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Adempimenti tributari e concordato preventivo biennale: approvato il decreto correttivo

Via libera del Consiglio dei ministri. Rivisto il calendario fiscale

Con comunicato stampa del 20 giugno 2024, n. 86, il Consiglio dei ministri ha reso nota l’approvazione, in via preliminare, del decreto legislativo che introduce disposizioni integrative e correttive in materia di regime di adempimento collaborativo, razionalizzazione e semplificazione degli adempimenti tributari e concordato preventivo biennale (CPB).

Nello specifico, il decreto correttivo dispone:

• la revisione del calendario fiscale, prevedendo:

– il versamento del saldo 2023 e del primo acconto 2024 (per i soggetti di cui all’articolo 37, Dlgs 13/2024) entro il 31 luglio 2024 senza maggiorazione o entro il 30 agosto 2024 con la maggiorazione dello 0,40 per cento;

– a regime (a partire dal 2024), la presentazione delle Dichiarazioni Redditi, Irap e Isa entro il 31 ottobre di ogni anno;

– il termine del 31 marzo (a partire dal 2025), per la trasmissione all’Agenzia delle Certificazioni uniche (CU) relative a prestazioni di lavoro autonomo e professionisti;

• l’integrazione del concordato preventivo biennale (Cpb) e nello specifico:

– il termine per aderire al Cpb è spostato dal 15 ottobre al 31 ottobre 2024 (nuovo termine di presentazione del Modello Redditi);

– viene rivista la modalità di determinazione degli acconti in caso di adesione alla proposta di concordato;

– sono introdotte nuove cause di esclusione per l’accesso all’istituto del CPB;

• sanzioni e modifiche correlate:

– l’introduzione di una sanzione, fino alla sospensione dalla facoltà di rilasciare la certificazione tributaria per un periodo da 1 a 3 anni, per i professionisti nel caso in cui la certificazione del sistema di rilevazione, misurazione, gestione e controllo del rischio fiscale (Tax control framework) sia infedele e non conforme;

– la modifica delle sanzioni relative all’adempimento collaborativo, con annullamento per i contribuenti che hanno dichiarato tutte le informazioni al fisco.

Le modifiche alle sanzioni in merito all’adempimento collaborativo sono finalizzate a migliorare l’efficienza e la trasparenza del sistema fiscale, nonché a fornire incentivi per una maggiore conformità da parte dei contribuenti, azzerandole per coloro che hanno dichiarato tutto al fisco.

Il riordino del sistema tributario e il decreto correttivo che introduce ulteriori modifiche all’adempimento collaborativo, intervenendo anche sul concordato preventivo biennale (Cpb) e rivedendo il calendario degli adempimenti fiscali, sono proposti in considerazione dell’avanzata fase di attuazione della riforma fiscale al fine di poter tenere conto anche delle nuove disposizioni e di assicurare l’organicità e la completezza del quadro normativo.

Fonte: Il Sole 24ORE

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