Dal 2024 per dipendenti e pensionati niente più moduli per la dichiarazione dei redditi, che sarà elaborata online tramite un percorso guidato attraverso i dati già presenti a sistema. Niente più CU per i forfetari e 730 esteso a tutti i redditi delle persone fisiche senza partita Iva, con progressiva estensione della precompilata anche a professionisti e imprese individuali.
Sono i contenuti del pacchetto di semplificazione della dichiarazione delle persone fisiche, previsti agli articoli 1, 2 3 e 19 del decreto Adempimenti definitivamente approvato.
Dall’anno prossimo sarà avviata una nuova modalità sperimentale di presentazione della dichiarazione dei redditi, passando dall’attuale sistema di compilazione basata sulla modulistica a un percorso guidato su piattaforma web. Il contribuente non dovrà più inserire i dati all’interno dei campi del modello dichiarativo, ma accederà direttamente ai singoli dati in possesso dell’Agenzia, che potrà confermare o modificare singolarmente.
Il nuovo sistema sarà inizialmente disponibile per pensionati e dipendenti. Un applicativo web, con interfaccia semplificata e linguaggio accessibile, guiderà il contribuente tra i dati presenti a sistema. Non sarà più necessario compilare i righi dei moduli ufficiali, né consultare le istruzioni al modello, perché il software riporterà in maniera automatica i dati nei corrispondenti campi della dichiarazione. Negli anni successivi le informazioni saranno accessibili anche tramite Caf e professionisti delegati per l’assistenza fiscale.
Dal 2024, progressivamente, il modello semplificato 730 sarà esteso, con provvedimenti attuativi adottati dal direttore dell’Agenzia, a tutte le persone fisiche non titolari di partita Iva, con l’obiettivo che, al termine, imprenditori e professionisti con partita Iva rimangano gli unici a cui sarà riservato il modello Redditi PF.
Andrà così in pensione il modello “Redditi aggiuntivo”, oggi obbligatorio per chi può presentare il 730, ma possiede anche redditi che in tale modello non possono essere dichiarati: ad esempio alcuni redditi soggetti a tassazione separata e a imposta sostitutiva, le plusvalenze di natura finanziaria e gli investimenti e attività finanziarie all’estero (che richiedono oggi l’invio “aggiuntivo” dei quadri RM, RS, RT e RW).
Per ciascun anno d’imposta le tipologie reddituali da includere nel 730 saranno stabilite con i provvedimenti attuativi; saldi e acconti delle relative imposte continueranno a essere versati entro i termini usuali.
In parallelo, in via sperimentale, la precompilata sarà estesa a tutte le persone fisiche, compresi i titolari di partita Iva. Per questi ultimi, tuttavia, sarà quasi impossibile precompilare i quadri RF, RG ed RE, con la sola eccezione dei forfet+tari.
Sarà, infine, estesa anche ai titolari dei redditi di lavoro dipendente e assimilati, che hanno un sostituto d’imposta tenuto a effettuare il conguaglio, la possibilità – oggi prevista solo per chi ne è sprovvisto – di pagare direttamente, sulla base del risultato finale della dichiarazione dei redditi, le imposte dovute mediante F24, o di chiedere direttamente alle Entrate il rimborso delle somme a credito.
Dal 2024 tutti i forfettari, con la sola possibile eccezione dei sanitari, se sarà prorogato l’obbligo di usare il sistema TS, passeranno alla e-fattura tramite Sdi. Verrà perciò soppresso l’obbligo dei committenti di inviare le CU.
Fonte: Il Sole 24ORE