Area geografica: Provinciale
Provincia: Genova
Comune: Sampierdarena
Ente erogatore: Comune di Genova
Tipologia di beneficiari: Possono beneficiare del contributo le micro, piccole e medie imprese, nonché i liberi professionisti che svolgano le attività ammesse e che, successivamente alla data di pubblicazione del presente Bando, all’interno dell’area individuata, avviino una o più nuove attività o che amplino attività già esistenti, sottoscrivendo un nuovo contratto di locazione commerciale.
Requisiti di ammissibilità:
1) essere in regola con i pagamenti di tributi e canoni, di qualsiasi natura, dovuti all’Amministrazione comunale: in caso di mancato versamento di tali tributi/canoni il soggetto dovrà attestare di avere in corso la rateizzazione del debito con il Comune ed essere in regola con tutti i versamenti previsti dalla rateizzazione medesima;
2) essere attivi e non essere sottoposti a procedure di liquidazione (compresa la procedura di liquidazione volontaria), fallimento, concordato preventivo, amministrazione controllata o altre procedure concorsuali e non avere in atto alcun procedimento per la dichiarazione di tali situazioni ovvero non avere legale rappresentante in stato di fallimento;
3) insussistenza delle cause di esclusione di cui all’art. 80 c. 1 del D.Lgs 50/2016 e s.m.i. e regolarità contributiva e previdenziale a norma del comma 4 del succitato art. 80;
4) non essere soggetti alla sanzione interdittiva di cui all’art. 9, co. 2, lett. c), D. Lgs. n. 231/2001, o ad altra sanzione che comporti il divieto di contrattare con la Pubblica Amministrazione;
5) non essere soggetti alla sanzione interdittiva di cui all’art. 9, co. 2, lett. d), D. Lgs. n. 231/2001;
6) non essere stati dichiarati decaduti da precedente titolo abilitativo all’esercizio di attività commerciale o artigianale per mancato rispetto di prescrizioni di legge e/o regolamenti;
7) non risultare destinatari di ripetute sanzioni a seguito di violazioni definitive di norme in materia commerciale o di ordinanze sindacali, o di provvedimenti dirigenziali adottati ai sensi dell’art. 10 T.U.L.P.S.
Codici ATECO:
non sono, inoltre, ammesse al contributo le seguenti attività:
– Lavanderie automatiche ad eccezione di quelle in cui è possibile accedere solo con apposita tessera e pertanto chiuse al pubblico;
– Attività di vendita al dettaglio e/o somministrazione effettuata mediante apparecchi automatici in apposito locale ad essa adibito in modo esclusivo o prevalente di cui all’art. 105 della L.R. 02/01/2007 e s.m.i.;
– Phone center, telefonia, fax;
– Internet point-money tranfer e money change sia che dette attività siano svolte in un esercizio ad esse esclusivamente dedicato sia che coesistano con attività di altro tipo;
– nuove attività connesse al gioco d’azzardo a distanza quali la vendita di carte prepagate e/o ricaricabili, ricarica conti gioco e altre attività similari indipendentemente dalla tecnologia utilizzata, sia che dette attività siano svolte in un esercizio ad esse esclusivamente dedicato sia che coesistano con attività di altro tipo;
– Sexy shop;
– Attività alimentari, artigianali e non, di preparazione/cottura finalizzata alla vendita di alimenti che preveda l’utilizzo nella preparazione di alimenti precotti (es. kebab…);
– Esercizi di commercio al dettaglio del Settore merceologico alimentare che contemplano bevande alcoliche eccetto quelle che possiedono certificazioni di qualità ai sensi di certificazioni di prodotto riconosciute agli alimenti della comunità europea che vengono rilasciate da enti ed organismi di certificazione riconosciuti dal Ministero delle Politiche Agricole e garantiscono la provenienza originale del prodotto e/o che il processo di produzione avvenga in virtù di modalità legate a tipicità territoriali nel rispetto del disciplinare che sovrintende al marchio di qualità;
– Attività di macelleria e polleria che prevedono la vendita di prodotti non di origine italiana;
– Disco pub, discoteche e night club;
– esercizi di commercio al dettaglio e/o all’ingrosso del settore merceologico non alimentare che svolgono l’attività di “compro oro”;
– esercizi di commercio al dettaglio e/o all’ingrosso del settore merceologico non alimentare che offrono una gamma indistinta e generalizzata di prodotti vari senza alcuna specializzazione;
– esercizi di commercio al dettaglio e/o all’ingrosso di vendita dell’usato ad eccezione di libri, dischi, abbigliamento e suoi accessori, arredamento e complementi di arredo e oggetti da collezione;
– esercizi di commercio al dettaglio e/o all’ingrosso, sia monotematiche sia come prodotto in rivendita con altri, della cannabis e dei suoi derivati;
– attività di carrozzerie, gommista, meccatronico e centro di revisione;
– attività di vendita/noleggio bombole di gas infiammabili;
– esercizi di commercio al dettaglio e/o all’ingrosso per vendita di accessori per telefonia, esclusi i marchi di telefonia mobile;
– Attività di somministrazione di alimenti e bevande svolte da associazioni e circoli di cui agli articoli 2 e 3 del Decreto del Presidente della Repubblica 4 aprile 2001, n. 235 (Regolamento recante semplificazione del procedimento per il rilascio dell’autorizzazione alla somministrazione di alimenti e bevande da parte di circoli privati);
– esercizi di commercio al dettaglio in sede fissa con superficie netta di vendita di oltre 150 mq che prevedono il consumo sul posto;
– Attività di centri massaggi ai sensi della Legge 14 gennaio 2013, n.4 “Disposizioni in materia di professioni non organizzate”.
Tipo di contributo: Contributo a fondo perduto
Fondo perduto minimo: 18.000 € (36 mensilità, € 500 al mese per i locali con superficie inferiore a 100 mq); 36.000 € (36 mensilità, € 1.000 al mese per i locali con superficie uguale o superiore a 100 mq);
Fondo perduto massimo: 30.000 € (60 mensilità, € 500 al mese per i locali con superficie inferiore a 100 mq); 60.000 € (60 mensilità, € 1.000 al mese per i locali con superficie uguale o superiore a 100 mq)
Interventi ammissibili: Canone di locazione immobiliare
Il contratto di locazione dovrà: riguardare un locale che risulti non locato da almeno tre mesi, avente categoria catastale compatibile con l’attività svolta, e dotato di vetrina/e e accesso a piano strada prospiciente le vie, piazze o spazi pubblici, ovvero che affacci su slarghi, piazze o spazi di proprietà privata ma aperta al pubblico passaggio; prevedere un canone né inferiore né superiore ai valori OMI.