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Maxideduzione neoassunti: risparmio Ires fino al 7,2%

Dopo l’ok al Dm attuativo i calcoli di convenienza sull’agevolazione. Lo sconto aumenta per i lavoratori svantaggiati. Per gli ordinari è al 4,8%

Lavoratori «svantaggiati», le nuove assunzioni a tempo indeterminato riducono l’Ires per il 7,2% del costo, contro il risparmio del 4,8% dei neoassunti «ordinari». Il Dm del 25 giugno 2024 semplifica le regole di calcolo della superdeduzione prevista dal Dlgs 216/2023 uniformando al 30% la maggiorazione del costo per tutte le categorie di soggetti meritevoli. Il ritardo nella emanazione delle regole attuative rende ora estremamente limitato il periodo a disposizione di imprese e professionisti per avvalersi dell’incentivo, che scadrà a fine anno.

Superdeduzione 2024

L’articolo 4 del Dlgs 216/2023 ha introdotto, per l’esercizio 2024, una maggiore deduzione dal reddito (Ires o Irpef, ma non Irap) per le imprese e i professionisti che assumono nuovi dipendenti con rapporto a tempo indeterminato. L’agevolazione, che spetta (solamente) nel periodo di imposta successivo a quello in corso al 31/12/2023, è fruibile dalle imprese o dai professionisti che, nel periodo di imposta precedente, hanno esercitato l’attività per almeno 365 giorni.

La superdeduzione, che richiede il verificarsi di alcune pre-condizioni circa l’incremento della base occupazionale sia a tempo indeterminato che complessiva, si determina applicando un coefficiente del 20% al minore dei due seguenti elementi

a) costo sostenuto nell’esercizio 2024 per i neoassunti a tempo indeterminato (retribuzione, contributi, quota Tfr, ecc.) determinato con le regole di imputazione temporale del datore di lavoro;

b) incremento del costo complessivo del personale iscritto a conto economico (voce B.9) (ovvero pagato per i professionisti) nell’esercizio 2024 rispetto all’esercizio 2023.

Se (b) non è inferiore ad (a), il beneficio effettivo è pari (Ires risparmiata) al (20% x 24%) = 4,8% del costo 2024 dei neoassunti.

Categorie meritevoli

Se i neoassunti appartengono alle categorie meritevoli di maggior tutela indicate in allegato al Dlgs 216/2023 (persone con disabilità, donne con almeno due figli minorenni, ecc.), il relativo costo è maggiorato di una (ulteriore) percentuale che il Dm del 25 giugno ha fissato in modo uniforme al 10%. Il Dm, in presenza di un testo normativo poco chiaro, ha notevolmente semplificato il meccanismo applicativo prevedendo di fatto due percentuali “secche” (in questo senso anche la relazione ministeriale): 20% per gli ordinari e 30% (20%+10%) per le categorie meritevoli.

Per queste ultime, la assunzione a tempo indeterminato genera dunque (se l’incremento complessivo del costo 2023/2024 è superiore) un risparmio fiscale (Ires) pari al (30% x 24%) = 7,2% del costo sostenuto per i neoassunti nel 2024.

Il Dm regola poi i casi in cui vi siano assunzioni sia di personale “ordinario” (20%) che di persone “meritevoli” (30%), ma nelle quali l’elemento (b) sopra richiamato (incremento del costo del personale tra 2023 e 2024) sia inferiore al costo dei neoassunti. L’importo che costituisce la base di calcolo della superdeduzione si ripartirà proporzionalmente tra la quota 20% e la quota 30 per cento.

L’esempio

Un esempio servirà a spiegare meglio il meccanismo. Si ipotizzi che un’impresa, che ha i requisiti di accesso (incremento numerico del personale sia indeterminato che totale), assuma, via via nel corso del 2024, 30 nuovi lavoratori a tempo indeterminato, di cui 10 appartenenti alle categorie meritevoli. Il costo 2024 dei neoassunti ordinari è di 900.000 mentre quello dei meritevoli è di 300.000. L’incremento del costo del personale 2023/2024 (voce B.9 del conto economico) è pari a 1.000.000 (inferiore al costo 2024 dei neoassunti, che è pari a 1.200.000). La super-deduzione si calcolerà ripartendo la base agevolata (cioè 1.000.000) in modo proporzionale: (900.000 : 1.200.000) = 75% (coefficiente 20%) e (300.000 : 1.200.000) = 25% (coefficiente 30%). La super-deduzione sarà dunque pari a [(1.000.000 x 75% x 20%) + (1.000.000 x 25% x 30%)] = [150.000 + 75.000] = 225.000. Il risparmio fiscale sarà di (225.000 x 24%) = 54.000, pari al 4,5% del costo dei neoassunti (in quanto l’incremento del costo del lavoro è risultato inferiore al costo dei neoassunti).

Fonte: Il Sole 24ORE

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