Le aziende, che sono interessate ad espandere le proprie attività imprenditoriali e ad investire negli Stati Uniti, sono, di regola, chiamate a valutare numerosi aspetti, tra cui, senza dubbio, vale la pena sottolineare quelli in materia fiscale e l’eventuale disponibilità di incentivi allo sviluppo economico. Negli Stati Uniti, esistono, infatti, diversi livelli di tassazione, che comprendono non solo quello federale, ma anche quelli statali, provinciali e comunali, a seconda del luogo, in cui l’azienda decida di svolgere la propria attività. Sebbene la comprensione dei requisiti fiscali, stabiliti dalle varie giurisdizioni locali, possa risultare complessa, esistono, tuttavia, una serie di crediti ed incentivi, previsti, nella maggior parte dei casi, a livello statale, provinciale e comunale, che possono risultare estremamente vantaggiosi e di cui un’azienda dovrebbe essere a conoscenza, prima di effettuare i propri investimenti negli Stati Uniti.
Le imposte statunitensi
Come accennato in precedenza, qualora un’azienda estera decida di svolgere attività commerciali negli Stati Uniti è opportuno che sia consapevole del fatto che ben oltre 40 Stati della Confederazione, il Distretto di Columbia e molte località, come città e contee, prevedono l’applicazione di imposte sul reddito delle società e che numerosi Stati impongono ulteriori tasse definite franchise taxes dovute per il semplice ‘‘privilegio’’ di svolgere attività imprenditoriali sul loro territorio.
Tali imposte sono, generalmente, basate sul reddito netto, sulpatrimonio netto o sugli incassi lordi realizzati dall’azienda. Inoltre, 45 Stati, il Distretto di Columbia e quasi 10.000 giurisdizioni locali, stabiliscono l’applicazione di imposte sulle vendite e di imposte sull’uso: si tratta, in entrambi i casi, di un’imposta sul prezzo di vendita di determinati beni e servizi pagata da un cliente, ma riscossa e versata al governo dal venditore.
La principale differenza tra l’imposta sulle vendite e l’imposta sull’uso sta nel modo in cui vengono contabilizzate e su chi ha la responsabilità di versarle al governo. Trattandosi di imposte, che trovano applicazione in quasi tutti i settori e in quasi tutto il Paese, danno vita a un regime di imposte indirette estremamente frammentato e complesso, che richiede particolare attenzione. Affinchè una giurisdizione locale abbia il diritto di tassare una qualunque società, è necessario che tale società abbia raggiunto una determinata soglia di fatturato, derivante dalla vendita di prodotti o servizi su quel territorio. In altre parole, occorre che via sia un nexus tra l’attività commerciale e il territorio dove questa viene svolta; l’analisi, che viene applicata per valutare la presenza o meno della soglia è, tuttavia, totalmente indipendente dal fatto che la società abbia o meno una stabile organizzazione negli Stati Uniti. Le soglie al fatturato sono stabilite a livello statale e, ovviamente, variano da Stato a Stato ed hanno subito un forte mutamento a seguito della sentenza, emessa nel 2018, nel caso South Dakota v. Wayfair Inc., in cui la corte, per la prima volta, ha consentito ai singoli Stati di tassare anche soggetti non residenti, che, tuttavia, vendono all’interno dello Stato. Esistono, infine, ulteriori tipologie di imposte, quali quelle sulla proprietà(previste, generalmente, a livello di contea e di città) e le imposte sugli incassi lordi statali e locali. Tutti i soggetti, che operano negli Stati Uniti, dovrebbero esaminare con attenzione le singole leggi statali e locali in vigore nei territori, dove svolgono le proprie attività, così da garantire la conformità di quest’ultime alle norme esistenti ed il rispetto della legge. Vale la pena, infine, sottolineare come negli Stati Uniti l’imposta sul reddito sia prevista sia a livello statale che federale e l’una non escluda l’altra. Conseguentemente, una stessa società può non dover versare alcuna imposta sul reddito a livello federale, ma essere, comunque, soggetta ad obblighi fiscali sia a livello statale che locale.
