Cerca
Close this search box.

Zes unica le richieste abbassano il credito di imposta

Bonus effettivo sotto la soglia del 18% di quello spettante. A febbraio 2025 le risorse liberate da chi potrebbe nel frattempo rinunciare

Il credito d’imposta per investire nella Zes unica del Mezzogiorno scende dal 60% spettante, per le piccole imprese, a poco più del 10% a seguito del primo riparto operato dall’agenzia delle Entrate. Con questo importante taglio, gli incentivi rimarranno appannaggio di chi avrebbe comunque realizzato gli investimenti, a prescindere dal credito d’imposta. Le imprese che andranno avanti con gli investimenti potranno contare sulle risorse in più che arriveranno ad investimenti completati, quando a febbraio 2025 altri avranno rinunciato all’incentivo e le risorse saranno nuovamente ripartite.

Questo è il risultato del nuovo meccanismo che prevede una prima prenotazione delle risorse con riparto a favore di tutti i richiedenti. Il provvedimento dell’agenzia delle Entrate del 22 luglio 2024, preso atto che l’ammontare complessivo dei crediti d’imposta richiesti in base alle comunicazioni validamente presentate dal 12 giugno 2024 al 12 luglio 2024 è risultato pari a oltre 9,4 miliardi di euro, a fronte di 1,67 miliardi di euro di risorse disponibili, ha stabilito che la percentuale del credito d’imposta effettivamente fruibile da ciascun beneficiario è pari al 17,6668 per cento dell’importo del credito richiesto. Quindi le imprese potranno contare su un incentivo che è meno di un quinto rispetto alla misura massima spettante, salvo che le rinunce (attese) di molte imprese non consentano di incrementare sensibilmente la percentuale a consuntivo.

Credito visualizzabile sul cassetto fiscale

L’ammontare massimo del credito d’imposta fruibile da ciascun beneficiario è pari al credito risultante dall’ultima comunicazione validamente presentata riportante l’ammontare degli investimenti realizzati e certificati moltiplicato per il 17,6668 per cento. Ad esempio, una media impresa siciliana che avesse richiesto un credito d’imposta spettante di un milione di euro, a fronte di un investimento di 2 milioni di euro, avrebbe in questo momento diritto a un credito d’imposta effettivo di 176.668 euro.

Come procedere in caso di investimenti realizzati

Se le imprese hanno già realizzato l’investimento alla presentazione della prenotazione hanno a disposizione un credito utilizzabile per la quota corrispondente agli investimenti già realizzati per i quali è già stata rilasciata la certificazione e sono state ricevute nello Sdi le relative fatture elettroniche, dal 22 luglio possono utilizzare il credito d’imposta. Invece, per la quota corrispondente agli investimenti già realizzati alla data di invio della comunicazione, per i quali è stata rilasciata la certificazione, non documentabili tramite l’emissione di fatture elettroniche e/o acquisiti mediante contratti di locazione finanziaria, le imprese dovranno attendere apposita ricevuta con la quale l’agenzia delle Entrate comunica l’autorizzazione all’utilizzo del credito d’imposta in esito alla verifica documentale della certificazione effettuata dal centro operativo servizi fiscali di Cagliari; a tale scopo, l’imprese dovranno trasmettere, entro il 21 agosto 2024, la certificazione mediante posta elettronica certificata all’indirizzo creditoimpostazes@pec.agenziaentrate.it. Attenzione poiché in presenza di entrambe le tipologie di investimenti, tutto il credito d’imposta resta subordinato al rilascio della ricevuta autorizzativa. In caso di credito d’imposta riconosciuto superiore a 150mila euro, il credito è utilizzabile solo a valle delle verifiche antimafia.

La comunicazione integrativa per gli investimenti da realizzare

A decorrere dal 31 luglio 2024 ed entro il 17 gennaio 2025, per poter utilizzare il credito d’imposta, il beneficiario è tenuto a presentare una o più comunicazioni integrative. Per gli investimenti realizzati successivamente all’invio della comunicazione ed entro il 15 novembre 2024, per i quali sono state ricevute nel frattempo le relative fatture elettroniche, devono essere comunicati l’avvenuta realizzazione degli investimenti con un massimale corrispondente a quanto indicato nella comunicazione originale e gli estremi delle fatture elettroniche.

Per gli investimenti realizzati alla data di invio della comunicazione ed entro il 15 novembre 2024, per i quali a decorrere da tale data sono state ricevute le relative fatture elettroniche, le imprese devono comunicare invece i soli estremi delle fatture elettroniche. Entro dieci giorni dalla presentazione delle integrazioni, viene rilasciata la ricevuta di riconoscimento all’utilizzo del credito d’imposta.

 
Fonte: Il Sole 24ORE

Condividi questo articolo

Notizie correlate

Desideri maggiori informazioni su bandi, finanziamenti e incentivi per la tua attività?

Parla con un esperto LHEVO

business accelerator