Spazio alla compensazione in F24 tra tributi dello stesso ente locale. Possibilità di addebito diretto delle imposte locali sul conto corrente (come avviene, ad esempio, per le utenze domestiche) con l’appeal di uno sconto al contribuente del 5% fino a un massimo di 1.000 euro. Dichiarazione Imu solo telematica ma anche con la chance di integrare il modello con gli adempimenti previsti per ottenere le agevolazioni riconosciute per gli immobili oggetto di occupazione abusiva. Restyling per le tasse auto con un’individuazione più definita del periodo di riferimento, in modo da evitare richieste di rimborso e annessi contenziosi in caso di trasferimento di proprietà del veicolo in corso d’anno. Ma anche la chiara indicazione che il fermo amministrativo non fa venir meno l’obbligo di versamento della tassa di possesso. Nel testo consegnato dalla commissione di esperti per la fiscalità regionale e locale, c’è un ampio ventaglio di norme che punta a logiche di semplificazione negli adempimenti dichiarativi e nelle modalità di versamento dei tributi locali.
Tra gli obiettivi c’è sicuramente quello di snellire le procedure e i tempi. Come nel caso della chance di compensare debiti e crediti riferiti a due tributi diversi dello stesso ente locale. Al momento nella delega di pagamento F24 è possibile indicare i codici di due tributi diversi dello stesso ente ma solo a debito. L’attuazione della delega punta a consentire la compensabilità con un duplice effetto. Da un lato, si riduce l’esborso finanziario per il contribuente che può contare su un credito. Dall’altro, si può produrre un effetto deflattivo sui carichi di lavoro degli uffici comunali, che si troveranno a dover affrontare meno istanze di rimborso o di riversamento. Per portare a termine la compensabilità sarà necessario un lavoro operativo con l’agenzia delle Entrate che gestisce tecnicamente i passaggi in F24.
Allo stesso tempo c’è un incentivo all’addebito diretto dei tributi locali in conto corrente. La logica è semplice: l’automatismo garantisce l’incasso all’ente locale, che in cambio concede al contribuente una riduzione. Uno sconto del 5% che può arrivare a un massimo di mille euro.
Sulle dichiarazioni si punta, invece, in maniera decisa sulla digitalizzazione. In pratica, l’unico invio consentito sarà quello telematico. Ma non solo. Come per l’obbligo dichiarativo previsto per l’imposta di soggiorno, il modello approvato con il decreto del ministero dell’Economia rappresenta l’unico adempimento dichiarativo a carico del contribuente. In questo modo, viene escluso che i comuni possano vincolare l’applicazione di aliquote agevolate ad altri tipi di comunicazioni. Un meccanismo che, nelle intenzioni della commissione, punta a evitare i contenziosi legati a un mancato riconoscimento delle agevolazioni, proprio per l’omessa presentazione di comunicazioni diverse dalla dichiarazione “ufficiale”.
Sul fronte delle tasse auto l’individuazione dei soggetti obbligati a pagare avviene il primo giorno del periodo tributario e non più l’ultimo giorno utile per il pagamento. Una modifica finalizzata a evitare problemi legati al passaggio di proprietà del veicolo nel corso del mese di pagamento, soprattutto quando sono coinvolte regioni diverse. In sostanza, si realizzerebbe un’uniformità a livello nazionale in grado di garantire un quadro più chiaro.
Fonte: Il Sole24Ore