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Pronte le dichiarazioni 2024. Concordato preventivo: reddito senza le plusvalenze

Il quadro P sarà parte del modello Isa 2024. Approvate le specifiche tecniche per la trasmissione della proposta biennale

Adesione al concordato preventivo biennale 2024-2025 con la compilazione del nuovo quadro P che sarà parte integrante del Modello Isa 2024 (redditi 2023) per i contribuenti soggetti agli indici sintetici di affidabilità fiscale.

È questa la principale novità contenuta nel provvedimento (protocollo n. 68629/2024) a firma del direttore dell’agenzia delle Entrate delle entrate che approva, oltre ai modelli Isa, anche il quadro P per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini della elaborazione della proposta di concordato preventivo biennale per i periodi d’imposta 2024 e 2025.

Da ciò discende che per quest’anno, l’adesione al concordato, non richiede un invio telematico autonomo, ma il tutto verrà comunicato con la dichiarazione dei redditi a cui si dovrà agganciare, per il tramite dell’allegato modello Isa anche il quadro P nel quale il contribuente, come detto, renderà nota la propria volontà in merito all’adesione del modello.

Il tutto, lo si ricorda con scadenza 15 ottobre 2024.

Sempre in data di ieri, è stato reso noto anche il provvedimento Prot. n. 68718/2024 con il quale sono state approvate pure le specifiche tecniche necessarie per la trasmissione dell’elaborazione della proposta di concordato preventivo biennale e della relativa accettazione, da dichiarare con i modelli Redditi 2024.

Il provvedimento che approva il modello P per l’adesione al concordato afferma che esso potrà essere presentato esclusivamente dai contribuenti che nel periodo d’imposta 2023 hanno applicato gli Isa.

Non saranno quindi della partita i contribuenti che incorrono in una delle 14 cause di esclusione dagli Isa stabilite per il periodo d’imposta 2023.

Il modello si compone essenzialmente di quattro sezioni:

1 la prima riguarda le condizioni di accesso per le quali si deve assicurare l’assenza di debiti tributari o previdenziali, o la loro riduzione sotto i 5mila euro. All’interno di questa sezione si dovrà altresì confermare di non aver ricevuto condanne per uno dei reati previsti dal Dlgs 74/2000, dall’articolo 2621 del Codice civile, nonché dagli articoli 648-bis648-ter e 648-ter 1 del Codice penale, negli ultimi tre periodi d’imposta antecedenti a quelli di applicazione del concordato. Inoltre va dichiarato di non rientrare nell’ipotesi di mancata presentazione della dichiarazione dei redditi in relazione ad almeno uno dei tre periodi d’imposta precedenti a quelli di applicazione del concordato, in presenza dell’obbligo a effettuare tale adempimento. Infine viene richiesto se il contribuente rientra nella casistica eventi straordinari la cui identificazione è però demandata ad un emanando decreto ministeriale;

2 la seconda sezione richiede l’indicazione del reddito d’impresa o di lavoro autonomo dichiarato nel 2023 nonché qualora dovuto del valore della produzione ai fini Irap. Si tratta però del reddito imponibile/Valore della produzione netta nettizzato di plusvalenze/minusvalenze e sopravvenienze attive/passive, nonché dei redditi di partecipazione in soggetti di cui all’articolo 5 del Tuir;

3 la terza sezione, contiene il calcolo della proposta di concordato, il cui dato verrà elaborato dal software e non richiede alcuna compilazione a cura del contribuente;

4 la quarta e ultima sezione richiede invece di barrare la casella per formalizzare eventualmente l’accettazione della proposta di concordato preventivo per i periodi d’imposta 2024 e 2025.

 

Fonte: Il Sole 24ORE

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