Crediti ed incentivi negli Stati Uniti
Gli Stati così come le contee e le città hanno la facoltà di concedere una serie di crediti d’imposta ed incentivi allo sviluppo economico allo scopo di stimolare le aziende, comprese quelle estere, ad intraprendere attività imprenditoriali, che risultino in linea con gli obiettivi delle singole giurisdizioni locali.
Tra questi obiettivi, vale la pena evidenziare quelli che mirano a favorire la crescita economica di specifiche comunità, quelli che, invece, si concentrano su quei settori giudicati di alto valore o sull’attrazione ed il mantenimento di posti di lavoro ad alta remunerazione.
Le attività imprenditoriali, che più spesso vengono stimolate attraverso la concessione di crediti e incentivi fiscali statali e locali sono quelle indirizzate alla creazione o il mantenimento di posti di lavoro, quelle che comportano investimenti di capitale e quelle che promuovono lo sviluppo di nuove tecnologie. Tuttavia, gli incentivi allo sviluppo economico sono tipicamente legati a progetti specifici e non sono necessariamente offerti per qualunque tipologia di progetto. Se previsti, gli incentivi possono variare notevolmente in base al tipo e all’importo, ai termini e alle restrizioni previste e al livello di amministrazione locale, che gestisce il programma. Questi programmi, sebbene idonei a favorire l’inserimento di un’azienda straniera negli Stati Uniti ed agevolare la realizzazione di partnerships commerciali locali, tuttavia, possono comportare notevoli difficoltà nella loro interpretazione e successiva attuazione. L’ottenimento degli incentivi allo sviluppo economico sono, in genere, il risultato di una intensa negoziazione con una determinata amministrazione locale, conclusasi dopo che le aziende interessate hanno raccolto il maggior numero di informazioni utili ad individuare i pacchetti di incentivi disponibili in un determinato territorio. L’ azienda straniera, pertanto, che si affaccia per la prima volta sul mercato statunitense, dovrà valutare con estrema attenzione l’entità degli eventuali incentivi offerti dai governi locali, poiché il loro valore potrebbe variare sensibilmente in base alla portata e alle dimensioni del singolo progetto di investimento, al luogo dove questo verrà effettuato e ad altri fattori.
Sebbene, dunque, gli incentivi possano rappresentare un aspetto importante, è, tuttavia, opportuno sottolineare come quest’ultimi non possano e non debbano mai determinare il processo decisionale di localizzazione di un’impresa straniera.
Con il termine “incentivi allo sviluppo economico” si fa riferimento, in particolare, ad una serie di strumenti finanziari e di risorse tecniche, che vengono poste a disposizione di agenzie governative, organizzazioni per lo sviluppo economico, aziende di servizi pubblici ed altri enti similari. Tali incentivi vengono, di regola, utilizzati allo scopo di sostenere il reclutamento e il mantenimento delle imprese estere nelle comunità statunitensi, in cambio della creazione di posti di lavoro e degli investimenti finanziari, che tali imprese sono in grado di garantire. La forma e la tipologia di queste misure può variare da una giurisdizione all’altra, anche se, in genere, comprendono sovvenzioni in denaro, riduzioni dell’imposta sulla proprietà, esenzioni dall’imposta sulle vendite, riduzioni delle tariffe dei servizi, sovvenzioni per le infrastrutture, esenzioni dalle tasse, crediti d’imposta sul reddito, sovvenzioni per il riutilizzo o la riqualificazione degli edifici, finanziamenti per iniziative di formazione professionale e programmi nel settore delle green technologies e molto altro ancora.
