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Modello Eas, comunicazione delle variazioni dati entro il prossimo 2 aprile

  • Quando Entro il 2 aprile 2024.

  • Cosa scade Modello Eas in caso di variazioni di dati rilevanti ai fini fiscali nel corso del 2023.

  • Per chi Enti associativi dotati di personalità giuridica o meno non iscritti al Registri unico nazionale del Terzo settore (Runts) e Registro attività sportive dilettantistiche che fruiscono dell’articolo 148 Tuir e articolo 4 Decreto Iva.

  • Come adempiere Mediante compilazione per via telematica da parte del legale rappresentante o mediante intermediario finanziario.

Cos’è il modello Eas (Modello enti associativi)?

Si tratta di un modello, previsto dall’articolo 30 del Dl 185/2008, che consiste nella compilazione, mediante l’inserimento di dati rilevanti ai fini fiscali, di un questionario da parte degli enti associativi non commerciali che fruiscono del regime di decommercializzazione ai fini Ires (articolo 148 del Tuir) e di esclusione ai fini Iva (articolo 4, commi 4 e 6, del Decreto Iva) per i corrispettivi specifici versati da associati o tesserati. Il modello Eas è, quindi, uno strumento volto a contrastare pratiche di elusione fiscale poste in essere da quei soggetti profit che nonostante producano reddito d’impresa, scelgono di costituirsi in forma associativa al solo fine di beneficiare dei vantaggi fiscali che il legislatore riserva agli enti non commerciali.

Soggetti obbligati all’invio del modello Eas

Tenuti a trasmettere il modello Eas all’agenzia delle Entrate sono tutti gli enti associativi dotati o meno di personalità giuridica che beneficiano delle agevolazioni fiscali Ires e Iva salvo alcune eccezioni.

Soggetti esclusi dall’adempimento

Restano, fuori dal perimetro degli enti obbligati, per espressa previsione del legislatore:

(i) gli Enti del terzo settore (Ets) iscritti al Runts (articolo 94 comma 4 del Codice del terzo settore);

(ii) le Onlus iscritte all’Anagrafe unica (Cm 45/E/2009);

(iii) le Pro Loco che abbiano optato per il regime forfettario di cui alla legge 398/1991 (articolo 30 Dl 185/2008);

(iv) gli enti sportivi dilettantistici (ASD e SSD) iscritti al Ras che esercitano attività non commerciali o decommercializzate (articolo 6, comma 6-bis del Dlgs 39/2021);

(v) tutte le fondazioni.

Soggetti con possibilità di compilazione in forma semplificata

Possono beneficiare della modalità semplificata:

  • gli enti associativi dotati di personalità giuridica ai sensi del Dpr 361/2000 e non iscritti in specifici Registri,
  • le Federazioni Sportive riconosciute dal Coni;
  • le associazioni religiose riconosciute dal Ministero dell’interno come enti che svolgono in via preminente attività di religione e di culto, e associazioni riconosciute dalle confessioni religiose con le quali lo Stato ha stipulato patti, accordi o intese;
  • i movimenti e i partiti politici tenuti alla presentazione del rendiconto di esercizio per la partecipazione al piano di riparto dei rimborsi per le spese elettorali ai sensi della legge 2/1997 o che hanno comunque presentato proprie liste nelle ultime elezioni del Parlamento nazionale o del Parlamento europeo;
  • le associazioni sindacali e di categoria rappresentate nel Cnel nonché le associazioni per le quali la funzione di tutela e rappresentanza degli interessi della categoria risulti da disposizioni normative o dalla partecipazione presso amministrazioni e organismi pubblici di livello nazionale o regionale, le loro articolazioni territoriali e/o funzionali gli enti bilaterali costituiti dalle anzidette associazioni gli istituti di patronato che svolgono, in luogo delle associazioni sindacali promotrici, le attività istituzionali proprie di queste ultime;
  • l’Anci, comprese le articolazioni territoriali;
  • le associazioni riconosciute aventi per scopo statutario lo svolgimento o la promozione della ricerca scientifica individuate con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri;
  • le associazioni combattentistiche e d’arma iscritte nell’albo tenuto dal Ministero della difesa.

I dati oggetto del modello Eas

In linea generale, oggetto di comunicazione sono i dati e le notizie aventi una rilevanza fiscale ai fini della fruizione dei benefici fiscali riconosciuti agli enti associativi non commerciali (i.e. tipo di attività svolta, tipologia quote associative).

