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Fondo nuove competenze prorogato al 2023

Passaggio generazionale

Proroga per il 2023 del Fondo nuove competenze. Questa una delle novità arrivano dall’esame del decreto legge Milleproroghe da martedì pomeriggio in Aula al Senato: il governo ha annunciato che non porrà la fiducia e da mercoledì inizierà il voto sui 200 emendamenti (la maggior parte sono stati presentati da Azione-Iv) per poi passare il testo alla Camera dove deve essere convertito in legge entro il 27 febbraio.

Un emendamento approvato in commissione estende l’operatività del Fondo nuove competenze anche nel 2023 (dopo il 2020, 2021 e 2022). Ciò significa che i contratti collettivi sottoscritti a livello aziendale o territoriale potranno prevedere, anche per quest’anno, specifiche intese di rimodulazione di parte dell’orario di lavoro al fine di permettere al personale la frequenza di percorsi di sviluppo delle competenze, in relazione a mutate esigenze organizzative e produttive dell’impresa. 

Come spiega il ministero del Lavoro, il Fondo nuove competenze, costituito presso l’Anpal, si farà quindi carico della spesa relativa alle ore di formazione, contributi previdenziali e assistenziali, nel limite di 230 milioni a valere sul programma operativo nazionale Spao. Per accedere al contributo finanziato, oltre alla stipula degli accordi collettivi di rimodulazione dell’orario di lavoro è necessario inviare le domande contenenti i progetti formativi tramite la piattaforma dedicata dell’Anpal. 

La precedente edizione del Fondo nuove competenze ha permesso di finanziare 14mila aziende, con il coinvolgimento di oltre 700mila lavoratori nei percorsi di formazione.

L’avviso 2022 è ancora aperto: il 31 dicembre 2022 era il termine per sottoscrivere gli Accordi collettivi di rimodulazione dell’orario di lavoro, con la scadenza del prossimo 28 febbraio per la presentazione delle istanze, corredate dall’accordo di rimodulazione inclusivo del progetto formativo.

Il Fondo nuove competenze era stato rifinanziato con 1 miliardo e prevedendo due novità. La prima è che gli interventi dovranno essere rivolti quasi integralmente a sostenere imprese e lavoratori ad affrontare i cambiamenti connessi alla doppia transizione digitale ed ecologica. La seconda riguarda il pieno coinvolgimento dei Fondi interprofessionali, a garanzia dell’efficacia e della qualità dei percorsi formativi.

https://www.anpal.gov.it/

Fonte: Sole 24 ORE

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