Ammontano a 1,2 miliardi di euro i rifinanziamenti delle misure, gestite dal ministero delle Imprese e del Made in Italy, a favore delle imprese. I fondi rafforzano strumenti come Smart&Start Italia, contratti di sviluppo e accordi per l’innovazione. Le nuove risorse sono rese disponibili da quattro distinti decreti approvati l’11 maggio 2023, ma pubblicati in Gazzetta Ufficiale n.159 tra il 7 e il 10 luglio scorsi.
Allo strumento Smart&Start Italia, rivolto alle start up innovative, sono assegnati 100 milioni a valere sul programma nazionale «Ricerca, innovazione e competitività per la transizione verde e digitale 2021-2027», come da decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 10 luglio.
La disciplina attuativa
Le novità riguardano la semplificazione e accelerazione delle procedure di accesso e della concessione ed erogazione dell’agevolazione. Viene modificata la modalità di valutazione delle iniziative e di rendicontazione delle spese sostenute dai beneficiari.
Si introduce la possibilità di richiedere, dopo l’erogazione a saldo delle agevolazioni, per le start up innovative beneficiarie delle agevolazioni, la conversione di una quota del finanziamento agevolato concesso in contributo a fondo perduto. Questo a fronte di investimenti nel capitale di rischio attuati da particolari investitori terzi ovvero dai soci persone. Con apposita convenzione tra Mimit e Invitalia saranno definiti i compiti di esecuzione.
Il sostegno finanziario dei piani d’impresa presentati è subordinato al rispetto dei criteri di selezione del programma nazionale «Ricerca, innovazione e competitività per la transizione verde e digitale 2021-2027», definiti dal documento approvato dal Comitato di sorveglianza.
Con successivi provvedimenti del Mimit saranno fornite disposizioni sugli obblighi delle imprese beneficiarie e le successive fasi del procedimento di agevolazione.
Con decreto separato, pubblicato il 7 luglio, sono stati stanziati oltre 8 milioni per le imprese localizzate nelle regioni del Nord e del Centro: Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Liguria, Veneto, Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Lazio, Marche e Abruzzo.
I contratti di sviluppo
Con decreto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 10 luglio, è previsto il rifinanziamento di un miliardo per gli esercizi finanziari dal 2023 al 2027, di cui 400 milioni destinati alle istanze presentate a Invitalia, con oggetto programmi di sviluppo industriali, compresi quelli riguardanti l’attività di trasformazione, commercializzazione di prodotti agricoli e sviluppo per la tutela ambientale, che non hanno trovato copertura finanziaria a valere sulle risorse già assegnate.
Agli interventi nel capitale di rischio sono assegnati oltre 42 milioni, mentre 200 milioni vanno alle istanze dei programmi di sviluppo di attività turistiche e oltre 157 milioni agli accordi di programma di sviluppo industriali e per la tutela ambientale. Infine, 200 milioni saranno dedicati allo specifico sportello per le filiere produttive.
Le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo in conto impianti e del contributo diretto alle spese. Le domande dovranno essere presentate a Invitalia entro i termini che verranno fissati con successivo provvedimento.
Gli accordi per l’innovazione
Con il decreto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 10 luglio, è incrementata di 175 milioni la dotazione finanziaria per i progetti di ricerca e sviluppo presentati sul secondo sportello. La misura si rivolge a imprese di qualsiasi dimensione per realizzare, anche in forma congiunta, nuovi prodotti, processi o servizi e migliorare quelli esistenti.
Fonte: Il Sole 24 ORE