Gli enti obbligati ad inviare il modello Eas sono tenuti a comunicare i dati rilevanti ai fini fiscali, sia in sede di costituzione che in caso di variazione dei dati precedentemente trasmessi. In particolare, nel caso si tratti di enti associativi che hanno già presentato l’anno precedente il modello Eas, questi sono tenuti a ripresentarlo nel solo caso in cui, nel corso del 2023, siano intervenute delle variazioni rilevanti ai fini fiscali. 

La ripresentazione del modello non è necessaria in caso di variazione:

  • dei dati anagrafici dell’ente e/o del legale rappresentante, in quanto già comunicati attraverso il Modello AA5/6;
  • dell’ammontare dei contributi pubblici e delle erogazioni liberali ricevute;
  • del numero dei soci e/o associati dell’ente;
  • del costo sostenuto per i messaggi pubblicitari;
  • dell’ammontare totale delle Entrate dell’ente;
  • dell’ammontare dei proventi per attività di sponsorizzazione o pubblicità percepiti occasionalmente ovvero abitualmente;
  • del numero e i giorni relativi all’organizzazione di manifestazioni di raccolta fondi.

 

Il mancato invio del Modello entro il 2 aprile 2024 o entro 60 giorni dalla costituzione non comporta l’immediata preclusione dai benefici fiscali. Difatti, in caso di ritardo nella trasmissione dei dati, i soggetti obbligati, avvalendosi della remissione in bonis (Dl 16/2012), potranno sanare l’inadempimento presentando entro il 30 novembre il modello Eas e contestualmente versare l’importo di 250 euro.

Modalità di compilazione

Il modello Eas deve essere trasmesso all’agenzia delle Entrate, esclusivamente per via telematica, da parte del legale rappresentante dell’ente o tramite un intermediario abilitato (i.e. professionisti, associazioni di categoria, Caf) utilizzando l’apposito modello, disponibile sul sito dell’Amministrazione finanziaria. Nel caso di presentazione mediante intermediario occorre compilare il riquadro apposito indicando i dati identificativi dello stesso (CF, numero di iscrizione e assunzione impegno).

Il modello Eas si compone di due sezioni:

1. la prima contiene i dati identificativi dell’ente e del rappresentante legale;

2. la seconda i dati e le notizie rilevanti ai fini fiscali.

Sezione 1: dati relativi all’ente e al rappresentante legale

Dati relativi all’ente e al rappresentante legale

Nella prima sezione devono essere riportati i dati identificativi dell’ente. In particolare, andranno indicati il CF, l’eventuale partita Iva, la denominazione, data di costituzione e inizio attività la tipologia di ente. Con riferimento a tale ultimo aspetto occorrerà utilizzare gli appositi codici riportati nelle istruzioni al modello (i.e. nel caso si associazioni politiche sarà indicato il numero, per le associazioni culturali il numero 6). Sono poi da indicare i dati della sede legale dell’ente.

Con riferimento ai dati del legale rappresentante occorrerà indicare le generalità dello stesso.

Rappresentante legale

Sezione 2: dichiarazioni del rappresentante legale

Per agevolare la comprensione della compilazione di seguito si procederà ad analizzare rigo per rigo, le informazioni da riportare all’interno del modello.

In primo luogo, si segnala che, condizione per fruire del regime fiscale riconosciuti agli enti associativi non commerciali, l’ente non deve svolgere in via esclusiva o principale attività commerciale. Per tale ragione, con la presentazione del modello, il rappresentante legale dichiara che l’ente non svolge attività commerciale con carattere esclusivo o prevalente.

Dati sullo statuto

Al rigo 2), il legale rappresentante deve dichiarare se l’ente ha adottato o meno lo Statuto. Sul punto si segnala che, non assume alcun rilievo, ai fini della compilazione, né la forma né il contenuto di questo.

Personalità giuridica

Il rappresentante legale dovrà indicare, al rigo 3), se l’ente ha o meno acquisito la personalità giuridica.

Articolazione territoriale e affiliazione dell’ente

Le informazioni richieste alle righe 4), 5) e 6) hanno lo scopo di definire l’assetto organizzativo dell’ente. Nel dettaglio, il rappresentante legale deve indicare al rigo 4) se l’ente ha o meno articolazioni territoriali e/o funzionali di qualsiasi tipo, a prescindere dalla circostanza che abbiano autonomia tributaria. Mentre, al successivo rigo 5) è necessario segnalare se l’ente è un’articolazione territoriale e/o funzionale di un altro ente ancorché autonomo da questo. Infine, al rigo 6) l’ente deve dichiarare se fa parte di Federazioni o altri enti di carattere nazionale.

