi giorni dall’apertura alcuni bandi più attesi.
Bandi chiusi in un giorno
Il bando Investimenti sostenibili 4.0, agevolazioni per le piccole e medie imprese del Sud, è rimasto aperto un giorno: fase di invio operativa dalle 10 del 18 ottobre e chiusura il 19 ottobre. Il bando Brevetti+ 2023, operativo dalle 12 del 24 ottobre, ha chiuso il 25 ottobre.
Il primo concedeva agevolazioni, nella forma del contributo in conto impianti e del finanziamento agevolato, a copertura di una percentuale nominale massima delle spese ammissibili pari al 75%, determinata in funzione della dimensione aziendale. Gli incentivi finanziavano programmi per investimenti innovativi, sostenibili e con contenuto tecnologico elevato e coerente al piano nazionale Transizione 4.0.
Il secondo, per l’acquisto di servizi specialistici per la valorizzazione economica di un brevetto in termini di redditività, produttività e sviluppo di mercato, prevedeva un contributo a fondo perduto fino a 140.000 euro che non può superare l’80% dei costi ammissibili.
Le novità
Di interesse è un contributo a fondo perduto pari al 40% delle spese a imprese e professionisti per acquisto e installazione di infrastrutture per la ricarica dei veicoli elettrici. Domande al via dal 26 ottobre 2023, ma in due diverse modalità. Si può già procedere alla compilazione telematica delle domande, il cui invio sarà possibile dal 10 novembre.Prende sempre più forma il contributo previsto per le aree Zes. Il disegno di legge di Bilancio 2024 presentato dal Governo alle Camere definisce lo stanziamento a 1,8 miliardi di euro per il solo 2024. Ne consegue che dovrà essere inserito un meccanismo di monitoraggio delle risorse, che preveda lo stop agli investimenti agevolabili una volta raggiunto l’esaurimento delle risorse, con alcune imprese che potrebbero restare fuori o, peggio, un meccanismo di riparto dei fondi disponibili.
Gli incentivi previsti per le Zes possono essere concessi anche per l’acquisizione di beni in leasing. In questo caso, il calcolo dell’agevolazione deve essere fatto sull’intero valore del bene fatturato dal fornitore all’operatore del leasing. A nulla rilevano gli interessi. Non è obbligatorio neanche il riscatto del bene, contrariamente a quanto previsto per altre agevolazioni. L’obbligo di mantenere l’attività nelle aree agevolate è definito in almeno cinque anni.
Dal 21 novembre via alla nuova misura di ristoro di Simest per la perdita di reddito delle imprese esportatrici colpite dall’alluvione dello scorso maggio in Romagna. Le imprese interessate hanno a disposizione una nuova misura che prevede contributi a fondo perduto finalizzati all’indennizzo dei comprovati danni nella forma di perdita di reddito a seguito dell’evento calamitoso.
Rimane contemporaneamente attiva la misura di ristoro per i danni materiali diretti subiti a causa dell’alluvione, aggiornata con nuovi termini e condizioni a partire dalla stessa data: apertura alle imprese di tutte le dimensioni, riduzione al 3% della soglia di accesso minima di fatturato export e incremento dell’importo massimo del contributo fino a 5 milioni di euro per impresa. La dote complessiva per entrambe le misure è di 300 milioni di euro.
Il voucher innovazione potrà essere richiesto dalle piccole e medie imprese dal 29 novembre. Il ministero delle Imprese ha dato le indicazioni per presentare istanza e concorrere allo stanziamento complessivo di 75 milioni di euro. Lo sportello di accesso fa seguito alla precedente fase in cui gli Innovation manager si sono accreditati presso il ministero per supportare le imprese beneficiarie dell’agevolazione.
Fonte: Il Sole 24Ore