Quando Dalle ore 12 del 17 luglio alle ore 12 del 9 settembre 2023
Cosa scade Domande per progetti di ecoturismo e turismo sostenibile
Per chi Imprese turistiche e strutture ricettive con codici Ateco
Come adempiere Su piattaforma del sito del ministero del Turismo
1. In sintesi
A partire dal 17 luglio 2023 è possibile inviare telematicamente sulla piattaforma del ministero del Turismo le domande di finanziamento per realizzare progetti finalizzati alla promozione dell’ecoturismo e del turismo sostenibile che mirino a minimizzare gli impatti economici, ambientali e sociali.
I progetti dovranno riguardare almeno una delle aree di intervento previste dall’articolo 6 dell’avviso pubblico n. 1 del ministero del Turismo pubblicato il 25 maggio scorso.
Il costo ammissibile del progetto non deve essere inferiore a euro 50mila e non superiore ad euro 200mila e l’entità del contributo erogato non potrà in ogni caso superare la quota del 50% delle speseammissibili che includono le opere edili e le spese di progettazioni strettamente funzionali al progetto, le spese relative all’acquisto di impianti, macchinari, strumenti, arredi, hardware, attrezzature nuove di fabbrica, software, nonché le spese per la promozione e l’erogazione di pacchetti turistici e le spese di consulenza. Si applica il regime de minimis sugli aiuti di Stato europei.
Sempre a partire dalle ore 12 del 17 luglio potranno esse presentate anche domande per la fruizione di voucher, non superiori a 2mila euro per ciascun beneficiario, sulle spese sostenute dalle strutture ricettive e dalle imprese turistiche per il conseguimento della certificazione di sostenibilità secondo elevati e predeterminati standard.
2. Il fondo e le finalità
L’articolo 1, comma 611, della legge 197/2022 ha istituito il “Fondo per il turismo sostenibile”, che mira a sostenere ed implementare interventi che promuovano l’ecoturismo ed il turismo sostenibile per:
• minimizzare i costi economici e gli impatti ambientali e sociali e
• generare reddito ed occupazione, pur assicurando la conservazione degli ecosistemi locali.
Il Fondo stanzia complessivamente 25 milioni di euro di cui 5 milioni nel 2023 e 10 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024 e 2025.
Le modalità di assegnazione delle risorse 2023 sono contenute negli avvisi pubblici n. 1 e n. 2 del ministro del Turismo del 25 maggio 2023, in attuazione del Dm 5651 del 22 marzo 2023.
Il Fondo è finalizzato a finanziare progetti relativi a tre aree tematiche (nel 2023 le prime due godranno di uno stanziamento di euro 3.960mila, la terza di euro 990mila):
1) rafforzare le grandi destinazioni culturali incentivando forme di turismo sostenibile, attenuando il sovraffollamento turistico e ideando itinerari turistici innovativi, e promuovendo la destagionalizzazione del turismo;
2) favorire la transizione ecologica nel turismo, combinando sinergicamente azioni di promozione del turismo intermodale e strategie di riduzione delle emissioni per il turismo
3) fornire supporto alle strutture ricettive e alle imprese turistiche nelle attività utili al conseguimento di certificazioni di sostenibilità. In merito a quest’ultima fattispecie, l’avviso pubblico n. 2 del 25 maggio 2023 regola le modalità di presentazione delle domande (procedura automatica a sportello) a seguito delle quali potrà essere erogato un voucher di 2mila euro per ciascun beneficiario. Anche in questo caso, la domanda dovrà essere presentata utilizzando la piattaforma informatica a partire dalle ore 12 del 17 luglio 2023.
3. Gli interventi ammissibili
Gli interventi ammissibili per le prime due aree tematiche sopra indicate sono le seguenti (articolo 4 del Dm 5651 del 22 marzo 2023 e 6 dell’avviso pubblico del 25 maggio 2023):
a) ideare, realizzare e promuovere percorsi turistici innovativi utili a ridurre il sovraffollamento turistico delle aree a maggior afflusso turistico, tra cui i siti patrimoni Unesco;
b) ideare e promuovere itinerari che valorizzino l’intero patrimonio turistico del territorio, includendo aree e attrazioni distanti dai percorsi convenzionali con maggiore afflusso turistico e dal centro cittadino, mediante il potenziamento dei servizi connessi alla veicolazione dei turisti verso le aree con minore densità turistica;
c) promuovere la ricettività turistica nelle aree con minor densità turistica di destinazioni turisticamente molto affollate, mediante progetti atti a riqualificare e riconvertire zone periferiche di realtà urbane o favorendo il turismo rurale e la nascita di nuove attrazioni e mete turistiche;
d) creare, sviluppare e potenziare servizi e percorsi intermodali a basse emissioni che determinino, tramite la loro attuazione, una riduzione dell’impatto ambientale delle attività turistiche;
e) promuovere sistemi di veicolazione e scambio intermodale basato sull’uso di mezzi di trasporto pubblico e di biciclette, mediante la realizzazione di cicloposteggi o di centri per il deposito custodito di e-bike, anche in prossimità delle stazioni dei treni e dei bus, al fine di potenziare la mobilità in bicicletta e la realizzazione di una rete di percorribilità ciclistica;
f) favorire il turismo rurale, quello montano, l’equiturismo e le vacanze a contatto con la natura, promuovendo le ippovie, i percorsi naturalistici, il soggiorno all’aria aperta, attraverso il glamping e il campeggio ecosostenibili;
g) favorire e promuovere progetti volti alla diffusione del turismo sulle vie navigabili, anche mediante lo sfruttamento di tratti di demanio abbandonati, offrendo una vacanza alternativa a contatto con la natura;
h) ideare e realizzare sistemi per la gestione e il contenimento dei flussi sui siti naturalistici e culturali sovraffollati;
i) favorire percorsi e itinerari nonché attività sportive e ricreative ecocompatibili nelle zone marittime e costiere.
