Mentre uno specifico disegno di legge sulla filiera formativa tecnologico-professionale è all’esame della VII commissione del Senato, con decreto ministeriale del 7 dicembre 2023 il ministero dell’Istruzione e Merito ha definito un piano nazionale per la sua sperimentazione all’interno di una filiera che prevede sinergie con il sistema delle imprese e delle professioni anche al fine di contrastare la dispersione scolastica.
Nello stesso giorno, è stato pubblicato l’avviso per la raccolta delle candidature degli istituti tecnici e professionali statali, anche in raggruppamento tra loro, da far pervenire con Pec entro le ore 23.59 del 30 dicembre 2023 accompagnata da dichiarazione di impegno a partecipare a un accordo di rete con istituzioni scolastiche paritarie dell’istruzione tecnica e professionale, istituzioni formative accreditate dalle Regioni e Its academy e di attivare partenariati almeno con un’impresa.
Alla rete possono partecipare università, istituzioni dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica o altri soggetti pubblici e privati intenzionati a contribuire alla realizzazione del progetto sperimentale, in partenariato con rappresentanti delle imprese e delle professioni.
In partenza con l’anno scolastico 2024/2025, la sperimentazione deve essere coerente con la programmazione dell’offerta formativa della filiera tecnologico-professionale territoriale definita dalle Regioni, sulla base degli esiti di analisi del fabbisogno di competenze degli attori locali del mercato del lavoro.
Oltre ad azioni di orientamento per favorire la conoscenza delle filiere formative tecnologico-professionali, le Regioni possono anche definire le modalità di coinvolgimento dei loro soggetti accreditati per l’erogazione dei percorsi di istruzione e formazione professionale e delle fondazioni Its academy.
A ciascun progetto di filiera tecnologico-professionale può essere attribuito il punteggio massimo di 100, di cui fino a 30 punti per il rispetto delle disposizioni regionali in materia di programmazione dell’offerta formativa territoriale e dell’equilibrato coinvolgimento dei soggetti costituiti in rete e del valore aggiunto del partenariato per la qualità complessiva del progetto.
Salvo proroghe o diverse indicazioni ministeriali, entro lo stesso termine del 30 dicembre le Regioni devono quindi adottare i previsti atti di declinazione della programmazione formativa territoriale anche per l’esercizio di loro prerogative di rango costituzionale.
Fonte: Il Sole 24ORE
