I fondi verranno erogati per la realizzazione di interventi di ristrutturazione, ammodernamento e manutenzione degli impianti di risalita a fune e di innevamento artificiale.
È possibile presentare le domande fino alle 13 del 21 agosto 2023. L’avviso è disponibile su https://istanze.
Gli aiuti, introdotti dal decreto interministeriale 7297/23 dell’11 aprile 2023, sono resi operativi grazie all’avviso pubblico 12223/23 del 27 giugno 2023.
Possono presentare domanda le imprese attive con codici Ateco:
– 49.39.01, relativo alla gestione di funicolari, ski-lift e seggiovie, non facenti parte dei sistemi di transito urbano o suburbano;
– 93.11.30 relativo alla gestione di impianti sportivi polivalenti;
– 93.11.90, legato alla gestione di altri impianti sportivi, purché riferiti a imprese esercenti attività e gestione impianti di risalita.
Saranno ammesse le imprese con sede legale in Italia.
Tra gli interventi ammissibili a finanziamento vi sono: le opere di ristrutturazione, ammodernamento e manutenzione dei sistemi che consentono l’innevamento delle piste; la sostituzione o la dimissione degli impianti di risalita; l’ottenimento delle eventuali autorizzazioni paesaggistiche funzionali alla realizzazione degli interventi finanziabili; in più, saranno finanziabili anche eventuali progettualità innovative in ambito dello snow-farming, cioè il processo di compattazione della neve atto a garantirne la presenza sui siti richiesti per l’arco dell’intero periodo invernale.
Sono ammissibili le voci di spesa direttamente imputabili al progetto, purché economicamente sostenibili nel tempo, mentre i lavori potranno essere avviati solo in data successiva alla presentazione della domanda di contributo.
Ciascun programma di investimento deve prevedere un importo minimo di spesa di 500mila euro.
I progetti presentati saranno finanziati per un importo massimo di 10 milioni di euro ripartiti su più anni, fatta eccezione per le iniziative relative allo snow-farming che prevedono un tetto di aiuti di 500mila euro.
Le percentuali di aiuto variano a seconda della linea progettuale attuata. I contributi sono concessi a seguito di una valutazione che attribuisce a ciascuna domanda di finanziamento un punteggio da 0 a 100, con esclusione delle proposte che abbiano ottenuto un punteggio inferiore a 37/100.
Tra i criteri per l’attribuzione dei fondi figurano:
la capacità del soggetto proponente di far fronte alla copertura finanziaria richiesta per la realizzazione del programma di investimento;
la sostenibilità finanziaria dell’iniziativa proposta;
la cantierabilità dell’iniziativa;
l’impatto positivo sull’attrattività turistica del comprensorio.
Le proposte progettuali devono essere presentate in forma telematica. Saranno valutate da una commissione di tre componenti, istituita presso il ministero del Turismo, presieduta da un componente del ministero.
Ciascuna domanda deve avere in allegato un cronoprogramma con tutti gli interventi e l’indicazione del termine dei lavori.
La dotazione complessiva del fondo è di 200 milioni di euro, di cui 30 milioni per l’anno in corso; 50 milioni per il 2024; 70 milioni per il 2025 e 50 milioni per il 2026.
Fonte: Il Sole 24Ore