Inoltre, per il raggiungimento della terza area tematica, sono ammesse al finanziamento le spese utili per ottenere certificazioni di sostenibilità presso specifici enti (avviso n. 2 del 25 maggio, articolo 1).
Tra i soggetti beneficiari sono inclusi anche le strutture ricettive extralberghiere a carattere non imprenditoriale: affittacamere, ostelli per la gioventù, Bed&Breakfast, case per ferie, foresterie per turisti (avviso n. 2, articolo 3).
4. Le modalità di attuazione del contributo 2023
Con l’avviso pubblico n. 1 citato, il ministero del Turismo:
• identifica le imprese del turismo beneficiarie (articolo 4 con i codici Ateco);
• stabilisce i requisiti di ammissibilità (articolo 5), quali ad esempio trovarsi in contabilità ordinaria, essere in regola con il pagamento degli oneri contributivi ed assistenziali, non avere debiti erariali ed essere in regola con la normativa antimafia;
• individua le nove tipologie di interventi ammissibili (articolo 6) di cui almeno una inserita nel progetto;
• presenta le sei tipologie di spese ammissibili al contributo (articolo 7, comma 2 – vedasi avanti).
Inoltre, nell’avviso pubblico n. 1 sono specificate ulteriori modalità attuative tra le quali:
a) la verifica formale di ammissibilità delle domande (articolo 11),
b) la valutazione delle proposte progettuali effettuata da un’apposita Commissione istituita presso il ministero del Turismo con un voto da 0 a 100; saranno finanziate le proposte con un punteggio minimo di sufficienza pari a 45/100 ed in ordine decrescente di graduatoria fino ad esaurimento delle risorse disponibili (articolo 12),
c) la stipula di un’apposita convenzione in cui vengono definite le obbligazioni delle due Parti: spese ammissibili, modalità di erogazione del finanziamento, modalità di rendicontazione e di verifica dell’attuazione del progetto, valutazione dei risultati raggiunti (articoli 14 e 15).
d) la revoca integrale o parziale del contributo in specifiche situazioni (articolo 20).
e) i controlli e le ispezioni, anche a campione, da parte del Ministero sui programmi finanziati (articolo 21).
5. Le spese ammissibili
Le spese ammissibili riguardano:
a) le opere edili e spese di progettazione strettamente funzionali al progetto. Le opere murarie dovranno essere supportate da progettazione esecutiva e realizzate nella sede della proposta progettuale e destinataria del contributo. I lavori di adeguamento e/o la ristrutturazione edilizia sono finanziabili a condizione che il soggetto proponente disponga di un idoneo titolo giuridico debitamente registrato che lo immetta nella disponibilità effettiva dell’immobile oggetto dell’intervento ad es. proprietà ovvero risultante da documento regolarmente registrato attestante la disponibilità dell’immobile per un periodo non inferiore a 10 anni. Tali spese devono essere funzionali alla realizzazione del progetto;
b) le spese relative all’acquisto di impianti, macchinari, strumenti, arredi, hardware e attrezzature nuove di fabbrica e conformi alle normative comunitarie strettamente funzionali alla realizzazione del progetto;
c) le spese per collaudi di cui alla precedente lettera a); ministero del Turismo direzione generale della Valorizzazione e della Promozione turistica;
d) le spese per la promozione e l’erogazione di pacchetti turistici;
e) l’acquisto di software, acquisizione a titolo oneroso di licenze d’uso di software, know-how e altre forme di proprietà intellettuale strettamente funzionali alla realizzazione del progetto;
f) i costi per i servizi di consulenza e di sostegno all’innovazione finalizzati alla realizzazione degli interventi previsti all’articolo 6.
6. Il costo del progetto ed il contributo erogato
Il costo ammissibile del progetto non deve essere inferiore a euro 50mila e non superiore ad euro 200mila.
L’entità del contributo erogato non potrà in ogni caso superare la quota del 50% delle spese ammissibili, fermo restando che gli aiuti saranno concessi in regime de minimis (articolo 8).
Il contributo concesso sarà erogato dal ministero del Turismo in tre tranches (30%, 60% e 10%) in base a precise date ed alla consegna di apposita documentazione (articolo 16).
7. La domanda
La domanda di finanziamento dovrà:
• essere presentata esclusivamente su piattaforma informatica a partire dalle ore 12 del 17 luglio 2023 ed entro le ore 12 del 9 settembre 2023, con link che sarà comunicato con un altro provvedimento;
• contenere anche la proposta descrittiva del progetto comprensiva, tra l’altro, del documento illustrativo-progettuale dell’intervento, del piano economico-finanziario (costi, contributo concedibile, cronoprogramma), dei rapporti rilasciati da enti di certificazione e degli eventuali accordi di collaborazione pubblico-privato.
Ciascun progetto dovrà avere una durata di 18 mesi ed essere interamente realizzato entro e non oltre il termine perentorio del 30 giugno 2025; il progetto finanziato potrà essere variato solo con formale domanda al ministero del Turismo, che valuterà la richiesta.
Fonte: Regione Emilia Romagna