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Tempi stretti per la compilazione del rapporto biennale sul personale

Il rapporto biennale di parità uomo donna impensierisce, e non poco, le aziende e i loro consulenti. La trasmissione del prospetto, quest’anno ricondotto a un tracciato excel, dovrà avvenire entro il prossimo 15 luglio, dopo che la scadenza ordinaria del 30 aprile è stata prorogata. Tuttavia vi sono dei dubbi interpretativi che sono stati già evidenziati (si veda Nt+lavoro del 19 giugno).

Le difficoltà sono state riscontrate, oltre che dagli operatori del settore, anche da alcune società che sviluppano software e finora si è inutilmente cercata una soluzione inviando dei quesiti agli enti interessati, ma non è giunta risposta. Una delle conseguenze è che alcune aziende produttrici di software, che sviluppano applicativi per la gestione del personale, a oggi non hanno ancora rilasciato la release di aggiornamento per predisporre il file telematico da inviare, con i dati della denuncia.

Come già denunciato in occasione del precedente invio (due anni fa), il prospetto non brilla in chiarezza, ma soprattutto appare complesso in particolare per i numerosi collegamenti tra le varie pagine che, se non vengono rispettati, provocano errori bloccanti. Diverse sono le quadrature tra molteplici campi. Chi ha memoria delle vicissitudini dell’ultimo invio, ricorderà chiaramente che la redazione del prospetto quadrato e privo di anomalie richiese molto tempo. Ad aggravare la situazione vi era, poi, il fatto che la compilazione del rendiconto poteva avvenire solo manualmente imputando i dati a video, non essendo prevista la possibilità di trasferire un file. In tale occasione la soluzione adottata consistette in una proroga dell’invio dal 30 aprile al 30 settembre e poi al 14 ottobre.

Quest’anno è stato concesso di predisporre un file excel, ferma restando la possibilità di procedere con la dichiarazione in modalità manuale. L’apertura al flusso telematico ha messo in moto immediatamente i produttori di software che però sono alle prese con i dubbi interpretativi emersi. Il tempo che resta alla scadenza prevista è veramente esiguo. L’ansia dell’imminente scadenza non aiuta ad approntare un prodotto qualitativamente valido e privo di imprecisioni. Allo stato attuale una ulteriore proroga risulta necessaria per bilanciare le carenze e la poca versatilità del prospetto.

Fonte: Il Sole 24ORE

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