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Maxi deduzione per chi assume: risparmi fino al 13% del costo

La deduzione rafforzata per le nuove assunzioni, per le società di capitali genera una minore Ires pari al 4,8% del costo del lavoratore.

La deduzione rafforzata per le nuove assunzioni, per le società di capitali genera una minore Ires pari al 4,8% del costo del lavoratore nel 2024 (facendo riferimento a una assunzione”ordinaria”). Per le società di persone, le ditte individuali e i professionisti si può arrivare a un risparmio che sfiora il 9% del costo (Irpef al 43% più addizionali). Per i lavoratori di categorie meritevoli, invece, le imposte risparmiate sono pari al 7,2% del costo 2024 per Srl e Spa e fino al 13% per i contribuenti Irpef.

È questo l’impatto della maxi-deduzione del costo del lavoro per le imprese che assumono a tempo indeterminato. Un incentivo che prevede inoltre una maggiorazione per chi inserisce in organico personale appartenente a categorie fragili, come disabili, giovani che non studiano e non lavorano (Neet), donne residenti in Regioni svantaggiate o con almeno due figli minorenni, ex beneficiari del reddito di cittadinanza che non possono accedere all’Assegno di inclusione. La misura è contenuta nello schema di decreto legislativo di revisione dell’Irpef e dell’Ires, in attuazione della legge delega di riforma fiscale (111/2023), approvato dal Consiglio dei ministri in via preliminare il 16 ottobre.

In pratica, il costo del lavoro, ai fini della deduzione, sarà maggiorato del 20% del costo riferito all’incremento occupazionale per tutti coloro che nel 2024 assumeranno stabilmente, e fino al 30% per coloro che assumeranno lavoratori svantaggiati. L’aiuto vale solo per il 2024, in attesa della completa attuazione della riforma fiscale.

Non basterà che l’azienda o il professionista abbiano un aumento del costo del lavoro nel 2024, ma sarà necessario che il numero dei lavoratori dipendenti (sia a tempo indeterminato, sia a termine), a fine 2024, sia superiore a quello registrato mediamente nel 2023. Inoltre, il numero dei lavoratori assunti a tempo indeterminato, dovrà essere superiore a quello di quest’anno. Queste due condizioni impediscono, tra l’altro, che l’agevolazione si estenda a chi stabilizza (anche mediante cessazione e nuova assunzione) rapporti a tempo determinato in rapporti a tempo indeterminato. Torna così un requisito già previsto per alcuni incentivi contributivi alle assunzioni (ad esempio, quello introdotto dalla legge 92/2012 per le donne, ancora in vigore), che è l’incremento della base occupazionale.

Quanto vale l’incentivo

Il calcolo si effettua applicando il 20% al minore importo tra il costo dei neo assunti sostenuto nell’anno 2024 (retribuzioni, contributi, ratei ferie, bonus e quota del Tfr) e quello dell’incremento complessivo del costo di tutti i lavoratori tra 2023 e 2024 (risultante dai bilanci). Le percentuali massime di vantaggio fiscale – indicate in apertura– si raggiungono qualora il primo dato superi il secondo.

Nella Srl del primo esempio in pagina, vengono assunti quattro dipendenti per un costo di 160mila euro, ma il costo a bilancio nel 2024 cresce solo di 125mila euro, ed è su questa cifra che si calcola il 20 per cento. Ne deriva una deduzione extra di 25mila euro, che comporta un risparmio Ires di 6mila euro (con aliquota del 24%).

Per gli svantaggiati, che hanno l’ulteriore deduzione fino al 10%, il calcolo dell’incremento del costo complessivo si effettua considerando figurativamente tale maggiorazione, rendendo più agevole il rispetto della condizione (come accade nel terzo esempio).

A inizio 2024 i maggiori effetti

La temporaneità della misura presenta diversi aspetti negativi. In primo luogo, poiché l’agevolazione è basata sulle assunzioni del 2024, le imprese potrebbero essere indotte a rinviare la formalizzazione dei nuovi rapporti a gennaio con il rischio di creare un vuoto di nuovi impieghi nei prossimi due mesi.

Inoltre, essendo rilevanti solo i costi maturati nel 2024 (a partire dalla data di assunzione), l’incentivo tenderà a ridursi per chi assume ad anno inoltrato, andando quasi a scomparire per i rapporti che saranno avviati negli ultimi mesi del 2024. Questo potrebbe concentrare la richiesta di dipendenti a tempo indeterminato nei primissimi mesi del prossimo anno con ricadute non efficienti sul mercato del lavoro.

Gli esempi

LA PICCOLA SRL

La società Alfa Srl ha 15 lavoratori a tempo indeterminato, il cui costo nel bilancio al 31 dicembre 2023 è pari a 725.000 euro.

Le assunzioni
Nel 2024 assume quattro dipendenti a tempo indeterminato, sostenendo un costo di 160.000 euro.
I dipendenti al 31 dicembre 2024 sono 18 (+3 sul 2023) e il costo complessivo da bilancio 2024 è di 850.000 euro (+125.000).

L’agevolazione (Ires)
La superdeduzione è pari al 20% del minor valore tra 160.000 e 125.000 euro: (20% x 125.000) = 25.000 euro.
Minore Ires: 6.000 euro

 

LO STUDIO ASSOCIATO

Lo studio di architettura Beta ha cinque dipendenti, il cui costo, nel 2023 (criterio di cassa) è di 250.000 euro.

L’assunzione e le uscite
A gennaio 2024, si assume un nuovo dipendente a tempo indeterminato con un costo pagato nel 2024 di 52.000 euro.
A dicembre 2024 si dimettono due dipendenti che vengono sostituiti solo a inizio 2025. Il costo totale dei dipendenti pagato nel 2024 è pari a 277.000 euro (+ 25.000).

L’agevolazione
Poiché i dipendenti al 31 dicembre 2024 sono quattro, numero inferiore alla media 2023, l’incentivo non spetta.

LA SOCIETÀ DI PERSONE

L a Snc Rossi & c. ha 25 addetti a tempo indeterminato, il cui costo 2023 è di 1.225.000 euro.

Le assunzioni e l’uscita
A inizio 2024 si assumono tre lavoratori di categoria meritevole di tutela, con oneri di 120.000 euro (maggiorazione 10%: 12.000 euro). Al fine 2024 sono in forza 27 lavoratori (+3 -1) e il costo 2024 è di 1.335.000 euro.

L’agevolazione (Irpef)
Con la maggiorazione di 12.000, il costo figurativo del lavoro è 1.347.000 (+122.000 sul 2023). La deduzione ordinaria è il 20% di 120.000 euro. La deduzione complessiva, pari a 36.000 euro (24.000 + 12.000), è fruita dai soci con la riduzione del reddito imputato per trasparenza.

LE SOCIETÀ IN GRUPPO

Industria Spa ha 500 addetti a tempo indeterminato e 80 a termine (580).

Le assunzioni e le uscite
A inizio 2024, cessa il rapporto di 50 dipendenti a termine con assunzione di 60 lavoratori stabili. Il totale dei dipendenti a fine 2024 è di 590 (+10).
Delta Srl, controllata da Industria Spa, nel 2024 riduce l’organico di 22 unità.
Il costo totale del lavoro di Industria Spa nel 2024 supera quello sostenuto nel 2023.

L’agevolazione
Industria Spa non ha diritto all’agevolazione perché la forza lavoro a fine 2024, contando la controllata Delta, si riduce di 12 unità (580+10-22).

Fonte: Il Sole 24Ore

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