Fondo impianti sportivi 2023: scadono il 19 luglio i termini per l’accesso ma resta il nodo interpretativo per la fruizione dei contributi per le tante realtà che non prevedono nello Statuto la gestione dell’impianto sportivo. Si tratta di uno dei temi posti all’attenzione del Dipartimento per lo Sport in merito ai requisiti soggettivi e oggettivi per l’accesso ai 58 milioni di euro stanziati a favore degli enti.
Sul punto, come chiarito nella Faq 21/2023, la mancata previsione nello Statuto della gestione dell’impianto non osta all’ammissione. Ciò tuttavia a patto che il requisito dell’oggetto sociale possa essere integrato con altra documentazione utile a comprovare tale gestione.
Possono accedere al contributo a fondo perduto le Associazioni e società sportive dilettantistiche (Asd e Ssd) che, alla data del 24 marzo 2023, risultano iscritte al Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche istituito presso il Dipartimento per lo Sport e che abbiano per oggetto sociale anche la gestione di impianti sportivi. Oltre alla qualifica, è richiesto agli enti di comprovare la gestione, per il tramite di un titolo di proprietà o contratto di locazione, di un impianto sportivo.
In questo senso, unitamente alla domanda di accesso, gli enti sono tenuti ad allegare la seguente documentazione:
• titolo di gestione dell’impianto sportivo (ad esempio titolo di proprietà, concessione amministrativa, contratto di locazione, contratto di comodato duso gratuito), debitamente registrato presso l’agenzia delle Entrate e in corso di validità ed efficacia alla data del 19 giugno 2023 (data di pubblicazione del Dpcm);
• Statuto dell’Asd/Ssd istante per comprovare la previsione dell’attività di gestione dell’impianto sportivo nell’oggetto sociale.
Laddove nello Statuto non sia espressamente prevista l’attività di gestione di impianti sportivi – come espressamente chiarito dal Dipartimento per lo Sport – il requisito dell’oggetto sociale può essere integrato allegando altra documentazione utile a comprovare tale gestione, quale, a titolo esemplificativo:
• atto costitutivo;
• corrispondente codice Ateco presente in visura camerale;
• modello Eas per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini fiscali;
• delibera dell’assemblea degli associati ove l’attuale gestione dell’impianto sportivo sia dichiarata quale attività strumentale al perseguimento dell’oggetto statutario, ossia dell’attività sportiva dilettantistica che deve essere esercitata in via stabile e principale ai sensi dell’articolo 7 del Dlgs n. 36/2021.
Fonte: Il Sole 24 ORE