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Il Senato con 97 voti favorevoli, 62 contrari e un’astensione, ha approvato la Legge di conversione del Decreto Coesione (D.L. 8 maggio 2024 n. 60), un passo cruciale per l’implementazione delle politiche di coesione previste dal PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza).
Confermate le misure dedicate a donne, giovani e autoimpiego, volte a ridurre la disoccupazione, ad incentivare le assunzioni in Italia ed a promuovere l’imprenditorialità, con particolare attenzione alle Zone Economiche Speciali (“ZES”), contribuendo a una ripresa economica più inclusiva e sostenibile. Il Decreto, così come convertito in Legge, mira a rafforzare l’efficacia degli interventi prioritari cofinanziati dall’Unione Europea per il periodo 2021 – 2027.
La Legge 95 del 4 luglio 2024, di conversione del Decreto Coesione è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale 157 del 6 luglio 2024, ma le tempistiche per l’adozione dei vari decreti attuativi si allungano; infatti, per l’attuazione dei nuovi bonus, in particolare per le misure “Resto al Sud 2.0” e “Autoimpiego Centro Nord Italia”, si attendono i decreti per l’attuazione concreta di quanto previsto.
In particolare, i termini, i criteri e le modalità di finanziamento delle iniziative ammissibili dovranno essere individuati con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro per gli affari europei, il sud, le politiche di coesione e il PNRR, da emanarsi entro 90 giorni dall’8 maggio 2024 (corrispondente alla data entrata in vigore del Decreto Coesione), per la misura “Autoimpiego Centro-Nord Italia” ed entro 30 giorni dall’entrata in vigore della Legge di conversione, per la misura “Resto al Sud 2.0”.
Per entrambe le misure, quindi, i rispettivi decreti attuativi dovranno essere emanati entro il 6 agosto 2024.
Per la concreta operatività degli incentivi all’assunzione, occorre attendere i decreti del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, da emanare concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, da adottarsi entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della Legge di conversione (7 luglio 2024) e cioè entro il 5 settembre 2024 e, tranne che per il bonus donne, l’autorizzazione della Commissione Europea, nonché le successive circolari operative dell’INPS.
Dunque, si attende l’attuazione concreta delle misure agevolative previste.
Preme, seppur brevemente, ricordare l’obiettivo del D.L. 60/2024, di accelerare l’attuazione e incrementare l’efficienza della politica di coesione europea in Italia, focalizzandosi su settori strategici quali risorse idriche, rifiuti, trasporti, energia, e sostegno allo sviluppo delle imprese. Questi settori sono essenziali per ridurre i divari infrastrutturali e promuovere la competitività del Paese, con particolare attenzione al Mezzogiorno.
Se il Decreto Coesione aveva, infatti, già previsto nuovi incentivi, i bonus, veri e propri esoneri dal versamento dei contributi per i datori di lavoro che effettuano assunzioni di lavoratori e lavoratrici appartenenti a particolari categorie, la Legge 95/2024, mentre ha confermato alcune misure agevolative contenute nella versione iniziale del provvedimento, ha apportato alcune modifiche delle previsioni in materia di lavoro intervenute in sede di conversione.
Di seguito, per completezza di informazioni, alcune ulteriori modifiche delle previsioni in materia di lavoro intervenute in sede di conversione del D.L. 60/2024, che non saranno oggetto della presente trattazione.
Con riferimento alla disciplina dell’indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa (ISCRO), si prevede che l’erogazione dell’indennità sia accompagnata dalla partecipazione a percorsi di aggiornamento professionale. All’atto della domanda, il soggetto beneficiario autorizzerà l’INPS alla trasmissione alle regioni e alle province autonome di Trento e di Bolzano dei propri dati di contatto nell’ambito del SIISL, nonché del sistema informativo unitario delle politiche del lavoro anche ai fini della sottoscrizione del patto di attivazione digitale sulla piattaforma.
Sono introdotte disposizioni urgenti per i lavoratori portuali, con la previsione di un finanziamento per ulteriori 6,6 milioni di euro per l’anno 2024, per il riconoscimento degli specifici strumenti di sostegno al reddito previsti dalla normativa vigente in favore di alcune categorie di lavoratori del sistema portuale, per le giornate di mancato avviamento al lavoro.
La proroga al 31 dicembre 2024 (in luogo dell’attuale data del 30 giugno) delle convenzioni tra MLPS e le regioni per l’utilizzo dei lavoratori socialmente utili.