Verifica sul rispetto delle clausole statutarie

Le informazioni richieste alle righe 7) e 8) hanno ad oggetto le modalità di convocazione (individuale o collettiva) degli associati, nonché la presenza o meno di disparità di trattamento tra questi. In merito alle modalità di convocazione, si segnala che:

  • per convocazione individuale si intende l’invio della convocazione dell’assemblea (ordinaria e straordinaria) al recapito dell’associato; mentre
  • per convocazione collettiva, invece, si fa riferimento all’affissione presso la sede legale dell’ente o presso la sede frequentata dai soci delle convocazioni assembleare.

 

Tali informazioni potranno essere reperite nello statuto, nell’apposita sezione dedicata alla modalità di convocazione dell’assemblea.

Informazioni sulle quote associative

Nel rigo 9), occorre indicare se le quote sociali sono uguali e non differenziate. Nel caso in cui vi siano più categorie e le quote associative sono uguali andrà barrata la casella NO.

Informazioni su amministratori e dipendenti dell’ente

Particolare rilievo assumono le informazioni relative ai membri dell’organo amministrativo. Al rigo 10) viene richiesto di indicare se detti soggetti percepiscono compensi, rimborsi e/o indennità per l’attività prestata. Difatti, l’erogazione di dette somme è possibile, purché avvenga entro i limiti previsti per gli enti non commerciali e non costituisca distribuzione indiretta di utili.

Redazione del rendiconto economico-finanziario

Al successivo rigo 11) occorre dichiarare se l’ente redige e approva annualmente il rendiconto economico-finanziario. In particolare, ai fini della fruizione del regime di decommercializzazione è richiesto agli enti di redigere annualmente il rendiconto economico-finanziario (ex articolo 148, comma 8, lettera d) del Tuir).

Destinatari e tipologie di attività svolte dall’associazione

Al rigo 12) e 13) il rappresentante legale dovrà indicare se l’ente svolge o meno attività a favore dei propri associati, a fronte di corrispettivi specifici e di soggetti estranei all’ente. Detta informazione assume rilievo in quanto, nel primo caso, i corrispettivi specifici, versati dagli associati per l’attività istituzionale dell’ente, non sono imponibili. Mentre, i corrispettivi percepiti da soggetti estranei all’associazione non godono del regime agevolato.

Infornazioni sulle quote associative

Nel rigo 14) occorre indicare se i soci versano quote supplementari o straordinarie, per far fronte a situazioni di deficit economico dell’Associazione. Nell’ipotesi in cui siano corrisposti contributi straordinari una tantum occorre barrare la casella NO.

Attività svolta nei confronti dei non associati

Al successivo rigo 15) si deve indicare se l’attività svolta a favore dei non soci sia abituale o occasionale. A tal fine, si deve tener conto di tutti i tipi di attività che l’ente svolge a favore di detti soggetti, indipendentemente dalla previsione di un corrispettivo.

Personale dipendente

Nel modello Eas viene richiesto di segnalare se l’ente si avvale o meno, per lo svolgimento della propria attività, di personale dipendente, tenendo conto, anche, dei lavoratori percettori di redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente.

Locali dove vengono svolte le attività dell’ente

Nel modello viene richiesto di indicare se l’ente, utilizza per lo svolgimento della propria attività, locali di proprietà (rigo 17), concessi in locazione (rigo 18) ovvero in comodato d’uso gratuito (rigo 19).

Modalità di svolgimento dell’attività associativa

In questo di controllo sulla spettanza dei benefici fiscali accordati agli enti non commerciali, particolare rilievo assumono le informazioni richieste nelle righe 20), 21), 22) e 23). In particolare, con riferimento all’attività di sponsorizzazione ovvero pubblicitaria, viene richiesto di indicare l’origine e l’ammontare dei proventi dell’ente, derivanti dalle suddette attività nonché il costo sostenuto per quest’ultime (rigo 20) e 21).

I dati richiesti al rigo 22) hanno ad oggetto tutte le attività rese a favore sia degli associati sia dei non associati all’ente. In questa sede, ci si concentra sulle modalità di determinazione dei prezzi da parte dell’Associazione (inferiori a quelli di mercato, concordati con l’ente pubblico ovvero differenziati a seconda delle condizioni economiche e sociali dei destinatari). Dette informazioni si ricavano dal rendiconto annuale.

Da ultimo, al rigo 23) il rappresentante legale deve riportare l’ammontare totale delle Entrate, comprensivo di tutte le tipologie di proventi nonché tutti i ricavi, anche derivanti da attività decommercializzate, ivi compresi i proventi finanziari e straordinari. Tale dato assume rilevanza ai fini della perdita della qualifica di ente non commerciale se esercita in modo prevalente attività commerciale (articolo 149 del Tuir).

