Cerca
Close this search box.

Contribuenti Isa alla cassa entro il 30 agosto tra saldi e acconti

La scadenza riguarda il saldo 2023 e il primo acconto 2024. Per chi non ha chiuso i conti Iva entro il 16 marzo 2024, il pagamento si deve aumentare dello 0,40% per ogni mese o frazione di mese

Contribuenti Isa alla cassa, entro venerdì 30 agosto 2024, per chiudere i conti del 2023 e del primo acconto per il 2024 per le imposte sui redditi e Irap, con lo 0,40% in più. La scadenza del 30 agosto 2024, con lo 0,40% in più, riguarda i soggetti che esercitano attività economiche per le quali sono stati approvati gli Isa e che dichiarano ricavi o compensi di ammontare non superiore al limite stabilito, che, per il primo anno di applicazione del concordato preventivo biennale, potevano eseguire i pagamenti risultanti dalle dichiarazioni dei redditi e Irap entro il 31 luglio 2024 senza maggiorazione; i contribuenti Isa e collegati, che hanno “saltato” la scadenza del 31 luglio 2024, possono effettuare i pagamenti entro il trentesimo giorno successivo, cioè entro il 30 agosto 2024, con lo 0,40% in più.

Questa scadenza riguarda i soggetti che adottano gli Isa o che presentano cause di esclusione dagli stessi, compresi quelli che adottano il regime di cui all’articolo 27, comma 1, del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, quelli che applicano il regime forfettario di cui all’articolo 1, commi da 54 a 86, della legge 190 del 2014, e i soggetti assimilati agli Isa, che partecipano a società, associazioni e imprese a norma degli articoli 5 e 116, del Tuir, Dpr 917/1986 (articolo 37, decreto legislativo n. 13 del 2024).

Saldo Iva 2023 con lo 0,40% in più

Il termine per versare l’Iva che risulta dalla dichiarazione Iva 2024, per il 2023, è scaduto il 18 marzo 2024 (il 16 marzo, di scadenza, era sabato e il 17 era domenica). Sono obbligati al pagamento i contribuenti con un saldo a debito d’importo superiore a 10,33 euro. L’importo poteva essere versato in un’unica soluzione entro il 18 marzo 2024, o a rate di pari importo, con l’aggiunta degli interessi dello 0,33% mensile. I contribuenti Isa, che hanno presentato la dichiarazione Iva 2024, per il 2023, in scadenza ordinaria il 30 aprile 2024, possono versare il saldo Iva entro i termini previsti per i pagamenti delle imposte risultanti dal modello Redditi 2024, per il 2023, applicando la maggiorazione dello 0,40% per ogni mese o frazione di mese successivo al 18 marzo 2024.

Il calcolo dello 0,40% in più

Si può fare l’esempio di un contribuente Isa, che ha chiuso la dichiarazione annuale Iva 2024, per il 2023, con un debito di 20mila euro e che non ha eseguito il versamento entro il 18 marzo 2024. Se il contribuente ha eseguito il pagamento entro il 31 luglio 2024, il versamento dell’Iva relativa al saldo del 2023 è pari a:

  • debito Iva 20.000 euro;
  • maggiorazione totale 2% (0,40% dal 19 marzo al 16 aprile, più 0,40% dal 17 aprile al 16 maggio, più 0,40% dal 17 maggio al 16 giugno, che slitta a lunedì 17 giugno, più 0,40% dal 18 giugno al 16 luglio, più 0,40% dal 17 luglio al 31 luglio);
  • 20mila euro per 2%, 400 euro;
  • importo dovuto 20.400 euro.

 

Il contribuente può anche pagare il saldo Iva, maggiorato di un ulteriore 0,40% dal primo al 30 agosto, da calcolare sull’importo di 20.400 euro. Perciò, lo 0,40% su 20.400 euro è uguale a 81,60 euro; in totale 20.481,60 euro.

Resta fermo che, in caso di compensazione di debiti con i crediti che scaturiscono dal modello Redditi 2024, se i crediti superano i debiti, la maggiorazione dello 0,40% non è dovuta, nemmeno per lo spostamento del saldo Iva dal 18 marzo 2024. Se i debiti del modello Redditi 2024 sono superiori ai crediti, lo 0,40% si applica sulla differenza.

 
Fonte: Il Sole 24ORE

Condividi questo articolo

Notizie correlate

Desideri maggiori informazioni su bandi, finanziamenti e incentivi per la tua attività?

Parla con un esperto LHEVO

business accelerator