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Fondo imprese turistiche, posticipo al 20 marzo per l’apertura dello sportello

fondo imprese turistiche
Il 20 marzo prossimo è il nuovo termine dal quale presentare la domanda per aderire alle agevolazioni del Fondo imprese turistiche.
  • Quando Dalle ore 12 del 20 marzo alle ore 12 del 20 aprile 2023
  • Cosa scade Istanze per agevolazioni sugli investimenti medio grandi previste dal Fri-Tur
  • Per chi Imprese alberghiere, strutture agrituristiche, stabilimenti balneari, terme, porti, parchi
  • Come adempiere Domanda tramite identità digitale e Pec sulla piattaforma gestita da Invitalia

 

1. In sintesi

Comunicato con avviso del 24 febbraio dal ministero del Turismo, il 20 marzo prossimo è il nuovo termine, dal precedente 1° marzo, dal quale presentare la domanda per aderire alle agevolazioni sugli investimenti medio grandi (da euro 500mila a euro 10 milioni) previste dal Fri-Tur “Fondo rotativo imprese per il sostegno alle imprese e gli investimenti di sviluppo nel turismo”, rientranti nella misura M1C3, intervento 4.2.5 del Pnrr.

Dal 30 gennaio 2023 è già disponibile la piattaforma, gestita da Invitalia, per scaricare la documentazione necessaria.

È anche completo il set delle norme attuative che comprende il Dm 28 dicembre 2021, l’avviso pubblico Minturismo 1693/23 del 28 gennaio 2023, l’elenco delle spese ammissibili e l’elenco della banche aderenti.

Gli incentivi, articolati nel binomio “Contributo e Finanziamento agevolato”, sono concessi sui Programmi di investimento avviati successivamente alla presentazione della domanda di incentivo (articolo 5 Dm 28 dicembre 2021), tenendo conto della dimensione dell’impresa e dell’ubicazione delle proprie unità locali sul territorio nazionale (vedasi carta degli aiuti zona A e zone C).

La dotazione di denaro è formata da risorse del Pnrr, della Cdp – Cassa depositi e prestiti e del sistema bancario come segue:• euro 180 milioni di “contributi diretti” alla spesa (euro 40 milioni per il 2022 e 2023 ed 50 milioni per 2024 e 2025) di cui il 40% è destinato ad interventi finalizzati delle Regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia)• euro 600 milioni di “finanziamento agevolato” deliberati dal Cipess – Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile e concessi da Cdp.

Alle somme sopraindicate potranno aggiungersi altri euro 600 milioni per la concessione di “finanziamenti bancari” a tasso di mercato in base ad un’apposita convenzione stipulata tra il Ministero, l’Abi e la Cdp.

2. I contributi diretti, i finanziamenti agevolati e bancari

Due sono le forme di agevolazione previste: • il “contributo diretto” alla spesa (contributo a fondo perduto in conto impianti), concesso dal ministero del Turismo, • il “finanziamento agevolato”, concesso da Cdp al tasso fisso dello 0,50% con durata minima 4 anni e massima 15 anni inclusi tre anni (massimi) di preammortamento.

Entrambe le agevolazioni verranno concesse sulla base della valutazione dei progetti affidata a Invitalia.

L’accesso ai contributi diretti alla spesa, nella misura massima del 35% dei costi ammissibili, è relativo agli interventi di riqualificazione energetica, sostenibilità ambientale e innovazione digitale di importo non inferiore a euro 500mila e non superiore a euro 10 milioni realizzati entro il 31 dicembre 2025.

Una quota del 50% dei “contributi diretti” e dei “finanziamenti agevolati” è destinata al supporto degli investimenti di riqualificazione energetica.

Al finanziamento agevolato è associato un “finanziamento bancario”, di pari importo e durata, erogato dalla Banca finanziatrice a tasso di mercato.

3. I soggetti

Le imprese interessate/beneficiarie sono le seguenti: le imprese alberghiere, le strutture che svolgono attività agrituristica ai sensi della legge 96/2006 e norme regionali, le strutture ricettive all’aria aperta, le imprese del comparto turistico, ricreativo, fieristico e congressuale, gli stabilimenti balneari, i complessi termali, i porti turistici, i parchi tematici, inclusi i parchi acquatici e faunistici.

4. I requisiti previsti

Al momento della presentazione della domanda, l’impresa deve (articolo 4, commi 2 e 3, dell’avviso del 28 gennaio 2023):• gestire un’attività ricettiva o di servizio turistico in immobili o aree di proprietà di terzi o essere proprietari degli immobili presso cui è esercita l’attività che è oggetto di intervento,• essere regolarmente costituita e iscritta al Registro delle imprese, • essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti e non trovarsi in uno stato di liquidazione anche volontaria o di fallimento, • avere una stabile organizzazione di impresa sul territorio nazionale, • essere in regola con le disposizioni in materia di normativa edilizia, urbanistica, del lavoro, della prevenzione degli infortuni, della salvaguardia dell’ambiente e con gli obblighi contributivi • essere in regime di contabilità ordinaria, • essere in possesso della positiva valutazione del merito di credito da parte di una banca finanziatrice e della delibera di finanziamento rilasciata da quest’ultima, • adottare un regime di contabilità separata laddove operanti nel settore agricolo o della pesca.

