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Donazioni alla cultura, comunicazione entro il 31 gennaio

Vanno trasmessi telematicamente a Entrate e ministero, entro il 31 gennaio 2024, gli importi delle erogazioni liberali effettuate.

Scade il 31 gennaio 2024 il termine per comunicare all’agenzia delle Entrate e al ministero della Cultura (Mic) l’importo delle erogazioni liberali effettuate per la realizzazione di programmi culturali. Un adempimento che riguarda chi dona a favore della cultura e che dovrà essere assolto esclusivamente con modalità telematiche tramite il servizio Entratel o Fisconline.

I soggetti tenuti alla comunicazione

Tenuti alla comunicazione sono sia persone fisiche, giuridiche ed enti non commerciali. Questi, infatti, laddove scelgano di effettuare erogazioni liberali destinate ad attività culturali (ovvero di tutela, conservazione, promozione, gestione e valorizzazione dei beni e attività culturali) e dello spettacolo dovranno provvedere all’adempimento come previsto dal Dm 3 ottobre del 2002 (modificato poi dal Dm del 2010). Tali soggetti, infatti, donando a favore della cultura possono fruire delle agevolazioni fiscali previste rispettivamente dall’articolo 100, comma 1, lettera m) del Tuir e articolo 15, comma 1, lettera h). In particolare, i soggetti titolari di reddito di impresa potranno beneficiare di una totale deducibilità delle erogazioni liberali in denaro effettuate (articolo 100, comma 1, lettera m). Mentre le persone fisiche e gli enti non commerciali che donano a favore della cultura e dello spettacolo potranno fruire di una detrazione d’imposta pari al 19% delle erogazioni liberali effettuate.

L’adempimento, stando a quanto precisato nella circolare dell’agenzia delle Entrate 107/E del 2001, dovrebbe consentire di effettuare adeguati controlli con la conseguenza che il mancato rispetto delle prescrizioni contenute nella circolare dovrebbero portare ad un disconoscimento dell’agevolazione. Un orientamento non del tutto condivisibile anche alla luce delle sentenze della Corte di cassazione (6999/2004) con cui è stato correttamente evidenziato come le circolari non siano atti normativi bensì interni alla Pubblica amministrazione e, pertanto, inidonei ad incidere sul rapporto tributario.

Le modalità di comunicazione

Con riferimento alle modalità di comunicazione occorrerà tener conto di quanto previsto nel provvedimento dell’Agenzia delle Entrate del 15 marzo 2002. In particolare, ai fini della comunicazione, i soggetti che effettuano erogazioni liberali a favore della cultura dovranno essere abilitati al servizio Entratel. Nello specifico, dovrà essere posta particolare attenzione alla compilazione del format le generalità del soggetto donante, inclusi i dati fiscali dello stesso, l’ammontare delle erogazioni effettuate nell’anno di imposta 2023 e i riferimenti dei soggetti beneficiari di tali liberalità. I documenti inviati, peraltro, non dovranno superare i 3Megabyte.

Le scadenze per i soggetti beneficiari delle liberalità

Analoga scadenza riguarda anche i soggetti beneficiari delle liberalità, vale a dire Stato, regioni nel solo ambito della cultura e spettacolo, fondazioni o associazione partecipate da enti pubblici che non abbiano finalità lucrativa e il cui atto costitutivo o lo statuto preveda lo svolgimento di compiti istituzionali nei settori dei beni culturali e dello spettacolo. Tali realtà saranno, infatti, tenute entro il 31 gennaio, a comunicare al ministero della Cultura, tramite apposito modello online disponibile sul sito, l’ammontare delle erogazioni liberali ricevute, le generalità dei soggetti erogatori e la riferibilità delle predette erogazioni ai loro compiti istituzionali. Dati che consentiranno allo stesso Mic di vigilare sull’impiego delle erogazioni provvedendo, poi, entro il 31 marzo dell’anno successivo a quello di riferimento, a comunicare al sistema informativo dell’agenzia delle Entrate l’elenco dei soggetti erogatori e l’ammontare delle relative erogazioni.

Fonte: Il Sole 24ORE

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