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Una tantum edicole 2023: pubblicati i destinatari del bonus

Il contributo partecipa alla formazione del reddito e verrà erogato al netto della ritenuta Ires e/o Irpef operata sui conti correnti indicati dai richiedenti nelle istanze presentate

È disponibile sul sito del dipartimento dell’Informazione e l’Editoria il decreto che approva l’elenco dei beneficiari ai quali è riconosciuto il contributo previsto dall’articolo 2, comma 1, del Dpcm 10 agosto 2023 e disciplinato dall’articolo 1 del decreto del capo dipartimento per l’Informazione e l’Editoria del 28 novembre 2023. Il decreto di approvazione dei beneficiari è stato emanato lo scorso 6 giugno.

Il beneficio fiscale in discussione ha lo scopo di incentivare la realizzazione di progetti di consegna a domicilio di giornali quotidiani e periodici, l’apertura domenicale, la fornitura di pubblicazioni agli esercizi commerciali limitrofi e l’attivazione di punti vendita addizionali.

Alle imprese esercenti punti vendita esclusivi di giornali e riviste è riconosciuto un contributo una tantum fino a 2mila euro per il 2023 nel limite massimo di spesa di 4 milioni di euro. Tuttavia, il contributo è elevato fino a 3mila euro per i punti vendita esclusivi siti nelle aree interne. Le aree in questioni sono indicate nella mappa aree interne 2020, valevole per il ciclo di programmazione 2021-2027, aggiornata dal Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (vedi articolo: Bonus edicole 2023, per le domande c’è tempo fino al 15 aprile 2024).

Il bonus è diretto alle persone fisiche, diverse dai lavoratori dipendenti, che esercitano, in forma di impresa individuale o di società di persone, attività di rivendita esclusiva di giornali e riviste, con classificazione Ateco 47.62.10 quale codice di attività primario.

Nello specifico, sono state presentate 5.496 domande. Di queste, è stato confermato il contributo di 2mila euro a 3.312 imprese, mentre a 677 imprese il contributo di 3 mila euro. Inoltre, in esito alle verifiche effettuate sulla riconducibilità o meno dell’ubicazione del punto vendita ad un’“area interna”, è stato necessario procedere alla rideterminazione in diminuzione del contributo per 1.226 soggetti, da 3mila a 2mila euro, e alla rideterminazione in aumento del contributo, da 2 a 3mila euro, per 281 soggetti. 

Il contributo concorre alla formazione del reddito e verrà erogato agli aventi diritto, secondo gli importi indicati nell’elenco, al netto della ritenuta Ires e/o Irpef, pari al 4%, che sarà versata entro il 15 del mese successivo alla liquidazione del contributo stesso sul capo della Tesoreria centrale dello Stato.

Ricordiamo che il contributo può essere revocato in ogni momento, nel caso in cui, a seguito dei controlli, venga accertata l’insussistenza di uno o più dei requisiti previsti, oppure nel caso in cui le dichiarazioni rese risultino false.

Fonte: Agenzia delle Entrate

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