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Bonus giovani, fino a 500 euro al mese per chi li assume

L’agevolazione durerà due anni. Per le donne si sale a 650 euro mensili

Per spingere l’occupazione stabile arriva un nuovo bonus Giovani: un esonero del 100% dei contributi, nel limite massimo di 500 euro mensili, per due anni rivolto ai datori che, dal 1° luglio 2024 al 31 dicembre 2025, assumono a tempo indeterminato ragazzi con età inferiore a 35 anni, donne, e nelle regioni della Zona economica speciale unica del Mezzogiorno, anche gli over35 disoccupati da almeno 24 mesi. L’esonero non è cumulabile con altri esoneri o riduzioni delle aliquote di finanziamento previsti dalla normativa vigente ma è compatibile, senza alcuna riduzione, con la super deduzione introdotta dal Dlgs 216 del 2023.

Il decreto Coesione-Lavoro, approvato il 30 aprile dal Cdm, ha previsto inoltre un bonus Donne in favore delle lavoratrici svantaggiate, con l’esonero dal 100% dei contributi previdenziali a carico dei datori per un massimo di 24 mesi nel limite di 650 euro su base mensile per ciascuna lavoratrice assunta a tempo indeterminato dal 1° luglio 2024 al 31 dicembre 2025. Il bonus si applica alle donne di qualsiasi età, con un trattamento di maggior favore per le donne residenti nel Mezzogiorno.

Spazio anche al bonus Zes per sostenere lo sviluppo occupazionale nella Zez unica del Mezzogiorno attraverso uno sgravio contributivo del 100% per un periodo massimo di 24 mesi nel limite di 650 per ciascuno lavoratore assunto dal 1° luglio 2024 al 31 dicembre 2025, per i datori di lavoro di aziende fino a 15 dipendenti.

Un’ulteriore misura intende favorire l’autoimprenditorialità e le libere professioni nei settori strategici per lo sviluppo di nuove tecnologie e la transizione al digitale ed ecologica, con l’esonero del 100% dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro, per la durata massima di 3 anni, nel limite massimo di 800 euro su base mensile per ciascun lavoratore assunto a tempo indeterminato.

Gli incentivi per il lavoro autonomo e libero professionale si attuano nelle regioni del Mezzogiorno, con un rafforzamento della misura Resto al Sud , e nelle aree del Centro Nord, con benefici differenziati. Con Autoimpiego Centro Nord si prevede il finanziamento di iniziative economiche per l’avvio di attività imprenditoriali e libero-professionali, in forma individuale o collettiva. Un voucher fino a 30mila euro è utilizzabile per l’acquisto di beni per l’avvio d’attività (40mila se beni digitali o risparmio energetico). Il contributo a fondo perduto è al 65% per una spesa fino a 120mila euro, del 60% fino a 200mila euro. Con Resto al Sud 2.0 si prevede un voucher fino a 40mila euro nel Mezzogiorno e nelle aree del Centro colpite dal sisma (50mila euro per beni digitali o risparmio energetico). Il contributo a fondo perduto è al 75% per spesa fino a 120mila euro, al 70% per spesa fino a 200mila euro.

Questo pacchetto di incentivi è a valere sul Programma Giovani, donne e lavoro, con una dotazione finanziaria di oltre 5 miliardi di euro.

Sempre nell’ambito delle azioni volte a rendere più efficiente il mercato del lavoro, il decreto prevede il potenziamento della piattaforma del sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa (Siisl) per favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, e disposizioni in materia di prevenzione e contrasto al lavoro sommerso.

Fonte: Il Sole 24ORE

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