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Imposte sui redditi e Irap, alla cassa i contribuenti non Isa

Ultimi giorni per i contribuenti non soggetti a Isa, per pagare il saldo 2022 e il primo acconto 2023, delle imposte sui redditi e dell’Irap.

Ultimi giorni per i contribuenti non soggetti agli Isa, per pagare il saldo 2022 e il primo acconto per il 2023, delle imposte sui redditi e dell’Irap. Scade il 30 giugno, il termine per i versamenti, che potranno anche essere fatti dal primo al 30 luglio 2023, con la maggiorazione fissa dello 0,40%. Due i metodi di calcolo per determinare l’acconto: lo “storico” basato sui dati dell’anno precedente, e il “previsionale” basato sul minore reddito dell’anno in cui si versa l’acconto. L’acconto non è dovuto se l’imposta relativa al periodo precedente – al netto di detrazioni, crediti e ritenute d’acconto – non supera i 51,65 euro, per i contribuenti Irpef, e i 20,66 euro per i contribuenti Ires. In base alle norme vigenti, per i contribuenti non soggetti agli indici sintetici di affidabilità fiscale, di norma, le persone fisiche, l’acconto Irpef è pari al 100% dell’imposta dichiarata nell’anno da versare in una o due rate secondo l’importo:O con unico versamento, entro il 30 novembre 2023, per l’acconto inferiore a 257,52 euro;O in due rate, per acconto pari o superiore a 257,52 euro; la prima rata per il 2023, del 40%, va versata insieme al saldo per il 2022, la seconda, il restante 60%, entro il 30 novembre 2023.

Per il calcolo dell’acconto delle imposte per il 2023, a differenza dei contribuenti che eseguono l’acconto in due soluzioni, di cui la prima in scadenza ordinaria al 30 giugno 2023, nella misura del 40% e la seconda entro novembre 2023, nella misura del 60%, per i contribuenti soggetti agli Isa, è più alta la prima rata dell’acconto dovuta al 50%. Misura che riguarda i soggetti Isa e i contribuenti “collegati”, come i soci di società di persone e quelli delle società a responsabilità limitata in trasparenza o i collaboratori di imprese familiari, nonché i contribuenti forfettari e i minimi.

Per soggetti Isa, si intendono i contribuenti che, contestualmente:O esercitano, in forma di impresa o di lavoro autonomo, le attività economiche per le quali sono stati approvati gli Isa, applicati o meno;O dichiarano ricavi o compensi di ammontare non superiore al limite stabilito per ciascun Isa, dal Dm di approvazione.

La maggiorazione dello 0,40% sarà dunque dovuta solo per il versamento eseguito il 31 luglio 2023. Ad esempio, per chi pagherà il 21 luglio 2023, la maggiorazione è pari allo 0,03636% (un undicesimo dello 0,40%). Per un versamento di 10mila euro, la maggiorazione sarà di 3,636 euro. Per chi pagherà il 31 luglio, la maggiorazione sarà di 40 euro (0,40% sui 10mila euro).Per i soggetti Isa, i versamenti delle somme risultanti dalle dichiarazioni dei redditi, Irap e Iva, potranno essere effettuati entro il 20 luglio 2023, senza maggiorazione; si potrà anche pagare dal 21 luglio al 31 luglio maggiorando le somme da versare, in ragione di giorno, fino allo 0,40%, come interesse corrispettivo.

Fonte: Il Sole 24 ORE

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