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Aggregazioni, con la rete soggetto competenze sempre più integrate

Primi esperimenti del modello organizzativo che riunisce più studi in un unico soggetto giuridico: ma serve un fondo unico e la presenza di un’impresa. Nel Nord est l’esempio di Mint Solutions

La rete soggetto, il modello organizzativo che rappresenta un passo avanti rispetto al contratto di rete, comincia a comparire anche presso gli studi professionali legali e di commercialisti. Si tratta di una formula di collaborazione fra più studi che mette a fattor comune una serie di obiettivi, programmi e clientela e prevede la nascita di un soggetto giuridico distinto, che viene iscritto al registro delle imprese.

La rete soggetto mantiene i principi di collaborazione in determinati ambiti, un programma comune, lo scambio di prestazioni e informazioni tipici del contratto di rete. Ma prevede che i partecipanti realizzino intorno a questa realtà un soggetto giuridico autonomo. Fino ad ora ad attivarlo sono state le imprese, spinte a questo passo per esercitare insieme determinate attività, scambiandosi know-how e collaborando per mettere in campo specifiche attività in team. L’aggregazione consente poi di presentarsi al mercato come un’unica realtà giuridicamente definita. E questo attrae anche i professionisti. Ma occorre superare alcuni ostacoli. Intanto la rete soggetto prevede un fondo patrimoniale comune costituito dai contributi degli stessi partecipanti al nuovo soggetto imprenditoriale e ovviamente visto che di fatto è una società, serve una governnce ovvero un organo rappresentativo comune, singolo o collegiale. Ma soprattutto, gli studi per dar vita a questa nuova formula e potersi iscrivere al registro delle imprese devono avere nella compagine una società che di fatto fa da capofila per l’iscrizione.

Il caso concreto

Tra le prime realtà che mettono insieme studi di commercialisti, legali e consulenti per dar vita ad una rete soggetto c’è Mint Solutions. Al momento è formata da una decina di soggetti tra cui appunto un’impresa, la triestina S-mood Sustainable Solutions, tutti radicati nel Nord Est. Insieme valgono oltre 150 professionisti. La scelta di adottare la forma giuridica di rete soggetto permette agli studi aderenti di godere della massima flessibilità nel contesto di una struttura dotata di personalità giuridica per dare risposta alla forte richiesta di specializzazione e multidisciplinarietà nel territorio che i singoli da soli non riuscivano a soddisfare. «Attiriamo molta curiosità e contiamo di crescere – commenta Fulvio Degrassi, partner e co-founder di Mint Solutions – L’ingresso è però molto selettivo, non vogliamo essere considerati solo un network. Tutti devono condividere l’importanza di essere un soggetto multicompetenze con una forte valenza territoriale». Questo non vuol dire che i singoli rinunciano ai loro clienti, ma che si presentano come rete soggetto per affrontare alcuni settori che richiedono un approccio multidisciplinare come il partenariato pubblico privato, tutta la tematica Esg e la compliance 231, ma anche la cyber security, importanti ristrutturazioni d’azienda, il wealth management o il risk compliance. Nella pratica chi individua un cliente fa da coordinatore del team di lavoro che si forma attingendo ai professionisti della rete soggetto. Il contratto è con Mint Solutions e il coordinatore fa il pricing e suddivide l’incarico coordinando il team multidisciplinare. Per il momento la scelta si è rivelata vincente visto che in un anno questa realtà ha ottenuto contratti per un milione di euro. Sono tutti lavori aggiuntivi rispetto agli incarichi dei vari studi della rete e che nessuno di loro avrebbe potuto affrontare singolarmente.

 
Fonte: Il Sole 24ORE

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