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Dogane, per gli operatori autorizzati (Aeo) svincolo della merce prima dei controlli

Chi è dotato di qualifica Aeo ha un’affidabilità globale che evidenzia un basso profilo di rischio, da valorizzare in sede di ispezione.

La circolare 23/D/2023 dell’agenzia delle Dogane e dei monopoli detta regole molto importanti per gli operatori economici autorizzati (Aeo, authorized economic operator), consentendo a tali soggetti di ottenere lo svincolo della merce prima dei controlli doganali (si veda anche il precedente articolo «Tempi più rapidi per i controlli in dogana»).

E, infatti, il possesso della qualifica di Aeo evidenzia un basso profilo di rischio dell’operatore, che verrà così valorizzato in sede di controlli doganali: laddove dovesse avere dei dubbi tra il constatato e il dichiarato in dogana, il funzionario dovrà, prima di procedere con ulteriori controlli e impregiudicata ogni facoltà dello stesso, prendere in considerazione il possesso della qualifica Aeo del dichiarante.

Si tratta, dunque, di un ulteriore importante riconoscimento connesso alla qualifica di Aeo che, seppur non esenti l’operatore dal sottoporsi ai controlli doganali in caso di dubbi circa la documentazione o la merce presentata in dogana, evidenzia un basso livello di rischio.

Del resto, nella stessa circolare si legge che i dichiaranti in possesso della certificazione Aeo possono usufruire anche dell’affidamento in custodia della merce, posto che non sussistono a priori dei rischi di sottrazione alla vigilanza doganale.

Con il documento di prassi delle Dogane emerge un nuovo rapporto tra gestione del rischio e diligenza qualificata dell’operatore Aeo.

Gli operatori economici, anche in un’ottica di mantenimento e richiesta dell’Aeo e quindi della dimostrazione dell’osservanza doganale, devono prestare particolare attenzione ai documenti giustificativi delle dichiarazioni di importazione poiché quest’ultimi possono essere richiesti dagli organi unionali e, di conseguenza, da quelli dello Stato membro; infatti, l’articolo 18 sexies, regolamento Ue 1997/515 dispone che la Commissione può chiedere agli Stati membri di fornire documenti giustificativi che accompagnano le dichiarazioni d’importazione e di esportazione e per i quali gli operatori economici hanno predisposto o raccolto la relativa documentazione ai fini delle indagini connesse con l’attuazione della normativa doganale. In altre parole, la gestione di questi dati rappresenta un ambito di applicazione pratica della diligenza qualificata.

D’altronde, è interessante ricordare che l’autorizzazione dell’Aeo risponde all’esigenza, insita nel commercio internazionale, di assicurare un elevato livello di sicurezza in tutti i passaggi della catena di approvvigionamento internazionale.

In conclusione, la circolare 23/D/2023 ribadisce che l’operatore dotato di qualifica Aeo possiede un’autorizzazione che lo definisce come dotato di un’affidabilità onnicomprensiva, globale e basata sul canone della diligenza qualificata propria che, a sua volta, impone un monitoraggio continuo delle funzioni aziendali di maggiori rilevanza e l’attenzione costante verso i cambiamenti normativi che impattano sull’operatività.

Fonte: Il Sole 24ORE

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