Il Brasile attua in via definitiva la nuova normativa sui prezzi di trasferimento, ispirata ai principi Ocse. Con la pubblicazione dell’istruzione normativa Rfb n. 2161 del 28 settembre 2023, l’agenzia delle Entrate brasiliana (Rfb) ha dato piena attuazione alla nuova disciplina sul transfer pricing (Tp), introdotta in prima battuta dalla misura provvisoria n. 1.152 del 28 dicembre 2022 e successivamente convertita con la legge n. 14.596 del 14 giugno 2023. La nuova legge incorpora espressamente il principio arm’s length nel sistema legale brasiliano, in conformità agli standard dell’Ocse. Il nuovo regime diventerà obbligatorio a partire dal 2024, anche se i contribuenti potranno scegliere di applicarlo già nel 2023, ora che la disciplina è corredata anche dalle disposizioni attuative della Rfb.
Per quanto riguarda l’applicazione del nuovo regime Tp per il 2023, i contribuenti possono esercitare l’opzione tra il 1° settembre e il 31 dicembre 2023, tramite il portale del Centro di servizi virtuali Rfb (portale e-Cac), utilizzando il modulo contenuto nell’allegato VI all’istruzione normativa. L’opzione è irrevocabile e richiede la conformità al nuovo regime in via retroattiva, a partire dal 1° gennaio 2023.
Dal punto di vista dei contenuti, l’istruzione normativa è organizzata in sezioni, tra cui figurano: le disposizioni generali, incluse il principio arm’s length e i concetti di transazioni controllate e parti correlate; l’applicazione pratica del principio, compresa l’identificazione delle transazioni controllate, l’analisi di comparabilità e i metodi di prezzo di trasferimento; le misure di semplificazione, in particolare per i servizi infragruppo a basso valore aggiunto.Per quanto riguarda la documentazione a supporto, master file e local file devono essere presentati elettronicamente, attraverso un servizio disponibile sul portale e-Cac, entro 3 mesi dalla scadenza della dichiarazione annuale (Escrituração contábil fiscal: Ecf) dell’anno solare corrispondente.
La struttura e i contenuti di local file e Master file sono essenzialmente sovrapponibili a quanto richiesto dalle linee guida dell’Ocse in tema di Tp, anche se va notato che il local file arriva a richiedere un livello di dettaglio maggiore, specialmente per quanto riguarda gli intangibili, le materie prime, i servizi infragruppo e gli accordi di condivisione dei costi. Se la documentazione riporta informazioni in una lingua straniera, è necessaria una traduzione in portoghese, salvo che non siano in inglese o spagnolo: in tal caso la traduzione è necessaria solo se richiesta espressamente dall’autorità fiscale.
Nonostante la forte adesione ai principi internazionali, lo standard brasiliano presenta le proprie particolarità, approfondite con l’istruzione normativa di recente emanazione. Ad esempio, il valore delle transazioni controllate incide sulla necessità e sui contenuti della documentazione. In merito alla sua necessità, non sussiste l’obbligo di trasmettere la documentazione se il valore totale delle transazioni controllate del contribuente, prima degli aggiustamenti prezzi di trasferimento, nell’anno solare precedente a cui si riferisce il local file risulti inferiore a 15 milioni di Brl. Questa è una rilevante differenza rispetto a quanto accade in Italia, ove la documentazione Tp è sempre facoltativa, mentre in Brasile la sua obbligatorietà è presidiata da apposite sanzioni. Quanto, invece al suo contenuto, sarà richiesto un maggior grado di approfondimento nei local file, quando il valore totale delle transazioni controllate, prima degli aggiustamenti dei prezzi di trasferimento, nell’anno calendario precedente a quello a cui si riferisce la documentazione, risulti maggiore o uguale a 500 milioni di Brl (1 milione Brl = 183.733,47 euro). D’altra parte, è prevista una documentazione in forma semplificata se il valore totale delle transazioni controllate del contribuente, prima degli aggiustamenti dei prezzi di trasferimento, nell’anno calendario precedente a quello a cui si riferisce il local file, è maggiore o uguale a 15 milioni di Brl, ma inferiore a 500 milioni di Brl.
Come anticipato, laddove le transazioni siano uguali o superiori al valore di 500 milioni di Brl, il local file dovrà contenere dati maggiormente approfonditi. Ad esempio, per ciascuna transazione controllata documentata, è necessario fornire le informazioni sulle importazioni ed esportazioni di beni e servizi che rappresentino almeno l’80% del valore totale della transazione medesima. Questa previsione non si applica alle transazioni che coinvolgono le materie prime, le quali debbono essere analizzate sempre nella loro interezza, al pari delle transazioni controllate relative a ristrutturazioni aziendali, condivisione dei costi, operazioni finanziarie e intangibili.
In considerazione della matrice Ocse che ha ispirato la nuova normativa, è previsto che le linee guida Tp del 2022 e le relative future modifiche, se apertamente condivise dalla Rfb, siano fonti sussidiarie per l’interpretazione e l’integrazione delle norme sul prezzo di trasferimento, purché tali posizioni non risultino in contrasto con la legge n. 14.596, l’istruzione normativa o altri atti normativi pubblicati dalla Rfb.
La nuova disciplina transfer princing brasiliana rappresenta un importante passo avanti nella regolamentazione di questa complessa materia per lo Stato sudamericano, dimostra l’impegno del Paese a conformarsi agli standard internazionali e garantisce una maggiore chiarezza e omogeneità delle norme fiscali, giungendo a facilitare l’operatività delle imprese – brasiliane e non – che operano sia nel mercato interno, che a livello internazionale.
Fonte: Il Sole 24Ore