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Srl, deducibili i compensi ai soci per prestazioni accessorie

I costi sostenuti sono deducibili dal reddito d’impresa mentre concorrono a formare la base imponibile Irap.

La domanda

Buongiorno, vorrei capire quale sia il corretto trattamento fiscale, previdenziale nonché societario per le prestazioni accessorie nelle SRL considerando che: non vi è una normativa chiara e le uniche cose che si trovano online in merito sono: l’interpello n.954-203/2001 del Marzo 2002 ed una circolare INPS (assolutamente non fuganti i dubbi). Aggiungo: anche a seguito di contatti diretti con funzionari di INPS ed Agenzia delle Entrate nessuno di questi è stato in grado di darmi risposta non avendo alcuna contezza di nulla. Grazie mille in anticipo. G. S.

L’articolo 2345 del Codice civile regola le «prestazioni accessorie» nell’ambito delle società per azioni stabilendo che «oltre l’obbligo dei conferimenti, l’atto costitutivo può stabilire l’obbligo dei soci di eseguire prestazioni accessorie non consistenti in danaro, determinandone il contenuto, la durata, le modalità e il compenso, e stabilendo particolari sanzioni per il caso di inadempimento. Nella determinazione del compenso devono essere osservate le norme applicabili ai rapporti aventi per oggetto le stesse prestazioni. Le azioni alle quali è connesso l’obbligo delle prestazioni anzidette devono essere nominative e non sono trasferibili senza il consenso degli amministratori. Se non è diversamente disposto dall’atto costitutivo, gli obblighi previsti in questo articolo non possono essere modificati senza il consenso di tutti i soci». La normativa delle società a responsabilità limitata non disciplina le prestazioni accessorie ma sono comunque ritenute applicabili anche nelle Srl. La mancanza di un espresso rinvio alla disciplina delle prestazioni accessorie nella Spa (articolo 2345 del Codice civile) non fa venir meno la possibilità che l’atto costitutivo di Srl stabilisca l’obbligo dei soci di eseguire prestazioni accessorie, determinandone contenuto, durata, modalità e compenso (si veda la massima 18 marzo 2004 n. 9 del Consiglio Notarile di Milano). Dal punto di vista fiscale la risoluzione 81/2002, relativa ad una istanza di interpello, fornisce chiarimenti relativamente al trattamento tributario, ai fini delle imposte sui redditi, dei compensi corrisposti al socio di società per azioni – avente la qualifica di impresa artigiana – per lo svolgimento di prestazioni accessorie, ai sensi dell’articolo 2345 del codice civile. Tali compensi sono inquadrabili tra i redditi derivanti dai rapporti di collaborazione coordinata e continuativa e da assoggettare alla disciplina fiscale prevista per i redditi di lavoro dipendente di cui all’articolo 50, comma 1 lett. c-bis) del Tuir. I compensi in questione costituiscono altresì, per la società che li eroga costi deducibili dal reddito d’impresa mentre concorrono a formare la base imponibile Irap.

Fonte: Il Sole 24ORE

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