I partners
Negli Stati Uniti gli incentivi allo sviluppo economico sono generalmente erogati attraverso la creazione di partenariati pubblico-privati, che creano rapporti giuridici bilaterali o multilaterali tra l’impresa beneficiaria e altri potenziali soggetti interessati. Sebbene il governo federale degli Stati Uniti offra alcuni incentivi alle imprese, gli incentivi sono gestiti soprattutto dalle agenzie governative a livello statale, dalle giurisdizioni a livello locale e dai fornitori di servizi di pubblica utilità(insieme definiti organizzazioni per lo sviluppo economico, o EDO). Le EDOcercano di attrarre e mantenere le imprese all’interno delle loro giurisdizioni. In genere, ma non sempre, le EDO collaborano per creare un pacchetto di incentivi completo, in modo da offrire la soluzione più adatta all’azienda potenzialmente interessata.
i) Governi statali
I governi statali rappresentano un partner comune quando si tratta di incentivi alle imprese; i singoli legislatori statali, infatti, spesso adattano programmi già esistenti per implementare politiche e progetti a sostegno dello sviluppo economico all’interno dei propri confini. I programmi di incentivi statali sono tipicamente sotto forma di incentivi fiscali, sovvenzioni in denaro (a discrezione degli enti statali) e assistenza finanziaria.
ii) Amministrazioni locali
Le contee e i comuni hanno autorità e discrezionalità diverse negli Stati Uniti quando si tratta di incentivi. Poiché queste giurisdizioni sono quelle più direttamente interessate dalla creazione di posti di lavoro e dagli investimenti di capitale, gli incentivi offerti a livello di contea e di comune fanno tipicamente leva sulla capacità di offrire esenzioni dall’imposta sui consumi, riduzioni dell’imposta sulla proprietà, finanziamenti per l’incremento delle imposte e finanziamenti per la formazione professionale.
iii) Fornitori di servizi
In quanto risorsa chiave per lo sviluppo economico nella loro area di giurisdizione, i fornitori di servizi pubblici stanno offrendo, con sempre maggiore frequenza, incentivi destinati a sostenere la crescita e il mantenimento, soprattutto, dei progetti industriali, logistici e dei data center. Questi programmi, come evidenziato più avanti, sono, di regola, erogati attraverso l’assistenza diretta alle infrastrutture, gli sconti sull’efficienza energetica, sulle energie rinnovabili e sugli investimenti per la sostenibilità, nonché la previsione di tariffe elettriche ridotte per alcuni utenti.
iv) Governo federale
Il governo federale può fornire supporto alle imprese attraverso finanziamenti e aiuti finanziari, che, di solito, vengono erogati insieme agli incentivi offerti da uno Stato, una contea o una giurisdizione locale. Questi programmi vanno dai finanziamenti per le piccole imprese, alle sovvenzioni per le infrastrutture e lo sviluppo economico, ai programmi di formazione della forza lavoro e di occupazione mirata.
Garantire crediti ed incentivi
Gli incentivi fiscali statali e locali sono, generalmente, garantiti attraverso un’interazione con l’agenzia di sviluppo economicocompetente. Sebbene la natura del programma e l’esatta procedura necessaria per ottenere i relativi benefici varino a seconda della giurisdizione, esistono diversi elementi comuni, sui quali le aziende dovrebbero porre la loro massima attenzione.
La tempistica, che un’azienda dovrebbe seguire nell’approcciarsi alla fase di negoziazione con un rappresentante dell’ufficio di sviluppo economico al fine di richiedere i singoli benefici, puo’ risultare, infatti, fondamentale. Rispetto ai crediti e agli incentivi previsti da numerose giurisdizioni non statunitensi, dove i finanziamenti possono essere ottenuti successivamente all’avvio della fase di espansione commerciale dell’azienda, i programmi statunitensi richiedono, invece, quasi sempre che l’azienda si assicuri i finanziamenti previsti dal programma, prima dell’inizio del progetto di espansione. Tutti questi programmi si fondano, infatti, sul presupposto che il credito o l’incentivo rappresentino uno stimolo per l’azienda ad intraprendere il progetto di espansione imprenditoriale e che, senza tale incentivo, tale progetto non verrebbe, probabilmente, realizzato. Sfortunatamente, molte aziende straniere, che decidono di effettuare investimenti negli Stati Uniti, spesso, non prendono in considerazione gli eventuali incentivi disponibili prima di dare inizio al proprio progetto, rischiando così che tali incentivi non vengano neppure ricevuti.
