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Tariffa incentivante sul biometano aggiornata all’inflazione

Tariffa incentivante biometano aggiornata per tenere conto dell’inflazione. Lo prevede l’articolo 18-bis del disegno di legge del Dl 104/2023.

Tariffa incentivante biometano aggiornata per tenere conto dell’inflazione. Lo prevede l’articolo 18-bis del disegno di legge di conversione del Dl 104/2023, introdotto nel corso dell’esame parlamentare.

Il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) con la missione 2, componente 2, investimento 1.4 ha previsto lo stanziamento di fondi per lo sviluppo della produzione di biometano, ritenendola strategica per il potenziamento di un’economia circolare basata sul riutilizzo ed un elemento rilevante per il raggiungimento dei target di decarbonizzazione europei.

Lo scorso anno è stato pubblicato il Dm 15 settembre 2022 che ha disciplinato l’accesso alle risorse previste dal Pnrr per lo sviluppo degli impianti di produzione di biometano. Il decreto, in particolare, ha previsto un sostegno in conto capitale (pari al massimo al 40% delle spese sostenute) e un incentivo in conto energia sotto forma di tariffa incentivante applicata alla produzione netta di biometano.

La legge di conversione del Dl 104/2023, al fine di incentivare lo sviluppo della produzione di biometano, stabilisce che i valori della tariffa incentivante di cui al decreto 15 settembre 2022, sono aggiornati, in fase di pubblicazione dei singoli bandi, da parte del Gestore dei servizi energetici (Gse Spa) su base mensile, facendo riferimento all’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività, per tenere conto dell’inflazione media cumulata tra il 18 novembre 2021 e il mese di pubblicazione del bando della relativa procedura.

Si ricorda che la produzione di biometano, nel rispetto di specifici requisiti, è una attività agricola connessa. L’articolo 1, comma 423 della legge 266/2005 dispone, infatti, che la produzione e la cessione di energia elettrica e calorica da fonti rinnovabili agroforestali e fotovoltaiche, nonché di carburanti ottenuti da produzioni vegetali provenienti prevalentemente dal fondo, sono attività connesse ai sensi dell’articolo 2135, terzo comma del Codice civile. La circolare Entrate 32/E/2009 include tra i “carburanti” il biogas carburante ovvero il gas combustibile ricavato dalla biomassa e cioè dalla parte biodegradabile dei rifiuti. Anche il biometano rientra in questa definizione in quanto è un combustibile ottenuto dalla purificazione del biogas che, a seguito di opportuni trattamenti chimico-fisici, è idoneo alla successiva fase di compressione per l’immissione nella rete del gas naturale. Per essere considerata attività agricola connessa, è necessario che sia rispettato il requisito della prevalenza utilizzando uno dei criteri previsti nella circolare 32 (quantità, valore, resa a valle).

Fonte: Il Sole 24Ore

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