Sugli incentivi agli investimenti in fonti rinnovabili, c’è tempo almeno fino al 2025 per realizzare i relativi progetti. Questo si può intuire combinando quanto previsto dalla Nota di aggiornamento del documento di economia e finanza del 27 settembre, con quanto delineato dal quadro temporaneo di aiuti in materia.
La Nota di aggiornamento prevede di stimolare investimenti per la transizione verde e per l’efficientamento energetico. Per questo possono essere concessi crediti d’imposta, contributi a fondo perduto o prestiti agevolati.
L’intervento permette di incentivare gli investimenti delle imprese nella produzione di energia da fonti rinnovabili e nella realizzazione di impianti di autoproduzione.
Modifiche Ue
Con la Comunicazione C(2023) 1711C(2023) 1711 final, l’Unione Europea ha modificato il quadro temporaneo di crisi e transizione per misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia a seguito dell’aggressione della Russia contro l’Ucraina. Vengono così prorogate le misure per favorire la transizione verso un’industria a zero emissioni fino al 31 dicembre 2025.
La Commissione Europea ha modificato anche il campo di applicazione delle suddette misure per realizzare regimi a sostegno di energie rinnovabili, stoccaggio e decarbonizzazione di processi produttivi industriali, semplificando le condizioni per la concessione di aiuti a piccoli progetti e a tecnologie meno mature.
Ha inoltre ampliato le possibilità per la decarbonizzazione dei processi industriali, passando a combustibili derivati dall’idrogeno e prevedendo massimali di aiuto più elevati e calcoli di aiuto semplificati.
Nuove misure al 2025
Le nuove misure introdotte accelerano ulteriormente gli investimenti in settori chiave per la transizione verso un’economia net-zero, con il sostegno alla produzione di attrezzature strategiche (come batterie, pannelli solari, turbine eoliche, pompe di calore, elettrolizzatori e utilizzo e stoccaggio della cattura del carbonio).
Le modifiche approvate potranno essere applicate anche ai progetti specifici che rientrano nei Pnrr.
Già la Comunicazione del 28 ottobre 2022 C(2022) 7945 final prevedeva la possibilità di concedere, per progetti di investimento nel fotovoltaico, incentivi automatici fino al 65% per le piccole imprese e al 45% per le grandi.
Aiuti ammissibili
La Commissione Europea considera ammissibili, purché rispettino una serie di requisiti, gli aiuti per la produzione di:
energia elettrica da impianti fotovoltaici o da altri tipi di impianti solari;
energia elettrica da impianti eolici;
energia geotermica per lo stoccaggio di energia elettrica o termica;
calore rinnovabile;
idrogeno rinnovabile;
biogas e biometano ottenuti da rifiuti e residui.
I regimi di aiuto possono essere limitati a una o a diverse tecnologie, ma non devono includere alcuna limitazione o discriminazione.
Gli aiuti devono essere concessi al più tardi entro il 31 dicembre 2025.
Fonte: Il Sole 24Ore