Un altro elemento, che le aziende dovrebbero valutare con attenzione, riguarda la tempistica legata all’ottenimento dei benefici. Spesso i crediti e gli incentivi, offerti a livello statale o locale, vengono distribuiti su base pluriennale. In questo modo, infatti, le singole giurisdizioni locali possono beneficiare al meglio ed in maniera più continuativa delle prestazioni fornite nell’ambito del progetto. Al contrario, in altri Paesi, tali programmi dispongono pagamenti unici ed anticipati, che vengono erogati al momento dell’approvazione del progetto. Comprendere, pertanto, quando un’azienda può, ragionevolmente, attendersi di ricevere i crediti e gli incentivi promessi, può risultare determinante per valutare ed implementare, correttamente, l’economia finanziaria dell’azienda in relazione alla sua futura espansione commerciale.
Oltre alla tempistica, le aziende devono essere consapevoli di come verranno monetizzati i crediti o gli incentivi ottenuti. A seconda della natura del programma, a cui è collegato, il beneficio può assumere la forma di – ma non solo – una sovvenzione in denaro, un credito d’imposta sul reddito, una riduzione o un abbattimento dell’imposta sulle vendite, una riduzione o un abbattimento analogo delle imposte sulla proprietà, un finanziamento a basso costo o senza interessi e elementi non finanziari come miglioramenti infrastrutturali e permessi accelerati.
Le aziende devono assicurarsi che il credito o l’incentivo, di cui beneficeranno, sarà nella forma più idonea per essere utiizzato dall’ azienda stessa. Un credito d’imposta, ad esempio, riservato ad un’azienda, che pagherà poche o nessuna imposta sul reddito, può risultare di scarso interesse per l’azienda stessa. Infine, le aziende, che fanno domanda per ottenere crediti ed incentivi da parte delle giurisdizioni statli e locali, devono essere consapevoli che il processo di ottenimento di queste misure non si conclude con la loro assegnazione. In quasi tutti i casi, una volta ottenuto il beneficio previsto, le aziende devono seguire una procedura di richiesta, la cui difficoltà varia a seconda della giurisdizione coinvolta. Inoltre, spesso, le aziende devono, altresì, presentare relazioni pluriennali per continuare a beneficiare delle misure concesse.
Incentivi fiscali statali e locali
La maggior parte dei crediti e dei programmi di incentivazione sono attivati dalla creazione o dal mantenimento di posti di lavoro, dagli investimenti di capitali, dallo sviluppo e dalla diffusione di tecnologie. La natura di questi programmi e gli importi dei relativi benefici possono variare, notevolmente, a seconda della giurisdizione coinvolta. Per queste ragioni, le aziende straniere, che prendono in esame i crediti e gli incentivi, che potrebbero essere disponibili per sostenere la loro strategia di investimento negli Stati Uniti, devono comprendere i meccanismi, che presiedono al funzionamento dei programmi, a cui le misure sono associate. In questo modo, le aziende potranno scegliere le giurisdizioni, che dispongono di programmi più adatti a sostenere gli obiettivi di investimento dlegati alla loro espansione.
