Le aziende interessate hanno tempo fino al 31 maggio per inviare all’Agenzia delle entrate il modello con le spese sostenute nel 2023 per l’installazione e la messa in funzione di impianti di compostaggio presso i centri agroalimentari presenti in Campania, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia e beneficiare così dell’apposito credito d’imposta, pari al 70% degli importi rimasti a carico del contribuente. Il bonus è stato introdotto dalla legge di Bilancio 2022 (articolo 1, commi da 831 a 834, legge n. 234/2021) che ha riconosciuto l’agevolazione sia per il 2023 (spese del 2022) sia per il 2024 (spese del 2023) a condizione che la spesa sia documentata.
Per beneficiare del credito d’imposta, è necessario trasmettere in via telematica all’Agenzia delle entrate l’apposito modello per comunicare l’ammontare delle spese documentate sostenute nell’anno. L’invio va essere effettuato, direttamente dal contribuente o tramite un intermediario abilitato, tramite il software CreditoImpiantiCompostaggio.
Va ricordato che il bonus può essere richiesto dal gestore del centro agroalimentare a patto che l’impianto sia in grado di smaltire almeno il 70% dei rifiuti.
Il bonus è utilizzabile in compensazione e non concorre alla formazione del reddito né all’Irap.
Un apposito provvedimento dell’Agenzia renderà nota la percentuale di credito d’imposta effettivamente utilizzabile, attraverso il rapporto tra il limite di spesa, pari a un milione di euro, e il credito totale indicato nelle istanze. Se l’importo complessivo delle domande è inferiore al tetto di spesa, i beneficiari potranno fruire dell’agevolazione per intero.
A partire dal giorno lavorativo successivo al provvedimento i beneficiari potranno utilizzare le somme spettanti.
Fonte: Agenzia delle Entrate