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Agricoli, rilasciata a febbraio la nuova procedura per la denuncia d’inizio attività

Cambio di modalità anche per la domanda di iscrizione alla gestione contributiva dei lavoratori autonomi agricoli.

L’Inps, con la circolare 112 del 29 dicembre 2023, ha reso noto che per la compilazione e l’invio della denuncia aziendale di iniziato attività con operai agricoli a tempo determinato o indeterminato e della domanda di iscrizione alla gestione contributiva dei lavoratori autonomi agricoli si dovranno utilizzare le nuove procedure telematiche che saranno rilasciate entro la fine di febbraio 2024.

L’utilizzo di queste nuove modalità trova la sua giustificazione nella volontà di semplificare gli adempimenti dichiarativi dei datori di lavoro e dei lavoratori autonomi.

L’utilizzo del nuovo modello di domanda dinamico consentirà, infatti, di acquisire, verificare e organizzare le informazioni in base a connessioni logiche attivate automaticamente, e quindi, di adattarsi alle caratteristiche del soggetto contribuente, il quale viene guidato e supportato durante tutta la fase di compilazione. Inoltre, gran parte dei dati oggetto di dichiarazione sono precaricati nel modello di domanda attingendo dalle banche dati interne o esterne, facilitando notevolmente le operazioni di compilazione del modulo e riducendo al contempo errori e incongruenze.

Entrando nel dettaglio, il nuovo modello di denuncia aziendale si compone di 28 quadri contenenti le informazioni necessarie per il corretto inquadramento e per l’accertamento dei contributi dovuti per operai agricoli occupati.

In fase di compilazione la procedura mette a disposizione del richiedente una serie di servizi al fine di disporre in tempo reale delle informazioni del soggetto presenti negli archivi di “Infocamere”, negli archivi delle “Comunicazioni Obbligatorie” detenute dal ministero del Lavoro e negli archivi anagrafici dell’istituto previdenziale.

In ognuno dei 28 quadri sono denunciati gli elementi e le caratteristiche legali e agronomiche dell’azienda al fine della sua iscrizione e, quindi, dell’accertamento dei contributi dovuti e per le altre finalità previste dalla normativa.

Il quadro “A” costituisce il frontespizio del modello e contiene gli stessi elementi dichiarativi della versione precedente, fatta eccezione per il cambio di denominazione del campo dati relativo alla data di decorrenza dell’iscrizione alla Gestione che viene denominato “Apertura posizione contributiva” in luogo di “Data inizio attività”. Tale modifica si è resa necessaria al fine di chiarire definitivamente che la locuzione “Data di inizio attività” utilizzata dal legislatore non si riferisce al momento della nascita dell’impresa, che può esistere anche senza l’utilizzo di forza lavoro, ma al momento in cui nasce l’obbligo contributivo a carico del datore di lavoro, che coincide con la data di assunzione del primo dipendente (elemento rilevabile dalle comunicazioni obbligatorie Unilav); tale data dovrà essere riportata nel campo “Apertura posizione contributiva”.

Novità di rilievo sono i quadri “C” – “D” – “E”. Si tratta di quadri “guida” che sviluppano dei sotto quadri destinati all’inserimento delle informazioni relative alle attività, alla tipologia di azienda e alla consistenza aziendale.

L’Inps evidenzia che la novità più rilevante del quadro “C”, nella nuova versione del modello, consiste nel fatto che con esso viene introdotto il principio secondo il quale le attività dichiarate dai datori di lavoro, ai fini dell’iscrizione alla previdenza agricola, devono trovare esatta corrispondenza con la descrizione delle attività di cui ai codici Ateco registrati nel relativo Rea tenuto dalla Camera di commercio.

Invece i quadri “B” e “B0” sono riferiti alla titolarità dell’azienda. La novità rilevante di questi quadri riguarda la fase di compilazione, dove vengono precaricati automaticamente i codici Rea associati al soggetto dichiarante attraverso il collegamento con gli archivi a disposizione dell’Istituto contenenti i dati provenienti dagli archivi di Infocamere.

Prendendo in considerazione il nuovo modello di domanda di iscrizione dei lavoratori autonomi agricoli, la circolare 112/2023 sottolinea che si compone di 19 quadri nella versione valida per la categoria dei coltivatori diretti e del relativo nucleo familiare e di 15 quadri per gli imprenditori agricoli professionali (Iap).

Anche per i lavoratori autonomi la novità rilevante è che in fase di compilazione vengono precaricati automaticamente i codici Rea associati al soggetto dichiarante attraverso il collegamento con gli archivi a disposizione dell’Istituto contenenti i dati provenienti dagli archivi di Infocamere.

Tuttavia, precisa l’Inps, è possibile per il soggetto dichiarante inserire manualmente ulteriori codici Rea non rilevati in fase di precaricamento, i quali in ogni caso saranno oggetto di verifica nel momento della presa in carico, ai fini della definizione, della domanda di iscrizione da parte della Struttura territoriale. In sede di compilazione, appositi alert segnalano la presenza di informazioni non congrue. Analoghe verifiche saranno effettuate sulla partiva Iva e sugli indirizzi Pec dichiarati.

Riguardo alle modalità di invio, la circolare 112/2023 ricorda che le domande sono trasmesse attraverso le modalità previste per il flusso “ComUnica”; per le denunce aziendali, in alternativa, è però possibile utilizzare la procedura messa a disposizione dell’Inps.

A tal proposito l’Istituto ricorda che l’utilizzo del canale “ComUnica” per l’invio della denuncia aziendale comporterà, in questa prima fase, l’utilizzo dei vecchi modelli, le cui informazioni saranno integrate nella fase istruttoria con i dati necessari al corretto inquadramento. In caso di opzione per l’accesso diretto al portale dell’Istituto sarà invece possibile sfruttare appieno le potenzialità della nuova procedura reingegnerizzata.

Si segnala, infine, che per i lavoratori autonomi l’invio della domanda di iscrizione alla gestione previdenziale tramite il canale “ComUnica” costituisce l’unica modalità di presentazione; tuttavia, successivamente all’inoltro del modello, il richiedente riceverà una Pec dall’istituto previdenziale con la quale sarà invitato ad accedere al relativo portale affinché possano essere forniti gli ulteriori dati necessari con le logiche e dinamiche della nuova procedura.

Fonte: Il Sole 24ORE

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