Programmi volti alla creazione o al mantenimento di posti di lavoro
Quasi ogni Stato ha introdotto una qualche variante al programma, che prevede la concessione di crediti e incentivi in materia di occupazione e che premia, in particolare, quelle aziende, che creano nuovi posti di lavoro o che sono in grado di dimostrare di aver mantenuto quei posti di lavoro, che, altrimenti, sarebbero andati persi. Alcuni Stati utilizzano i posti di lavoro come unità di misura, mentre altri utilizzano il valore in dollari delle relative retribuzioni. Nell’ambito di questi programmi, le aziende partecipanti riceveno – a seconda del programma – un credito o una riduzione di un’imposta statale o locale altrimenti dovuta, oppure una sovvenzione in denaro basata sul numero di posti di lavoro creati o mantenuti. In ognuno di questi casi, le aziende devono soddisfare i requisiti relativi alla quantità, al tipo o alla retribuzione dei posti di lavoro creati.
Infine, non è raro che una giurisdizione limiti questi benefici alle imprese, che si allineano con la complessiva strategia economica adottata dalla giurisdizione stessa.
Lo Stato del Delaware, ad esempio, prevede un credito di 500 dollari a fronte dell’imposta sul reddito di una società per ogni nuovo posto di lavoro creato nello Stato. La società deve aver assunto cinque o più dipendenti qualificati, aver effettuato un investimento di almeno 200.000 dollari in una struttura qualificata ed essere impegnata in un’attività qualificata. Per ottenere il credito, il contribuente dovrà compilare una specifica domanda ed attendere la ricezione di apposita comunicazione scritta di approvazione da parte della Division of Revenue, prima che lo stesso credito possa essere rivendicato nella relativa dichiarazione dei redditi.
Lo Stato del Mississippi, che prevede una misura simile, basata sul numero di nuovi posti di lavoro creati, collega, invece, tale misura alla retribuzione dei dipendenti ‘‘qualificatì”. Le aziende ‘‘qualificate’’ possono, quindi, richiedere un credito d’imposta sul reddito delle società pari al 2,5% della retribuzione dei dipendenti , anziché un importo fisso per dipendente, come previsto dallo Stato del Delaware. Inoltre, alcuni Stati prevedono crediti per la creazione di posti di lavoro e la conseguente assunzione di persone appartenenti a determinate categorie.
Lo Stato dell’Arizona, ad esempio, prevede un credito d’imposta sul reddito d’impresa per una parte del salario di ciascun dipendente, qualora quest’ultimo sia residente nello Stato e rientri nel programma di assistenza prevista per le famiglie indigenti. Il credito può essere utilizzato solo durante i primi tre anni di impiego del dipendente. Tutti questi programmi offrono alle imprese un beneficio legato alla creazione di nuovi posti di lavoro, anche se la base del credito o dell’importo della misura varia notevolmente.
Vale la pena, infine, sottolineare come al momento di valutare la propria espansione imprenditoriale negli Stati Uniti, ciascuna azienda dovrebbe conoscere in anticipo quali crediti ed incentivi legati all’occupazione sono in quel momento disponibili, così da allineare le proprie strategie imprenditoriali con i programmi offerti dalle singole giurisdizioni a sostegno della loro attività.
Investimenti di capitale
Oltre a fornire diverse tipologie di crediti ed incentivi legati all’occupazione, la maggior parte delle giurisdizioni locali offre specifici programmi per sostenere gli investimenti di capitale. Lo Stato del Kentucky, ad esempio, offre un’esenzione dall’imposta sulle vendite per quei produttori, che acquistano beni da utilizzare direttamente nel processo produttivo o industriale destinato allo svolgimento di nuove operazioni imprenditoriali o di ampliamento di quelli già in atto nello Stato. Anche lo Stato di New York utilizza crediti e incentivi per incoraggiare i produttori a investire sul proprio territorio. Tuttavia, New York offre alle aziende un credito d’imposta rimborsabile pari al 2% dell’investimento ‘‘qualificato’’, che deve, tuttavia, essere negoziato con l’agenzia di sviluppo economico dello Stato. Programmi come questi cercano di incoraggiare le aziende ad investire in siti produttivi nei loro Stati.
