Cerca
Close this search box.

Approvate con decreto le modifiche agli Isa 2024

In corso di pubblicazione in Gazzetta ufficiale il decreto del Mef firmato ieri, che tiene conto delle ricadute dell’economia tra tensioni geopolitiche, prezzi e andamento dei tassi di interesse

Con il decreto 29 aprile 2024 del Ministero dell’Economia e delle finanze, in corso di pubblicazione, sono state approvate le modifiche ai 175 indici sintetici di affidabilità fiscale (Isa), applicabili al periodo d’imposta 2023 (“Isa 2024”), al fine di tenere conto delle ricadute correlate al nuovo scenario economico associato alle tensioni geopolitiche, ai prezzi dell’energia, degli alimentari e all’andamento dei tassi di interesse.

Ricordiamo che i 175 modelli sono stati approvati con un provvedimento del direttore dell’Agenzia del 28 febbraio 2024 (vedi articolo Dichiarazioni fiscali 2024: promossi 175 modelli Isa)

La Commissione degli esperti, prevista dall’articolo 9 bis, comma 8, del Dl n. 50/ 2017, nella seduta dello scorso 12 aprile, ha fornito, in maniera unanime, il proprio parere positivo all’introduzione di tali modifiche.

Gli interventi correttivi previsti dal decreto riguardano il solo periodo d’imposta 2023 e prevedono, in particolare:

  1. l’introduzione di correttivi al fine di tenere conto delle ricadute correlate al nuovo scenario economico associato alle tensioni geopolitiche, ai prezzi dell’energia, degli alimentari e all’andamento dei tassi di interesse, attraverso l’individuazione di una metodologia statistico-economica utilizzata per la revisione congiunturale straordinaria degli Isa
  2. l’individuazione degli indici di concentrazione della domanda e dell’offerta per area territoriale per tener conto di situazioni di differenti vantaggi, ovvero, svantaggi competitivi, in relazione alla collocazione territoriale
  3. l’individuazione delle misure di ciclo settoriale per tener conto degli effetti dell’andamento congiunturale
  4. l’aggiornamento delle analisi territoriali a livello Comunale a seguito dell’istituzione di nuovi comuni e della ridenominazione di altri comuni nel corso dell’anno 2023
  5. le modifiche all’indice sintetico di affidabilità fiscale DM05U, relative all’aggiornamento della “Territorialità dei Factory Outlet Center”
  6. le modifiche all’indice sintetico di affidabilità fiscale DG44U, relative all’aggiornamento delle “aree gravitazionali”
  7. le modifiche agli indici sintetici di affidabilità fiscale approvati con i decreti ministeriali 8 febbraio 2023 e 18 marzo 2024 riguardanti l’adeguamento di alcuni riferimenti, presenti nelle Note tecniche e metodologiche, a seguito dell’entrata in vigore, per il periodo d’imposta 2023, dell’articolo 1 comma 78 della legge n. 2013/2023 (adeguamento delle esistenze iniziali dei beni di cui all’articolo 92 del Tuir) e la modifica delle soglie di riferimento degli indicatori di anomalia:
  • “costo per litro di gasolio consumato durante il periodo d’imposta” (Isa CG68U);
  • “costo dell’alimentazione del veicolo per chilometro” (Isa CG72U);
  • “costo del carburante al litro” (Isa CG90U).

 

L’aggiornamento delle analisi territoriali previste al punto d) si sono rese necessarie al fine di tenere conto della ridenominazione di alcuni comuni, avvenute nel corso del 2023.

Tra le modifiche introdotte dal nuovo decreto, di particolare interesse appare senz’altro quella correlata al nuovo scenario economico indicate al punto a) del precedente elenco. Al fine di interpretare correttamente le dinamiche individuali e settoriali correlate al nuovo scenario economico associato alle tensioni geopolitiche, ai prezzi dell’energia, degli alimentari e all’andamento dei tassi di interesse, sono state infatti introdotte modifiche sia all’analisi degli indicatori elementari di affidabilità che a quelli di anomalia, mediante l’introduzione di specifici correttivi che tengano conto dei potenziali mutamenti delle relazioni economiche conseguenti ai fenomeni economici verificatisi nel corso del 2023.

Tali interventi comportano una modifica del risultato dell’applicazione degli Isa e sono commisurati principalmente all’entità della contrazione dei margini di redditività del singolo contribuente nel periodo di imposta di applicazione.

In estrema sintesi, la metodologia utilizzata per l’elaborazione di correttivi straordinari per il periodo d’imposta 2023 si basa sulla misura della contrazione dei margini individuali (calcolati come rapporto tra le variabili Ricavi/Compensi e i Costi intermedi) subita da ciascun contribuente tra il 2023 e il 2022.

Il software “Il tuo Isa 2024” sarà reso disponibile a breve sul sito dell’Agenzia delle entrate e consentirà, in relazione al periodo d’imposta 2023, il calcolo, comprensivo anche delle integrazioni approvate con il decreto in commento, per tutti i 175 ISA attualmente in vigore.

Vale la pena evidenziare, infine, che le analisi effettuate in relazione alle analoghe modifiche intervenute negli anni passati (caratterizzati anche dalle influenze economiche negative causate dalla diffusione del Covid) hanno mostrato la sostanziale efficacia dei correttivi nel tenere conto degli effetti economici negativi registrati nel corso degli anni all’interno dello scenario economico. 

Fonte: Agenzia delle Entrate

Condividi questo articolo

Notizie correlate

Desideri maggiori informazioni su bandi, finanziamenti e incentivi per la tua attività?

Parla con un esperto LHEVO

business accelerator