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Sport e periferie, dal 15 luglio gli enti potranno pre-registrarsi sulla piattaforma

Le domande per ricevere il contributo dovranno poi essere presentate dal 15 settembre e al 31 ottobre 2024

Sport e periferie, il prossimo 15 luglio scattano i termini per accreditarsi sulla piattaforma. È quanto reso noto con il Dm 21 maggio 2024, pubblicato lo scorso 17 giugno dal ministero per lo Sport, riguardo a termini e modalità per beneficiare delle risorse vòlte a promuovere lo sport in zone di degrado urbano e situazioni di emarginazione sociale. Un bando, questo, ormai a regime dal 2018 e che si propone quest’anno uno stanziamento complessivo a favore dello sport che supera i 100 milioni di euro. Da un lato si prevede infatti l’incremento delle risorse finanziarie del fondo da 75 a 102 milioni di euro, destinando ulteriori 37 milioni di euro allo scorrimento della graduatoria dei progetti ritenuti idonei del 2023. Dall’altro si aggiungono ulteriori 65 milioni di euro a favore degli enti locali con più di 100mila abitanti. Ciò al fine di favorire la realizzazione di progetti a valenza sportiva anche in grandi città e con interventi su larga scala.

Ambito oggettivo e soggettivo

A livello oggettivo gli interventi finanziabili dovranno prevedere, in via prioritaria, il recupero degli impianti sportivi esistenti nelle zone degradate delle città, attraverso la messa in sicurezza, l’abbattimento delle barriere architettoniche e l’efficientamento energetico. Nonché la realizzazione di nuovi impianti sportivi. Con la specifica che l’impianto per il quale si chiede il contributo, sia di proprietà pubblica già all’atto della domanda come comprovato dal titolo di proprietà e dai relativi dati di trascrizione nei registri immobiliari.

Discorso a parte riguarda, poi, i destinatari. A differenza degli altri avvisi, le risorse non sono previste a favore dei soggetti appartenenti all’ordinamento sportivo. Si pensi, ad esempio, all’avviso 2023 destinato agli enti di promozione sportiva per progetti finalizzati alla promozione della coesione nell’attività sportiva. In quest’ipotesi, come già anticipato, possono accedere i Comuni del territorio italiano secondo modalità che variano a seconda del numero della popolazione. Per quelli con abitanti superiori alle 100mila e inferiori alle 300mila unità la richiesta di contributo a carico del Fondo non potrà essere superiore a un milione di euro per ciascun intervento e dovrà essere integrata con la quota di cofinanziamento del 15% a carico del bilancio comunale. Diversamente, per i Comuni che superano, rispettivamente, la soglia dei 300mila e 500mila abitanti, l’ammontare delle risorse non potrà superare:

  • per i primi, 2,5 o a 3,5 milioni di euro, con una quota di compartecipazione minima al 20 per cento, a carico del bilancio comunale, in caso di presentazione di proposta progettuale per un solo impianto o più impianti sportivi;
  • per i secondi, 3 o 4 milioni di euro con una quota di compartecipazione minima del 30 per cento, a carico del bilancio comunale, in caso di presentazione di proposte progettuali per un solo impianto o una pluralità di impianti sportivi.

 

Attenzione, tuttavia, alle cause di esclusione. Il Comune istante non deve infatti essere già beneficiario di finanziamenti a valere sul Fondo sport e periferie per gli avvisi 2022 e 2023. Laddove invece il Comune sia stato ammesso per avvisi ante 2022, è consentito partecipare al presente bando a condizione che l’intervento finanziato sia stato compiutamente realizzato e ne sia in corso la fruizione da parte degli utenti.

Modalità operative di accesso

Dal punto di vista operativo, le domande dovranno essere presentate nell’apposita piattaforma www.avvisibandi.sport.governo.it a partire dal 15 settembre e fino al 31 ottobre 2024. Con la possibilità tuttavia per gli enti di accreditarsi in via anticipata a partire dal 15 luglio prossimo.

Fonte: Il Sole 24ORE

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