Il comma 4 individua le situazioni negative quali, ad es., sanzioni interdittive per l’impresa o il legale rappresentante, imprese destinatarie di revoca di incentivi nazionali o comunitari, ecc..).

5. Gli interventi ammissibili

Sono ammissibili agli incentivi i “Programmi di investimenti” (articolo 5 dell’avviso citato) con determinati requisiti relativi ad interventi di:a) riqualificazione energetica delle strutture;b) riqualificazione antisismica;c) eliminazione delle barriere architettoniche; d) interventi edilizi (manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo) funzionali alla realizzazione degli interventi sopracitati; e) realizzazione di piscine termali e acquisizione di attrezzature e apparecchiature per lo svolgimento delle attività termali, relativi agli stabilimenti termali (articolo 3 della legge 323/2000); f) digitalizzazione;g) acquisto e rinnovo arredi.

I programmi di investimento devono:a) essere realizzati entro il 31 dicembre 2025;b) essere avviati e conclusi entro rispettivamente 6 e 30 mesi dalla data di stipula del contratto di finanziamento (agevolato e bancario);c) risultare conformi alla normativa ambientale nazionale ed unionale (comunicazione della Commissione Ue (2021/C 58/01);d) non arrecare un danno significativo agli obiettivi ambientali ai sensi dell’articolo 17 del regolamento Ue 2020/852

6. Le spese ammissibili

Per la realizzazione degli investimenti (articolo 6 dell’avviso), sono ammissibili le seguenti spese sostenute per l’acquisto di beni e servizi nei limiti dell’investimento totale:a) servizi di progettazione relative alla successive voci (max 2%);b) suolo aziendale e sue sistemazioni (max 5%);c) fabbricati, opere murarie e assimilate (max 50%,);d) macchinari, impianti, attrezzature varie, nuovi di fabbrica;e) investimenti in digitalizzazione (max 5%).

I beni acquistati devono possedere ulteriori requisiti tra i quali:1) essere ammortizzabili;2) essere contabilizzati ed iscritti nello stato patrimoniale per almeno 3 anni (Pmi) e 5 anni (Grandi imprese);3) se beni mobili, essere nuovi di fabbrica e utilizzati esclusivamente nell’esercizio dell’impresa;4) essere acquistati a condizioni di mercato.

7. La procedura

La domanda può essere presentata dalle ore 12 del 20 marzo 2023 e fino alle ore 12 del 20 aprile 2023 sulla piattaforma gestita da Invitalia. Il termine precedente 1° marzo 2023 è stato dunque posticipato.

È necessario possedere un’identità digitale, una firma digitale ed una Pec.

Le domande (articolo 9 dell’avviso del 28 gennaio 2023):• devono contenere l’ampia documentazione descritta nell’articolo 9, comma 9 (scheda tecnica del Programma di investimento, piano progettuale, asseverazione di stima dei costi, attestazioni della banca finanziatrice, ecc..)• sono esaminate secondo l’ordine cronologico di presentazione (articolo 9, comma 10) da Invitalia, che verifica la sussistenza delle condizioni, accerta l’ammissibilità e la validità tecnico-economica e finanziaria del soggetto beneficiario e del Programma di investimento e valuta l’ammissibilità, la pertinenza e la congruità delle spese ammissibili.

Se la valutazione si conclude con esito positivo, il soggetto beneficiario richiede alla banca finanziatrice la rimodulazione della delibera di finanziamento (articolo 9, commi 15 e seguenti).

Le agevolazioni sono erogate sulla base dei Sal in un massimo di tre tranches (articolo 10).

8. Le revoche, i controlli ed il monitoraggio

L’avviso del 28 gennaio 2023 esplicita, inoltre, i casi di revoca, totale o parziale, dell’agevolazione, e conferma che il Ministero, in ogni fase del procedimento, può effettuare controlli ed ispezioni, anche a campione, per verificare le condizioni per la fruizione ed il mantenimento degli incentivi.

Da ultimo, i risultati del Programma di investimento sono soggetti al monitoraggio ed alla valutazione del Ministero anche in termini di ricaduta economica, finanziaria ed occupazione.

9. I limiti

Gli incentivi di cui all’articolo 3 del Dl 152/2021 (avviso del 28 gennaio 2023, articolo 7, comma 12): • non sono cumulabili con quelli previsti dello stesso Dl 152/2021 nell’articolo 1 (Contributi a fondo perduto e credito d’imposta per le imprese turistiche), nell’articolo 2 (Garanzie per i finanziamenti nel settore turistico) e nell’articolo 8, comma 6 (Fondi per progetti di sviluppo e resilienza delle imprese del settore turistico);• non sono comunque cumulabili con altri contributi, sovvenzioni e agevolazioni pubblici concessi per gli stessi interventi;• sono riconosciuti nel rispetto della vigente normativa sugli aiuti di Stato e deroghe previste dal Temporary framework Covid-19 (Comunicazione Ue 2020/C91 I/01 e successive integrazioni).

FONTE: Il Sole 24 ORE

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