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Simest, al via «Ristoro fatturato» per l’alluvione in Emilia-Romagna

Dal 21/11, Simest avvia "Ristoro fatturato" per imprese alluvionate in Emilia-Romagna, offrendo fino al 100% di rimborso per mancato reddito.

Parte martedì 21 novembre alle 9 la nuova misura di Simest per le imprese alluvionate denominata «Ristoro fatturato» che concede fino al 100% del mancato reddito subito dalle imprese danneggiate dall’alluvione in Emilia-Romagna dello scorso maggio. Allo stesso tempo viene modificata la misura «Ristoro danni», ampliando la platea dei possibili fruitori. La nuova misura permette la richiesta dei ristori per le aziende che hanno un fatturato estero superiore al 3% e che hanno subito una sospensione totale o parziale dell’attività entro sei mesi.

Quella già operativa vede passare i beneficiari da imprese con un fatturato estero superiore al 10% a imprese con un fatturato estero superiore al solo 3%. Le novità sono state introdotte da Simest in piena sinergia con le indicazioni del ministero degli Affari esteri e della cooperazione Internazionale (Maeci).

«Ristoro fatturato»

La nuova misura «ristoro fatturato» prevede la concessione di contributi a fondo perduto come indennizzo per la perdita di reddito a tutte le imprese, ad eccezione delle aziende operanti in agricoltura, silvicoltura e pesca, che abbiano un fatturato estero minimo del 3% rispetto al fatturato aziendale complessivo. Gli incentivi sono concessi a condizione che le imprese abbiano subito una sospensione totale o parziale dell’attività entro un periodo massimo di sei mesi dalla data in cui si è verificato l’evento alluvionale nel territorio in cui è localizzata l’impresa. Il ristoro potrà essere concesso fino al 100% del valore della perdita di reddito per un importo massimo di 5 milioni di euro per singola impresa. Le imprese devono avere una sede operativa o unità locali nei territori colpiti dall’alluvione come individuati nell’ allegato 1 al decreto legge 1° giugno 2023 n. 61.

«Ristoro danni»

Novità anche per la misura «ristoro danni». Questa era già attiva da giugno scorso a copertura dei danni materiali subiti a seguito dell’evento alluvionale in Emilia-Romagna e zone limitrofe. Viene estesa alle imprese con un fatturato estero minimo pari al 3%, sempre ad eccezione dei settori agricoltura, silvicoltura e pesca. La novità impatta sulle imprese che erano escluse per la soglia di fatturato estero, in precedenza era richiesto un minimo del 10%. Il calcolo deve essere effettuato sempre rispetto al fatturato aziendale complessivo. Sale anche l’importo massimo che può essere riconosciuto per singola impresa che ha un nuovo tetto pari a 5 milioni di euro. In precedenza, la richiesta poteva arrivare solamente fino a 1,5 milioni di euro. Il contributo copre i danni materiali a immobili, attrezzature, macchinari, automezzi e scorte di magazzino, subiti dall’impresa richiedente, con un nesso causale diretto con l’evento alluvionale. Questo deve essere accertato da una perizia asseverata rilasciata da un perito iscritto all’albo. L’importo riconoscibile, rispetto ai danni riportati nella perizia asseverata, è pari per i beni non assicurati, fino all’80% dei danni accertati, per i beni assicurati, fino al 100% dei danni accertati per i beni esclusi dalla copertura assicurativa.

Operatività

Ciascun beneficiario potrà presentare una sola domanda di contributo per ognuna delle misure. L’erogazione avverrà nei 10 giorni successivi all’approvazione da parte del Comitato agevolazioni, organo presieduto dal Maeci che amministra le risorse utilizzate per i ristori. Le innovazioni, attive da oggi, fa presente Simest con un avviso sul sito, completano l’attuazione del pacchetto speciale di misure di finanza agevolata predisposto dalla Farnesina insieme a Simest per sostenere le aziende esportatrici colpite dall’alluvione dello scorso maggio. A questo fine è attiva anche una riserva da 400 milioni di euro per l’accesso allo strumento della Transizione digitale ed ecologica, a valere sul Fondo 394/81 che Simest gestisce per conto della Farnesina.

La misura, rivolta non solo alle imprese esportatrici ma anche alle aziende della filiera produttiva, prevede condizioni dedicate, con accesso a una quota a fondo perduto del 10% e possibilità di destinare il 90% del finanziamento a spese per il rafforzamento patrimoniale.

Fonte: Il Sole 24ORE

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