Tecnologia
Un ulteriore settore, che riscuote l’interesse di numerose giurisdizioni locali, attraverso l’offerta di crediti ed incentivi, è quello tecnologico. Come già evidenziato a proposito di quelli finalizzati all’aumento dei posti di lavoro e a sostegno degli investimenti di capitale, anche nel settore tecnologico i programmi messi a disposizione delle aziende dai singoli Stati sono molteplici. Tali programmi possono includere, tra gli altri, l’esenzione dall’imposta sulle vendite per il commercio elettronico, come avviene, ad esempio, nello Stato del West Virginia, oppure una serie completa di incentivi fiscali per le aziende ad alta tecnologia, come previsto nel Distretto di Columbia. Si tratta, in sostanza, di programmi pensati per attirare nella regione posti di lavoro ben pagati e dipendenti altamente qualificati, diversificando così l’economia della zona ed ampliando la sua base imponibile. Inoltre, molti Stati offrono crediti d’imposta per la ricerca e lo sviluppo al fine di incoraggiare le imprese a svolgere attività di ricerca nelle rispettive giurisdizioni. A New York, ad esempio, un’azienda, che soddisfa i requisiti minimi stabiliti in termini di creazione di posti di lavoro ed investimenti, può beneficiare di un credito sull’imposta sul reddito delle società fino ad massimo pari al 50% del credito federale previsto per la ricerca e lo sviluppo. Per quanto riguarda le tasse sulle concessioni governative, un’azienda, con sede nello Stato della Virginia, che progetta, sviluppa o crea software per computers, può essere autorizzata ad escludere queste entrate dalla sua base imponibile. Come per i crediti e i programmi di incentivazione, basati sulla creazione di posti di lavoro e sul sostegno agli investimenti, le aziende estere devono comprendere appieno le componenti tecnologiche dei loro progetti di espansione imprenditoriale per poter abbinare pienamente la loro attività ai programmi disponibili.
Considerazioni geografiche mirate
E’ opportuno sottolineare come i programmi destinati a concedere crediti ed incentivi alle aziende per investire nel Paese sono spesso studiati per soddisfare bisogni specifici legati alla singola località in questione. Gli Stati e le contee si rivolgono, cioè, a specifiche aree geografiche per scopi di sviluppo economico. L’obiettivo di questi programmi è, in sostanza, quello di far sìche la disponibilità di crediti ed incentivi significativi possano indurre le aziende ad espandersi in aree mirate, con conseguente aumento dei posti di lavoro e dell’attività economica.
Numerosi Stati dispongono, infatti, di zone di sviluppo economico, appositamente designate, a volte chiamate zone economicamente depresse, ovvero aree con alto tasso di disoccupazione o valori immobiliari in declino, alle quali le singole giurisdizioni riservano un trattamento di favore.
Lo Stato della Louisiana, ad esempio, offre crediti ed incentivi per le zone economicamente depresse, che prevedono uno sconto sull’imposta sulle vendite pagata per l’acquisto di determinati materiali, macchinari, mobili ed attrezzature, oppure un credito d’imposta rimborsabile pari all’1,5% del capitale investito nel progetto. Per poterne beneficiare, l’azienda deve creare un numero minimo di posti di lavoroe di questi un numero minimo deve essere riservato a persone appartenenti a categorie protette. Città come Chicago hanno anche creato distretti di finanziamento a incremento fiscale (TIF), al fine di incentivare lo sviluppo di aree ancora più localizzate. In questi programmi, il gettito fiscale proveniente dal distretto TIF non va a confluire nel fondo generale della città, ma rimane nel singolo distretto per finanziare la sua riqualificazione o sostenere ulteriori investimenti. Spesso queste zone di sviluppo economico sono disegnate in modo da comprendere aree molto specifiche di uno Stato o di una contea; ecco che, allora, diventa estremamente importante per le aziende straniere non fare affidamento sulla semplice individuazione di una giurisdizione, che contiene una delle zone di sviluppo economico, ma, invece, valutare con attenzione l’effettiva ubicazione fisica del loro progetto.
