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Aiuti di Stato in dichiarazione, nuovi controlli sui righi RS 401 e 402

Società devono compilare righi RS401 e RS402 nelle dichiarazioni SC 2023 entro il 30 novembre, segnalando gli aiuti di Stato del 2022.

Nuovi controlli in vista per gli aiuti di Stato del 2022. Anche quest’anno, infatti, le società sono chiamate a compilare i righi RS401 e RS402 delle dichiarazioni dei redditi SC 2023 in scadenza il prossimo 30 novembre, indicando gli aiuti di Stato di competenza del 2022. L’invio negli scorsi mesi dell’autodichiarazione degli aiuti di Stato maturati nell’ambito del Temporary framework (Tf) non esclude automaticamente dall’obbligo di predisposizione dei righi RS401 e RS402 in dichiarazione.

Righi RS401 e RS402

Il rigo RS401 deve essere compilato dai soggetti che nel periodo di imposta oggetto della dichiarazione hanno beneficiato di aiuti fiscali automatici (compresi gli aiuti di Stato de minimis del regolamento Ue 1407/2013), nonché di quelli subordinati all’emanazione di provvedimenti di concessione o di autorizzazione alla fruizione, comunque denominati, il cui importo non è determinabile nei citati provvedimenti ma solo a seguito della presentazione della dichiarazione.

In RS401 vanno indicati solo gli aiuti di Stato di natura fiscale, mentre non trovano spazio (nemmeno con il codice residuale 999):

le misure fiscali di carattere generale (si pensi al credito di imposta R&S ex legge 160/2019 o al credito di imposta beni strumentali ex legge 178/2020);

gli aiuti di Stato legati a garanzie bancarie o finanziamenti agevolati già indicati nel registro nazionale degli aiuti di Stato (Rna);

gli aiuti fruibili in diminuzione dei contributi previdenziali.

Nel quadro RS401 vanno riportati gli aiuti di Stato fiscali maturati nel periodo di imposta di riferimento della dichiarazione (2022 per i soggetti con periodo coincidente con l’anno solare) anche se non fruiti nel medesimo periodo.

Nel rigo RS402 vanno riportati, in caso di aiuti de minimis (tra questi rientrano, ad esempio, i crediti di imposta per investimenti pubblicitari ex articolo 57-bis del Dl 50/2017), i codici fiscali delle imprese che concorrono con il soggetto beneficiario a formare una “impresa unica” di cui all’articolo 2, comma 2, del regolamento Ue 1407/2013.

La compilazione dei righi RS401 e RS402 è molto importante in quanto permette all’agenzia delle Entrate di riportare l’aiuto nel registro nazionale degli aiuti di Stato (Rna) di cui all’articolo 52 della legge 234/2012 e del Dm 115/2017.

Le istruzioni alle dichiarazioni dei redditi Sc 2023 spiegano che l’indicazione degli aiuti nei prospetti è necessaria e indispensabile ai fini della legittima fruizione. Nell’articolo 17 del Dm 115/2017 si afferma che l’inadempimento nei termini degli obblighi di registrazione in Rna determina l’illegittimità della fruizione dell’aiuto. Tuttavia – come affermato dalla stessa Agenzia (risoluzioni 26/E e 58/E del 2021 e Faq aggiornate al 27 gennaio 2023) – le irregolarità e omissioni del quadro degli aiuti di Stato possono essere regolarizzate con l’invio di una dichiarazione integrativa e con il versamento della sanzione (su cui è applicabile il ravvedimento operoso) di cui all’articolo 8 del Dlgs 471/1997, ossia da 250 a 2mila euro.

L’autodichiarazione del Tf

L’avvenuto invio nei mesi scorsi dell’autodichiarazione degli aiuti del Tf dell’articolo 3 del Dm 11 dicembre 2021 non comporta automaticamente l’esclusione dall’obbligo di compilazione del rigo RS401.

In primo luogo, nell’autodichiarazione del Tf andavano monitorati solo gli aiuti di Stato introdotti nell’ambito del Tf, mentre in RS401 vanno riportati anche gli altri aiuti di Stato e quelli del de minimis. Inoltre, anche per gli aiuti di Stato del 2022 erogati nell’ambito del Tf, la possibilità di non indicarli in RS401 è concessa solo se nell’autodichiarazione del Tf sono stati riportati i campi forma giuridica, dimensione, settore e codice attività.

I tax credit energia e gas

Un capitolo a parte meritano i tax credit energia e gas introdotti dal I° trimestre 2022 per le società energivore e no, gasivore e no. Nella tabella degli aiuti di Stato non ci sono specifici codici; mentre sono presenti i crediti d’imposta sui costi del carburante in agricoltura e pesca.

L’Agenzia, chiamata a esprimersi sull’effettiva qualificazione dei tax credit energia e gas quali aiuti di Stato, nella risposta 193/23, si è ritenuta incompetente in materia, pur segnalando che la mancanza di riferimenti espliciti sull’applicabilità della normativa sugli aiuti di Stato non costituirebbe presupposto giuridico per qualificare i crediti come misura di carattere generale. A ogni modo, ad oggi si ritiene che non vi siano le condizioni per qualificarli come aiuti di Stato e indicarli in RS401 nemmeno con codice residuale.

L’ammontare dell’aiuto

Nel caso in cui la società abbia beneficiato di una deduzione dall’Ires o di una misura di non concorrenza alla formazione del reddito imponibile, entrambe qualificate come aiuto di Stato, quale importo deve essere indicato nel rigo RS401, colonna 17, del modello Redditi SC?

Nel rigo RS401 colonna 17 va indicato l’ammontare complessivo dell’aiuto spettante, che consiste nel risparmio di imposta correlato alla deduzione o alla variazione in diminuzione del reddito imponibile oppure nel credito di imposta
(si veda la risoluzione 26/E
del 2021).

La «grande» impresa

Nel rigo RS401, colonna 13, del Redditi SC è richiesto di indicare la dimensione dell’impresa tenuta alla compilazione facendo riferimento alla raccomandazione 2003/361/Ce.
Come si qualifica una grande impresa?

Si definisce “grande” un’impresa che occupa più di 250 persone, ha un fatturato superiore a 50 milioni o un bilancio annuo superiore a 43 milioni di euro. Nei gruppi i conteggi delle singole imprese devono tener conto, secondo le modalità della raccomandazione 2003/361/Ce, dei dati delle società del gruppo.

La registrazione in Rna

Gli aiuti di Stato fiscali indicati in dichiarazione dei redditi dopo quanto tempo vengono riportati nel Registro nazionale degli aiuti di Stato (Rna)?

L’art. 10 del Dm 115/17 prevede che gli aiuti fiscali siano registrati in Rna nell’esercizio finanziario successivo a quello di presentazione della dichiarazione in cui sono indicati. L’art. 35 del Dl 73/22 ha previsto alcune proroghe per la registrazione degli aiuti in Rna in scadenza fino al 30 giugno ’24.

Le imprese di gruppo

Le società appartenenti a un gruppo che hanno ricevuto aiuti del Temporary framework nel 2022, e hanno fatto l’autodichiarazione ex art. 3 del Dm 11 dicembre 2021 barrando la casella ES, devono riportare in RS402 i codici fiscali delle imprese con le quali vi è una relazione di controllo?

Come indicato nelle istruzioni delle dichiarazioni dei redditi Sc 2023, nel caso in cui tali codici fiscali siano già stati indicati nell’autodichiarazione del Temporary framework, non occorre compilare il rigo RS402.

Fonte: Il Sole 24Ore

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