Dimensioni dell’associazione

Diversamente da quanto affermato nelle istruzioni al modello, il rappresentante legale deve indicare, al rigo 24), il numero degli associati relativo all’ultimo esercizio chiuso (Cm 45/E/2009).

Destinatari e tipologie di attività svolte dall’associazione

Utilizzando gli appositi codici riportati nelle istruzioni, nel successivo rigo 25) e 26) si deve barrare la casella corrispondente al settore nel quale opera prevalentemente l’ente (i.e. 1. per Assistenza sanitaria) e la/le casella/e corrispondente/i alle attività svolte (i.e. 1. Per produzione e vendita di beni). Nel caso in cui l’ente non svolga alcuna delle attività elencate nelle istruzioni, può non barrare alcuna casella.

Informazioni sull’organo amministrativo

Al rigo 27) il legale rappresentante deve trascrivere i codici fiscali dei membri dell’Organo amministrativo (compreso quello del Presidente), in carica alla data di compilazione del modello. Sul punto si segnala che, nel caso in cui i codici da indicare siano più di tre, va compilato un modulo aggiuntivo, numerando progressivamente la casella «Mod. N», posta in alto a destra del modello. In caso di variazione dei componenti dell’organo amministrativo, il legale rappresentante dell’ente dovrà, ricompilare e trasmettere nuovamente il modello Eas, aggiornando i dati oggetto di variazione. Nel rigo 28) viene chiesto di dichiarare se gli amministratori dell’ente sono dipendenti. Al pari di quanto previsto nel precedente rigo 16) si deve, altresì, tener conto di ogni altra forma di rapporto di lavoro assimilata, ai fini fiscali a quello dipendente.

Da ultimo, al rigo 29) viene richiesto di indicare se i componenti dell’Organo amministrativo svolgono la medesima funzione anche in altre associazioni non lucrative.

Entrate dell’associazione

All’interno delle righe 30) e 31) deve essere riportato l’importo delle erogazioni liberali e dei contributi pubblici ricevuti.

Avanzi di gestione

Al successivo rigo 32) il rappresentante legale deve indicare se dal rendiconto annuale emerge un avanzo di gestione.

Raccolta fondi

In merito alle raccolte fondi occorre indicare il numero degli eventi organizzati e dei giorni dedicati all’attività (rigo 33).

Dati sullo Statuto e atto costitutivo

Le suddette righe 35) e 36) non devono essere compilate dai soggetti che non si avvalgono del regime fiscale previsto all’articolo 148 Tuir e all’articolo 4 del Decreto Iva. Ciò posto, le informazioni richieste in tale sede sono volte a comprovare il possesso, da parte dell’associazione, dei requisiti richiesti dalle sopracitate norme. Difatti, oltre a riportare gli estremi della registrazione dell’atto costitutivo e/o dello Statuto (rigo 35), l’ente dovrà dichiarare la presenza in tali documenti delle seguenti clausole, rilevanti ai fini fiscali: divieto di distribuzione degli utili (lettera a), obbligo di devoluzione del patrimonio dell’ente in caso di scioglimento (lettera b), principio di democraticità ed effettività del rapporto associativo (lettera c); obbligo di redigere ed approvare annualmente un rendiconto economico e finanziario (lettera d); le regole di democraticità delle associazioni; (lettera e); intrasmissibilità della quota o del contributo associativo (lettera f).

Applicazione del regime forfettario

Al rigo 37) si deve indicare se l’ente ha optato per il regime forfettario previsto dalla legge 398/1991. Detta informazione è reperibile nella dichiarazione di apertura della partita Iva ovvero di variazione attività. L’aver optato per il citato regime comporta, per detti soggetti, la compilazione parziale del modello.

Domicilio per il ricevimento delle comunicazioni

Nel caso di presentazione del modello tramite intermediario abilitato, il rappresentante legale dichiara di eleggere domicilio presso detto soggetto, il quale così sarà legittimato a ricevere tutte le comunicazioni inviate dall’agenzia dell’Entrate (rigo 38). A tal proposito, al successivo riquadro ( «impegno alla presentazione telematica»), dovranno essere riportati i dati dell’intermediario (CF, n. iscrizione all’albo dei Caf e la data dell’impegno alla trasmissione) e la relativa sottoscrizione.

Impregno alla presentazione telematica
 
Fonte: Il Sole 24ORE

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