Ulteriori tipologie di incentivi allo sviluppo economico
i) Incentivi fiscali per la forza lavoro
Molti governi statali e locali impongono tasse sull’occupazione, principalmente attraverso le imposte sui salari. In queste giurisdizioni, gli EDO possono offrire incentivi che riducono e/o eliminano questo onere fiscale per le imprese. Questi programmi possono anche essere erogati sotto forma di incentivo post-prestazione, in base al quale la rispettiva giurisdizione fiscale fornisce un rimborso delle imposte sui salari pagate dall’azienda a condizione che questa abbia rispettato gli impegni concordati per il progetto.
ii) Sovvenzioni
Le imprese possono ottenere sovvenzioni per progetti di sviluppo economico in molte giurisdizioni. Le sovvenzioni vengono erogate in molte forme diverse e da vari enti, tra cui il governo federale, le agenzie statali, le comunità locali e altri attori dello sviluppo economico regionale. Storicamente, le sovvenzioni venivano spesso concesse all’inizio di un progetto per far progredire l’investimento. Oggi, questi programmi sono passati al modello post-performance per ridurre il costo iniziale per il contribuente. Una sovvenzione post-esecuzione comporta anche meno rischi per l’impresa per quanto riguarda i “clawback” (rimborsi) se il progetto non si sviluppa completamente come previsto.
iii) Infrastrutture
Investire in infrastrutture critiche è un aspetto vitale di una strategia di sviluppo economico di successo. Gli EDO dispongono spesso di strumenti per incoraggiare la costruzione di infrastrutture, come il supporto per i lavori in cantiere, l’acqua e le acque reflue, i trasporti, l’elettricità e la banda larga. Per sostenere un progetto, gli sviluppatori economici possono essere in grado di sfruttare risorse e finanziamenti provenienti da fonti governative federali e statali, come i Community Development Block Grants e l’Economic Development Administration (EDA). Sebbene questi programmi spesso non forniscano un sostegno finanziario diretto all’impresa, questi finanziamenti indiretti possono essere utilizzati per sostenere e assicurare la disponibilità delle infrastrutture vitali necessarie per il progetto e per lo sviluppo futuro.
iv) Incentivi per le utenze e l’energia
Per contribuire a promuovere gli investimenti nelle rispettive giurisdizioni, molte aziende elettriche, del gas e di altri servizi hanno istituito programmi interni di sviluppo economico. Di solito, le utility collaborano direttamente con le imprese e con gli EDO a livello statale e locale per fornire assistenza ai progetti di investimento. Gli strumenti e le risorse utilizzati a tal fine possono includere il supporto alle infrastrutture elettriche e del gas, come le trasmissioni e le estensioni, e le agevolazioni tariffarie del settore. I rate riders sono incentivi, che forniscono una tariffa elettrica ridotta per i progetti di sviluppo economico, consentendo un ampio risparmio sui costi a breve e lungo termine. Molti enti governativi e aziende di servizi pubblici fanno leva anche su programmi di sostegno agli investimenti verdi e sostenibili. Questi programmi possono includere sconti per gli investimenti effettuati nel settore dell’efficienza energetica, come l’ammodernamento dell’ illuminazione e ulteriori incentivi per la diffusione di tecnologie di energia rinnovabile.
