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Fondo nuove competenze senza il paletto del 31 dicembre

La formazione e la presentazione dell’istanza di rimborso a saldo del Fondo nuove competenze potrà avvenire anche oltre il 31 dicembre 2023.
 

La formazione e la presentazione dell’istanza di rimborso a saldo del Fondo nuove competenze potrà avvenire anche oltre il 31 dicembre 2023 e questo perché tutte le aziende hanno diritto a usufruire dei 150 giorni previsti dalle norme di attuazione del fondo.

Sono questi gli ulteriori chiarimenti forniti da Anpal sui termini entro cui è necessario aver svolto la formazione, aver rendicontato le ore di formazione e presentata l’istanza a saldo per ottenere il rimborso del costo del lavoro.

Con il precedente comunicato del 7 agosto scorso l’Agenzia aveva precisato che non risulta possibile accogliere le richieste di proroga rispetto al termine di 150 giorni in quanto i tempi definiti dall’Avviso sono stati previsti dalla fonte di finanziamento dell’intervento (si veda il Sole 24 Ore dello scorso 8 agosto). La seconda edizione del Fondo nuove competenze è infatti interamente finanziato con le risorse React Eu confluite nel Programma operativo nazionale sistemi di politiche attive per l’occupazione, cofinanziato dal Fse e riconducibile alla Programmazione 2024 – 2020. Per questa linea di finanziamento il termine di ammissibilità delle spese è fissato al 31 dicembre 2023.

Il comunicato aveva chiarito che l’eventuale parziale realizzazione delle attività programmate, purché nel rispetto dei requisiti previsti dall’Avviso e in presenza dell’attestazione delle competenze, non avrebbe pregiudicato il diritto al rimborso del costo del lavoro relativo ai dipendenti effettivamente impegnati nella formazione.

L’impostazione dell’Agenzia sui termini, tuttavia, trova ora un’apertura. Il primo chiarimento è che tutte le istanze, a prescindere dalla data di approvazione, hanno diritto a utilizzare tutti i 150 giorni previsti dall’Avviso e tale termine decorre dal giorno seguente la comunicazione dell’approvazione dell’istanza. Fatti due conti, sono interessate le aziende che hanno ricevuto la notifica di approvazione del progetto a partire da venerdì 4 agosto; calendario alla mano e dovendo rispettare il 31 dicembre 2023, queste aziende avrebbero avuto a disposizione meno di 150 giorni (esattamente 149 giorni). Ovviamente, tutte le notifiche successive al 4 agosto avrebbe comportato, in modo progressivamente più rilevante, una penalizzazione dei tempi entro cui attuare il progetto del fondo. Tale penalizzazione, peraltro, non sarebbe dipesa da un fatto aziendale ma solo dai tempi procedurali necessari all’Amministrazione per procedere con l’approvazione. Quindi, per non danneggiare le aziende che hanno ricevuto la notifica di approvazione del piano dal 4 agosto 2023, l’Anpal precisa che i «datori di lavoro hanno la possibilità di avvalersi del termine di 150 giorni anche nei casi in cui la data finale cada oltre il 31 dicembre 2023».

Il secondo chiarimento riguarda le fondi di finanziamento. Nei casi di superamento dell’anno 2023 la copertura finanziaria ci sarà sulla base di eventuali economie che emergano in sede di rendicontazione degli interventi oggetto delle intese nonché con quelle realizzate nelle annualità precedenti al 2022. Resta confermato, invece, l’impossibilità di concedere proroghe rispetto ai 150 giorni.

Fonte: Il Sole 24Ore

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