La domanda
Una Srl intende assegnare due beni immobili all’unico socio (una Ss). La norma richiede che esistano riserve almeno pari all’importo del bene da assegnare. A che data vanno verificate tali riserve? Nel bilancio al 31 dicembre 2022 l’importo delle riserve è di poco inferiore al valore catastale dei beni da assegnare ma esiste un debito verso soci per utili da distribuire già deliberati. Sarebbe possibile deliberare, prima della assegnazione, una rinuncia a tale distribuzione di utili oppure deliberare un versamento soci in conto capitale per incrementare le riserve? Se esistono perdite di esercizi precedenti rinviate a nuovo queste riducono l’importo delle riserve oppure di tali perdite si può non tenere conto?
N. I. – Imola
Come indicato nello Studio del notariato 46-2023-Tfr se il valore contabile del bene da assegnare fosse più elevato delle riserve non se ne potrebbe ridurre l’ammontare al fine di renderlo conforme al netto patrimoniale da assoggettare in via simmetrica a riduzione. In questi casi non sarà possibile secondo l’orientamento preferibile operare con un’assegnazione di beni ai soci. Le riserve potrebbero però essere integrate con un versamento in conto capitale dei soci. Anche la rinuncia al debito per i dividendi porterebbe allo stesso effetto ricordando però che l’agenzia delle Entrate potrebbe contestare l’incasso giuridico in capo ai soci. L’alternativa potrebbe essere il pagamento del dividendo con la successiva immissione della liquidità a titolo di versamento in conto capitale dei soci. Si ritiene inoltre che le perdite civilistiche rinviate a nuovo riducano l’importo delle riserve da considerare.
Fonte: Il Sole 24Ore