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Bonus Sud precluso per l’impianto fotovoltaico

Il bonus sud agevola gli investimenti in beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive già esistenti o impiantate nel territorio.

La domanda

Nel 2022 abbiamo installato un impianto fotovoltaico nel capannone della nostra azienda che si occupa della lavorazione artigianale del granito con sede in Sardegna . Considerato che l’impianto è entrato in funzione nello stesso anno, vorremo sapere se possiamo richiedere il credito d’imposta di cui alla legge 208/2015 nel 2023 o se sono scaduti i termini.
A. A. – Nuoro

La risposta è negativa. Il credito di imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno agevola gli investimenti in beni strumentali nuovi rappresentati da macchinari, impianti e attrezzature varie, facenti parte di un progetto di investimento iniziale (non di mera sostituzione) e destinati a strutture produttive già esistenti o che vengono impiantate nel territorio. Il richiamo a un progetto di investimento iniziale va interpretato, secondo il regolamento comunitario 651/2014, nel senso che l’investimento imprenditoriale deve avere carattere strutturale, in termini di creazione di una nuova struttura produttiva, ampliamento della capacità esistente, diversificazione della produzione per ottenere prodotti mai fabbricati precedentemente, cambiamento fondamentale del processo produttivo. Su queste basi, l’acquisto e l’installazione del solo impianto fotovoltaico non è agevolabile con il credito d’imposta Mezzogiorno, perché non rientra in alcuna delle fattispecie sopra indicate che integrano il requisito dell’investimento iniziale secondo la normativa comunitaria. Peraltro, anche ove l’acquisto dell’impianto fotovoltaico faccia parte di un più ampio progetto di investimento, tale da integrare il predetto requisito, andrebbe verificato se lo specifico impianto fotovoltaico possa o meno rientrare nel concetto di “impianti” secondo la prassi dell’agenzia delle Entrate (circolare 36/E/2013circolare 46/E/2007circolare 38/E/2008). Non vi è quindi una problematica legata alla scadenza dell’’agevolazione, dato che nel caso esposto nel quesito l’investimento è stato interamente effettuato nel 2022, quando l’agevolazione era ancora attiva (e si ricorda comunque che il credito mezzogiorno è stato prorogato anche per il 2023 con la legge 197/2022).

Fonte: Il Sole 24Ore

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