v) Formazione sul lavoro
Gli incentivi alla formazione professionale sono pensati per favorire sia la comunità che l’impresa, che investe. Non solo l’impresa riceve risorse finanziarie vitali e supporto tecnico per la formazione dei propri dipendenti, ma anche la comunità è in grado di sviluppare la propria forza lavoro, introducendo e impiegando nuove competenze. Questi programmi di sviluppo della forza lavoro sono, in genere, progettati per rimborsare le imprese per le attività di formazione qualificate o per incanalare tale formazione attraverso un’istituzione accademica locale. Le aziende dovranno sviluppare una strategia di formazione e valutare in che modo l’azienda potrà ottenere un adeguato sostegno per le proprie specifiche competenze. Come per tutti gli incentivi, per ottenere i rimborsi è fondamentale tenere traccia delle attività di formazione e delle relative spese.
vi) Incentivi complessi
Dal governo federale ai comuni, esistono ulteriori opportunità di incentivi, che possono essere sfruttate dalle imprese per sostenere lo sviluppo e il finanziamento. Questi programmi, definiti “incentivi complessi”, richiedono, in genere, un’ulteriore due diligence e un inquadramento legale per essere utilizzati in modo efficace. Tra questi, vale la pena ricordare, a titolo di esempio, le Opportunity Zones e i New Markets Tax Credits, che possono essere sfruttati in alcune specifiche zone di censimento designate a livello federale per favorire lo sviluppo economico. Le aziende, che investono in queste zone possono godere di significativi benefici fiscali sulle imposte federali per quei progetti ritenuti idonei. Le imprese possono, altresì, partecipare direttamente all’investimento o collaborare con gli investitori esistenti nella zona per ridurre i costi di sviluppo e garantire un finanziamento decisivo del progetto. Un altro incentivo complesso utilizzato ai fini dello sviluppo economico, di norma, previsto a livello comunale, è il finanziamento degli incrementi fiscali (TIF). Questo strumento di sviluppo sfrutta le entrate fiscali future previste per sostenere il finanziamento di un progetto. A seconda della ubicazione del progetto, questi fondi possono essere impiegati in diverse modalità, tra le quali, il finanziamento, il sostegno al sito e alle infrastrutture e persino la formazione della forza lavoro.
La negoziazione
Nel corso del processo di incentivazione allo sviluppo economico, un’azienda avrà una serie di stretti colloqui con i suoi partners EDO. La negoziazione è un elemento critico per garantire che i programmi siano i più adatti all’azienda e al progetto e siano in grado di venire incontro alle aspettative riposte nel progetto da parte di tutti i soggetti coinvolti. Sulla base delle richieste dell’azienda e dei programmi di sviluppo economico disponibili, gli EDO faranno generalmente un’offerta formale, che combina più opzioni e programmi in un pacchetto di incentivi. Sebbene gli EDO siano vincolati dalle leggi e dai regolamenti, che disciplinano i loro programmi, può esserci spazio per negoziare il valore degli incentivi a favore dell’azienda e per adattarli al meglio ai requisiti unici della stessa e del progetto, sia nel breve che lungo periodo.
La documentazione legale
Una volta che l’offerta di incentivi allo sviluppo economico è stata ufficialmente presentata ed accettata, l’azienda interessata perfezionerà il processo, formalizzando l’accordo e gli impegni assunti da tutte le parti coinvolte, attraverso la sottoscrizione della relativa documentazione legale. È quanto mai opportuno avvalersi di un’adeguata rappresentanza legale in grado di valutare ed esamniare le domande, i contratti e gli accordi associati, per assicurarsi che l’azienda sia perfettamente consapevole gli impegni assunti.
Conclusione
Gli incentivi alle imprese sono concepiti per catalizzare lo sviluppo economico delle comunità americane, fornendo varie forme di sostegno finanziario diretto e indiretto alle imprese. In cambio, i governi, che forniscono tale sostegno, si aspettano che le imprese ricambino, creando posti di lavoro e investendo in infrastrutture, impianti e attrezzature che, in ultima analisi, migliorano il clima economico locale. Di conseguenza, questi partenariati pubblico-privati creano opportunità reali e possono fornire un valore sostanziale alle imprese straniere, che entrano o crescono nel mercato statunitense.