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Riforma fiscale, pacchetto di otto decreti al varo entro la fine d’anno

Nei Consigli dei ministri del 19 e 28 dicembre oltre ai primi Dlgs arriva anche l’ok preliminare sui giochi.

Arrivano due settimane decisive per la riforma fiscale. Mentre si sta completando il primo giro dei pareri tra Camera e Senato su questa fase di attuazione della delega, prende forma un doppio appuntamento nel quale saranno licenziati in via definitiva ben sette decreti. Con l’aggiunta di un ottavo provvedimento, esaminato invece in via preliminare, in materia di giochi online.

La prima data chiave per la “riforma Leo” è il 19 dicembre, martedì prossimo. In quest’occasione approderanno in Consiglio dei ministri i primi quattro decreti per l’ok finale: quelli su fiscalità internazionale, imposte sui redditi, Statuto del contribuente (sul quale manca ancora un parere, atteso in extremis) e adempimenti. Due di questi decreti (Irpef e fisco internazionale) sono attesi già in preconsiglio lunedì, assieme all’esame preliminare del primo decreto sui giochi, che inizierà ad affrontare la materia a partire da quelli online.

Tornando al decreto sugli adempimenti, che riscriverà il calendario delle dichiarazioni, questo è stato oggetto nel passaggio in commissione Finanze al Senato di una polemica sul tema della compensazione dei crediti Iva. Nel parere di Palazzo Madama è stata, infatti, inserita l’indicazione per il Governo – con il voto contrario di opposizione e Lega, compreso del presidente della commissione Finanze, Massimo Garavaglia – di valutare la compensazione dei crediti Iva non certificati, senza aspettare i consueti due anni. Difficile che, nel testo finale, si tenga conto di questa osservazione.

Sul decreto Irpef, va ricordata invece la richiesta arrivata dal Parlamento di rivedere il taglio delle detrazioni per le donazioni al Terzo settore. Anche su questo, però, le chance di correzioni sembrano ridotte. Più probabili, invece, le modifiche al decreto sullo Statuto del contribuente. In primo luogo, sul fronte della motivazione rafforzata, che dovrà diventare un obbligo con riferimento alle deduzioni del contribuente non accolte.

Sull’autotutela obbligatoria, la modifica potrebbe riguardare l’allargamento delle maglie destinato a ricomprendere pure la mancata considerazione dei pagamenti di imposta regolarmente eseguiti e l’errore sul presupposto dell’imposta, purché manifesto. Ancora, sulle circolari che contengano chiarimenti su nuove norme o su modifiche, nuovi orientamenti di prassi e, in generale, su temi di particolare complessità, sarà coinvolto anche il ministero dell’Economia (o il viceministro, in caso di delega), pur mantenendo la competenza in capo all’agenzia delle Entrate.

Il secondo round di decreti, che porterà il totale prima di Capodanno a sette, è previsto per il 28 dicembre. Un altro Consiglio dei ministri, infatti, ne esaminerà tre in via definitiva: contenzioso, cooperative compliance e accertamento. In quest’ultimo testo arriveranno (si veda «Il Sole 24 Ore» del 13 dicembre) correzioni che tengano conto delle sentenza delle Sezioni unite della Cassazione (si veda a pagina 28) sui termini diversi sui crediti d’imposta inesistenti e non spettanti. Sarà, allora, probabilmente fissato un diverso regime temporale per i controlli: cinque anni per i crediti non spettanti e otto per quelli inesistenti.

Fonte: Il Sole 24ORE

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